DVD – "Rich and strange", di Alfred Hitchcock
Nell'involucro della commedia Hitch "accartoccia" l'inferno della quotidianità di coppia, con una causticità graffiante ed un'amarezza pessimista e misantropica che ne fanno una delle opere più interessanti (e misconosciute) del suo periodo inglese
TITOLO ORIGINALE: id.
REGIA: Alfred Hitchcock
INTERPRETI: Henry Kendall, Joan Barry, Betty Aman, Percy Marmont, Elsie Randolph
DURATA: 83'
ORIGINE: INGHILTERRA 1932
DISTRIBUZIONE: Ermitage Cinema
FORMATO VIDEO: 4:3
AUDIO: Italiano e inglese mono
SOTTOTITOLI: assenti
EXTRA:
• Ricco e strano
• Il racconto
• Lo sapevate che…
• I temi del film
• Chi è Hitchcock
• Parola di Hitch
• Sir Alfred
• Per saperne di più
IL FILM
La recensione di Sentieri selvaggi
"Deve subire che il mare lo trasformi in ricco e strano", La tempesta di Shakespeare. Punta alto fin dall'origine del titolo il sedicesimo film del grande Maestro. E continua in questa direzione avvolgendo nell'involucro finto-innocentista della commedia l'inferno della quotidianità di coppia, con una causticità graffiante ed un'amarezza pessimista e misantropica che ne fanno una delle opere più interessanti (e misconosciute) del suo periodo inglese. Il legame col cinema muto appena spentosi permane nella citazione iniziale de La folla di King Vidor e in piccoli tocchi metaforici (la pentola in ebollizione che chiude la scena iniziale nella quale i coniugi scoprono la svolta della loro vita e sono "in fermento", appunto, per il cambiamento radicale delle loro esistenze), mentre nella soggettiva dell'arrivo della metro vi è un chiaro esempio del desiderio tecnico-sperimentale dell'Hitchcock giovane e della sua passione per i modellini (ferroviari in questo caso, marittimi più avanti nella pellicola) così come talvolta l'uso della profondità di campo è piuttosto inusuale per l'epoca. La delicata ironia del tempo che fu viene riversata ad esempio sugli attraversamenti (della Manica, di Parigi per arrivare alle Folies Bergères) che si conclude con quello più difficoltoso: la hall dell'albergo che i due protagonisti ubriachi devono percorrere per ritornare in camera. Così pure fa capolino la commedia degli equivoci: Fred/Kendall ubriaco che cerca di regolare l'orologio usando come riferimento la lancetta che indica i piani nell'ascensore o il suo accasciamento sul letto scambiato dalla moglie come inginocchiamento per la preghiera della notte e subito da lei "imitato". Ma Hitchcock dimostra inequivocabilmente anche di ben conoscere gli stilemi della fascinazione cinematografica mediante la composizione dell'inquadratura notturna della moglie sul ponte della nave da crociera per l'Oriente. E non si risparmia neanche nella cura dei dialoghi, di grande modernità e carichi di amara consapevolezza: "l'amore è una cosa complessa… rende tutto difficile e pericoloso… non è vero che rende coraggiosi come si legge nei romanzi… penso che metta paura quando si è felici…" dice la moglie al comandante della nave che tenta di sedurla. E mentre la vicinanza alla morte durante il naufragio (col quale Hitch inizia, in un certo senso, le prove generali per il suo capolavoro nautico di 11 anni dopo, I prigionieri dell'oceano) riavvicina i coniugi, l'abbuffata di cibo sulla giunca cinese ristabilisce il tono di commedia subito polverizzato dal tocco macabre della pelle del gatto appesa davanti a loro, che innesta nei loro sguardi l'inevitabile e disgustoso sospetto di averne appena divorato le carni. E neanche il ritorno a casa si rivela risolutivo dato che i due ricominciano immediatamente a litigare, sugellando la visione sarcastica del matrimonio come gabbia sociale ben poco dorata.
IL DVD
Il dvd è di appena sufficiente qualità con audio mono a 224 Kbps, formato video 4:3. Ma occorre pur considerare che la pellicola è di 74 anni fa e l'Ermitage non ha certo i mezzi per un restauro audio e video. Piuttosto scarni gli extra sempre legati alla notoria economicità della collana, senza documentari, making of, interviste o altri contributi filmati, si compongono della sezione "Ricco e strano" scheda tecnica del film , "Il racconto" dove troviamo riassunta la trama, "Lo sapevate che…" che racconta curiosità come la scena non realizzata della danza del ventre per la sequenza alle Folies Bergères e un'altra ancora più pruriginosa, "I temi del film" che ne analizza gli snodi narrativi e morali, "Chi è Hitchcock" biografia artistica del Maestro, "Parola di Hitch" elenco di alcune delle celebri (quanto innumerevoli) frasi da lui pronunciate o a lui semplicemente attribuite, "Sir Alfred" breve profilo sulla personalità del regista stilato dal critico e regista Peter Bogdanovich e infine "Per saperne di più" bibliografia essenziale su Hitchcock.