TITOLO ORIGINALE: Blood and Sand

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REGIA: Fred Niblo

ANNO: 1922

DURATA: 107'

DISTRIBUZIONE: Ermitage Cinema

GENERE: Drammatico

CAST: Rodolfo Valentino, Lila Lee, Charles Belcher, Leo White

FORMATO: 1:33:1

AUDIO: Dolby Digital Mono

SOTTOTITOLI: Italiano

EXTRA: Scheda tecnica, biofilmografie, riassunto, curiosità

IL FILM

(Ri)vedere oggi un film come Sangue e arena significa gettarsi a capofitto in un'altra epoca, in un altro cinema, per rendersi conto poi di quanto ancora ci sia bisogno del passato, per riuscire a capire un po' di più questo nostro presente. Melodramma in piena regola, il film di Fred Niblo possiede intatto tutto quel fascino che è proprio di quelle vecchie pellicole di una volta, e che oggi destano in alcuni spettatori, magari i più giovani, diversi timori dettati dai pregiudizi (leggi: noia): è sorprendente invece quanto questo cinema sia ancora coinvolgente, nonostante gli ottanta e passa anni che si porta sulle spalle; in questa storia di amori, tradimenti, ed eroismi sull'arena che ruotano intorno al giovane torero Juan Gallardo (Rodolfo Valentino) troviamo tutti quegli ingredienti capaci di far sognare ad occhi aperti le persone dell'epoca, e che tanta nostalgia destano in noi spettatori smaliziati di oggi. Ma di Sangue e Arena colpisce soprattutto la componente tragica, già percepibile dalle didascalie iniziali: tutto il film è infatti la rappresentazione della bestialità umana, che trova la sua forma più paradigmatica nelle "diecimila teste che esultano dagli spalti delle arene"; all'ascesa facile e repentina non può che fare seguito un altrettanto rapido declino, perché questo è quello che per natura accade a chi si dimentica della propria componente umana, scegliendo di scendere tra la sabbia, il sangue e la gloria più fatua. E l'immagine finale, dove viene pulito il sangue del toro e del torero mescolati sulla sabbia, non si dimentica. Tutto il melodramma dei decenni a seguire proviene da titoli come Sangue e arena, è bene non dimenticarlo: tutta la magia dello schermo oggi è ritenuta tale grazie ai prodigi pionieristici dell'Hollywood che fu, quella che riusciva a far estraniare lo spettatore senza dover ricorrere agli stratagemmi imperialistici di oggi.

IL DVD

E' naturale che da un film del 1922 non si possa pretendere un dvd di qualità eccelsa: i graffi e le spuntinature presenti sulla pellicola fanno comunque parte del fascino intaccabile di Sangue e Arena, che comunque quanto a limpidezza dell'immagine e pulizia del suono si rivela un prodotto apprezzabile. Per quanto riguarda gli extra rientriamo nei canoni standard della Ermitage, etichetta che preferisce sempre concentrarsi sull'aspetto più informativo dei contenuti speciali: per un film del 1922 e per l'ovvia impossibilità di registrare testimonianze dirette dei realizzatori, è più che abbastanza. E così abbiamo, oltre a una scheda tecnica, un breve riassunto del film, due schede biografiche e filmografiche sul regista Fred Niblo e su Rodolfo Valentino, curiosità sulla star e tutta una serie di aneddoti riguardanti quello che viene definito il "primo sex symbol maschile della storia del cinema". In particolar modo, nelle schede viene sottolineata la portata dell'influenza che la figura di Valentino ebbe sulle menti dell'epoca, al punto che nel giorno dei suoi funerali nella città di New York si registrarono circa trenta casi di suicidio, molti dei quali certamente imputabili al lutto.

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