DVD – "Shinjuku Triad Society", di Miike Takashi

Nella violenza perversa ed eccessiva che riflette un’interiorità lacerata e instabile e che scandisce il loro avanzare, Tatsuhito e Wang lottano per cancellare il passato che ha logorato le loro anime e che continua a macchiare il presente, in un cortocircuito stagnante nel quale non esiste alcuna via di fuga. Primo lungometraggio di Miike destinato alla distribuzione in sala, Shinjuku Triad Society apre la trilogia Kuroshakai. Da Dynit

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shinjuku triad societyTitolo originale: Shinjuku kuroshakai – Chaina mafia sensō

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Anno: 1995

Durata: 101’

Distribuzione: Dynit

Genere: thriller

Cast: Shiina Kippei, Izutsu Shinsuke, Taguchi Tomorowo, Mashiko Kazuhiro, Yu Eri, Caesar Takeshi, Sabu, Oosugi Ren, Sudō Masahiro

Regia: Miike Takashi

Formato DVD/Video: 1.78:1

Audio: giapponese Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: italiano

Extra: D-Trailer                                                         

 

 

IL FILM

Primo lungometraggio di Miike destinato alla distribuzione in sala, Shinjuku Triad Society apre la trilogia Kuroshakai, i bassifondi, la società oscura. In un percorso circolare che torna con Ley Lines al punto di partenza – lo spazio shinjuku triad societysfibrato e incerto di Shinjuku – Shinjuku Triad Society, Rainy Dog e Ley Lines scivolano l’uno nell’altro, inseguendo la lacerante provvisorietà e l’ibridismo culturale in cui sono intrappolati, come quasi tutti i corpi miikiani, i protagonisti dei tre capitoli della trilogia Kuroshakai, presenze affacciate sull’orlo di un baratro, che vanno incontro alla loro scomparsa dibattendosi nel disordinato tentativo di resistere, di sopravvivere, di dare forma al vuoto che ha corroso le loro anime e di “ritrovarsi” nel microcosmo di una famiglia, reale o ricreata. E’ la fitta e claustrofobica trama dei vicoli e degli universi nascosti e deviati che si aprono nella Shinjuku multiculturale della criminalità e degli esclusi, dove le triadi cinesi e la mafia giapponese, stabilendo deboli alleanze subito tradite, lottano ferocemente per il controllo del territorio, dove le forze dell’ordine sono parte integrante di un sistema collassato su se stesso, violento e corrotto, e dove il bene e il male diventano termini intercambiabili, logori e svuotati di senso, il paesaggio attraversato dai due protagonisti di Shinjuku Triad Society: Wang Zhiming (Taguchi Tomorowo), shinjuku triad societylo spietato e imprevedibile capo taiwanese della triade dell’Artiglio del Drago, che cerca di lavare via il suo dolore nella relazione con il giovane e spregiudicato Zhou (Mashiko Kazuhiro), e Tatsuhito Kiriya (Shiina Kippei), il poliziotto corrotto che rifiuta le sue origini cinesi e che dà la caccia a Wang per ricostituire il suo nucleo famigliare, cercando di salvare dalla perdizione il fratello minore Yoshihito (Izutsu Shinsuke), che gestisce le trattative del traffico di organi controllato dal capo della triade dell’Artiglio del Drago. Nel tentativo di superare la loro condizione incerta e imperfetta, nella violenza perversa ed eccessiva che riflette un’interiorità lacerata e instabile e che scandisce il loro avanzare, il loro rincorrersi – il rincorrersi di un corpo e della sua ombra – Tatsuhito e Wang inseguono un equilibrio perduto e forse solo sognato. Intrappolati in una diversità che tentano di negare con tutte le loro forze, costretti a vagare ai margini dell’esistenza, nel vuoto lasciato dall’assenza di un avvenire al quale aspirare, i due shinjuku triad societyprotagonisti di Shinjuku Triad Society lottano disperatamente per cancellare il passato che ha logorato le loro anime e che continua a macchiare il presente, in un cortocircuito stagnante nel quale non esiste alcuna via di fuga. Tatsuhito e Wang sono corpi reversibili e speculari, che continuano a confondersi e a scambiarsi i ruoli, l’eccessività distruttiva e perversa di Wang è l’immagine riflessa dell’interiorità devastata di Tatsuhito, del suo straziante malessere. Tatsuhito non insegue Wang, ma se stesso, non cerca di annientare il capo triade dell’Artiglio del Drago, ma di seppellire il suo passato. Il suo viaggio a Taiwan non è un percorso d’indagine su Wang e sul traffico di organi da lui gestito, ma un ritorno affannoso nelle zone oscure della memoria, dove Tatsuhito scopre, infine, che il dolore è una discesa senza fine e che non esiste liberazione, non esiste un luogo in cui tornare. Sottraendo stabilità per “eccedenza di movimento”, moltiplicando vertiginosamente le prospettive fino ad annullarle, aggredendo e smembrando la narrazione con brutali ed improvvise inversioni di ritmo e di forma, con slittamenti che shinjuku triad societycancellano e confondono ogni demarcazione tra l’esperienza del reale e la sua rielaborazione emotiva, tra il presente e la memoria, Miike osserva il vuoto che resta oltre il malinconico e inutile proiettarsi in avanti di Wang e Tatsuhito. Shinjuku Triad Society è un percorso che si riavvolge su se stesso, in un doppio movimento di perdita e di liberazione, un movimento che solo nella negazione lascia intravedere l’ultima e l’unica possibile affermazione di vita.

 

 

 

IL DVD

Edizione essenziale per il primo capitolo della trilogia Kuroshakai. Grazie all’impagabile impegno della Dynit, Shinjuku Triad Society esce finalmente in DVD anche in Italia nella Takashi Miike Collection, la collana dedicata al regista nipponico e composta da 12 titoli. Il riversamento in video non riesce a restituire pienamente la bellezza cupa e pesante della fotografia di Imaizumi Naosuke, con i suoi neri taglienti e shinjuku triad societyavvolgenti e i suoi colori carichi ed eccedenti, che sottolineano e caratterizzano i diversi spazi attraversati nella pellicola. L’immagine mostra i segni della compressione digitale e, soprattutto nelle scene più scure, tende a perdere definizione e profondità. Di maggiore qualità è invece il sonoro. L’audio, disponibile nell’unica traccia giapponese Dolby Digital 2.0 con sottotitoli opzionabili in italiano, è sempre pulito e potente e nulla fa perdere della complessa e tesissima tessitura sonora di Shinjuku Triad Society. I contenuti speciali sono purtroppo completamente assenti, ad eccezione dei trailer di alcuni dei titoli che compongono la Takashi Miike Collection: i tre trailer della trilogia Dead or Alive, Ichi the Killer, Shangri-La, The Guys from Paradise e The City of Lost Souls.

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