DVD – Space Station 76, di Jack Plotnick

Nato da una produzione indipendente e presentato nel 2013 al Southwest Film Festival di Austin, nel Texas, Space Station 76 segna l’esordio alla regia dell’attore americano Jack Plotnick. Da Universal

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space station dvdTitolo originale: Space Station 76
Durata: 91′
Distribuzione: Sony Pictures/Universal
Genere: Commedia fantascientifica
Cast: Patrick Wilson, Liv Tyler, Matt Bomer, Marisa Coughlan, Kylie Rogers, Kali Rocha, Jerry O’Connel, Keir Dullea
Regia: Jack Plotnick
Formato DVD/Video: 16:9 2.40:1
Audio: Dolby Digital 5.1 italiano, inglese, inglese per non vedenti, francese, spagnolo, tedesco
Sottotitoli: Italiano, inglese, inglese per non udenti, arabo, danese, finlandese, francese, hindi, norvegese, olandese, spagnolo, svedese, tedesco, turco
Extra: Scene tagliate (4′) – errori sul set (7′) – Gravità zero: la realizzazione di Space Station 76 (12′) durata totale 23′

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IL FILM
Nato da una produzione indipendente della Rival Pictures e presentato nel 2013 al Southwest Film Festival di Austin, nel Texas, Space Station 76 segna l’esordio alla regia dell’attore americano Jack Plotnick.
In un’ambientazione anni Settanta, dove piccoli droidi servono cocktail all’equipaggio, la stazione Omega 76 viaggia indisturbata nello spazio, guidata dal bizzarro capitano Glenn (Patrick Wilson) e dal neo co-pilota Jessica Marlowe (Liv Tyler), giunta in sostituzione di Daniel, con cui Glenn aveva una tribolata relazione sentimentale. L’arrivo di Jessica scombussola il rapporto tra Misty (Marisa Coughlan), casalinga dell’equipaggio, e Ted (Matt Bomer), tecnico manutentore. La bella Jessica comincia ad avere un influsso positivo sulla loro figlia Sunshine (Kylie Rogers), lasciata dai genitori in balia di improbabili video-cassette e di un topo che divora i propri cuccioli. Le tensioni esplodono alla festa di Natale, durante la quale un asteroide gigante entra in lieve collisione con l’astronave, riportando tutti alle loro mansioni.
Tra omaggi a Kubrick e ambientazione di genere, nei futuristici anni Settanta disegnati da Plotnick succede ben poco. La sua commedia fantasy potrebbe diventare un episodio del telefilm Spazio:1999, ideato nel 1973 dai coniugi Anderson. Costumi e cromature della navicella 76 ricalcano in maniera evidente 2001: Odissea nello spazio (citato anche per il cameo dell’attore Keir Dullea), dove il bianco e lo spazio asettico dominavano su tutto. Il beige scelto da Plotnick conferisce alla stazione un’aria retrò anche accattivante, all’interno della quale però non si sviluppa una trama convincente. Una serie di nevrotici personaggi interagisce in maniera disconnessa e limitata, ogni storia è scollata dalle altre: il comandante Glenn non riesce ad accettare la sua latente (nemmeno tanto) omosessualità e la annega nell’alcol, Misty lenisce i suoi problemi mentali e coniugali con il valium prescritto da un robottino psicologo, Ted usa la sua mano meccanica solo per accendere spinelli. Le uniche due figure “umane” della storia, e per questo ancor più distanti dal resto della vicenda, sono Jessica e Sunshine, che però non vedono approfonditi i loro aspetti positivi, ingurgitati dalla farraginosa dinamica messa in piedi dal regista.
La festa di Natale assume i caratteri di una triste e alquanto scontata seduta psicanalitica, a sugello di 91′ che corrono via tra bottiglie di bourbon consumate di nascosto, fugaci masturbazioni e gag che a fatica strappano un sorriso. La vena ironica e comica, manifestata sin dall’inizio, non riesce mai a emergere, trasformando così il film in una copia mal riuscita di Dark Star di John Carpenter, che nel 1974 parodiava il capolavoro di Kubrick. Il rudimentale CGI con cui vengono girate le scene in esterna, poi, fa quasi arrossire gli amanti del genere.
Le alte ambizioni di Plotnick vengono tradite dalla pochezza dei mezzi a sua disposizione.

 

IL DVD
Il disco presenta, oltre al film, una sezione extra contenente tre scene tagliate, una divertente serie di errori sul set della durata di 7 minuti e un’interessante clip di 12′ sul making of del film, in cui alle riprese di scena si intervallano interviste agli attori, che raccontano i momenti più divertenti sul set e il loro rapporto con gli anni Settanta, e al regista Jack Plotnick, che spiega la nascita del progetto, l’ideazione della storia e la realizzazione di scene, ambientazione e costumi. La qualità video è buona, così come l’audio, caratterizzato da un’abbondanza di lingue e sottotitoli.

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