DVD – "Spara che ti passa", di Carlos Saura

Spara che ti passa, DVDAdattando un racconto di Giorgio Scerbanenco, Carlos Saura spreca tutto quel che di buono aveva saputo costruire nelle primissime sequenze del suo film mettendo in scena una storia di passione e morte che scade quasi subito in una fastidiosa superficialità, sia nella messa in scena che nella inesistente caratterizzazione dei personaggi. Scarna la versione DVD presentata da Medusa Home Entertainment
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Spara che ti passa, DVD
Titolo originale: Dispara!
Anno: 1993
Durata: 103'
Distribuzione: Medusa Home Entertainment
Genere: noir
Cast: Francesca Neri, Antonio Banderas, Eulalia Ramon, Walter Vidarte, Rodrigo Valverde
Regia: Carlos Saura
Formato DVD/Video: 2.35.01
Audio: italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: 
Extra:
 
 
 
 
IL FILM
 

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Un ottimo inizio può illudere. Titoli di testa straordinari, con riprese dall’alto della città e rumori urbani a far da corollario sonoro al vagare sinuoso della macchina da presa. L’alveare cittadino, culla di ogni vero inferno noir. Poi sempre dall’alto si atterra all’esterno di un circo, si entra dentro, si assiste in silenzio al nascere di una passione amorosa travolgente tra un giornalista (Marcos, Antonio Banderas) e una bella e pericolosa cavallerizza dall’infallibile mira (Anna, Francesca Neri). Solo sguardi, solo una “questione” di campo e controcampo. Ma noi siamo già sprofondati nelle torbide atmosfere nere, in un incipit che ricorda idealmente quello del capolavoro di Otto Preminger Un angelo è caduto. Ma, ricordiamocelo ancora, un ottimo inizio può illudere.

E sì, perché adattando un racconto di Giorgio Scerbanenco, Carlos Saura spreca tutto quel che di buono aveva saputo costruire nelle primissime sequenze del suo film mettendo in scena una storia di passione e morte che scade quasi subitoFrancesca Neri e Antonio Banderas in Spara che ti passa in una fastidiosa superficialità, sia nella messa in scena che nella inesistente caratterizzazione dei personaggi. L’idillio amoroso che viene interrotto dal brutale stupro che colpisce Anna (una comunque convincente Neri) da il là ad una serie di ben cinque omicidi da parte della donna (i tre violentatori e due poliziotti) che vengono orchestrati con una piattezza registica che annacqua ogni emozione. Saura non riesce ad avere né l’abilità tragica e sublime del grande Sam Fuller di affidarsi solo alle secche azioni “significanti” dei suoi personaggi, né il doloroso lirismo della messa in scena di Terrence Malick mentre dipingeva le azioni violente dei suoi innamorati/assassini in La rabbia giovane. Ogni stadio intermedio, ogni travaglio interiore, ogni sfumatura ambigua qui viene totalmente cancellata e sostituita solo da un freddo susseguirsi di situazioni. In questo modo si assiste al paradosso di restare indifferenti nei confronti di atti così brutali e lo spettatore non viene per niente stimolato nè ad una riflessione personale, né tanto meno ad uno shock emotivo.
Il fatto che qui e là ci siano inquadrature innegabilmente molto belle (Anna che si avvicina alle sue prede armata di fucile, inquadrata in figura intera e sfocata come in un western) o che il finale tragico abbia comunque una sua intrinseca potenza (Marcos che continua imperterrito a parlarle non accorgendosi che Anna è già morta tra le sue braccia), non basta a riequilibrare un film che dà la netta sensazione di essere come monco. Perché il cinema ha bisogno di alimentarsi d’altro. E qui manca qualcosa. Manca tantissimo in verità. Manca quella “umanità” all’ennesima potenza che rende Grande ogni grande noir.
 
 
Spara che ti passa DVDIL DVD
Il dvd è presentato da Medusa in una edizione alquanto scarna. Il disco è sprovvisto della colonna audio originale (lacuna grave per l’universo dvd) e vi è soltanto l’italiano in Dolby Digital 2.0. Assenti del tutto i sottotitoli. Il riversamento in digitale nel corretto formato 2.35.01 non ha però giovato ad una copia evidentemente usurata dal tempo (il film è del 1993), e qui e là fanno capolino graffi e imperfezioni che inficiano la comunque notevole fotografia del film. Vuota anche la sezione degli extra. Un prodotto, quindi, che tecnicamente non può assolutamente strappare la sufficienza.
 

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