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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
DVD – "The Boston strangler", di Michael Feifer
Feifer imprime al lungometraggio una traiettoria circolare senza riuscire però a darne una forma, piatto collage di situazioni che si trascina stancamente dal primo all’ultimo minuto della visione. Manca tutto: la tensione del racconto (il regista cerca anche di suggerire, invero in maniera assai banale, la vera identità dell’assassino), la costruzione dei personaggi, un qualsivoglia guizzo visivo capace di accendere lo sguardo. Da One Movie
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Titolo originale: The Boston strangler – The untold storyAnno: 2008
Durata: 92’
Distribuzione: 01 Distribution/One Movie
Genere: thriller
Cast: David Faustino, Andrew Divoff, Kostas Sommer, Joe Torry, Corin Nemec, Jen Nikolaisen
Regia: Michael Feifer
Formato DVD/Video: Wide Screen
Audio: italiano Dolby Digital 2.0, inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano
Extra:
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IL FILM
La storia dello strangolatore di Boston come non è mai stata raccontata, così recita il titolo originale (The boston strangler – The untold story) del film di Michael Feifer, regista specializzato 
nel realizzare prodotti di genere thriller ed horror “straight to video” . Quella dello strangolatore di Boston è una vicenda che ispirò nel 1968 il film di Richard Fleischer con protagonisti Henry Fonda e Tony Curtis. Tredici vittime tra il 1962 e il 1964 e un presunto colpevole, Albert De Salvo – nel 2001 il caso venne riaperto perchè riesumando il cadavere dell’ultima vittima, vennero rinvenute tracce di dna non appartenenti a De Salvo – irreprensibile padre di famiglia. Feifer ritorna a quei tragici eventi per raccontare un’altra versione dei fatti, la montatura inventata da De Salvo (David Faustino) con la complicità di Frank Asarias (Kostas Sommer), compagno di cella, per ottenere celebrità e successo attraverso i mass media. Solo il detective John Marsden (Andrew Divoff) non crederà a quella versione, continuando a cercare il vero assassino. Feifer imprime al lungometraggio una traiettoria circolare (l'inizio e la fine della storia coincidono) senza riuscire però a darne una forma, piatto collage di situazioni che si trascina stancamente dal primo all’ultimo minuto della visione. Manca tutto: la tensione del racconto (il regista cerca anche di suggerire, invero in maniera assai banale, la vera identità dell’assassino), la costruzione dei personaggi, un qualsivoglia guizzo visivo capace di accendere lo sguardo. Lavoro poggiato su friabili fondamenta, a partire proprio dalla narrazione, debole e prevedibile che non aiuta a dar spessore ai protagonisti, tratteggiati in maniera non sufficientemente particoleraggiata, privi di quelle intime sfumature capaci di dar corpo al dramma delle loro esistenze. La mdp rimane in superficie, senza riuscire a scandagliare i volti, i corpi e i luoghi teatro di efferati delitti, ma limitandosi ad una semplice ricostruzione dei fatti (peraltro nemmeno troppo minuziosa, il che poteva destare un qualche interesse dal mero punto di vista cronachistico) di un mistero ancora oggi rimasto irrisolto.
nel realizzare prodotti di genere thriller ed horror “straight to video” . Quella dello strangolatore di Boston è una vicenda che ispirò nel 1968 il film di Richard Fleischer con protagonisti Henry Fonda e Tony Curtis. Tredici vittime tra il 1962 e il 1964 e un presunto colpevole, Albert De Salvo – nel 2001 il caso venne riaperto perchè riesumando il cadavere dell’ultima vittima, vennero rinvenute tracce di dna non appartenenti a De Salvo – irreprensibile padre di famiglia. Feifer ritorna a quei tragici eventi per raccontare un’altra versione dei fatti, la montatura inventata da De Salvo (David Faustino) con la complicità di Frank Asarias (Kostas Sommer), compagno di cella, per ottenere celebrità e successo attraverso i mass media. Solo il detective John Marsden (Andrew Divoff) non crederà a quella versione, continuando a cercare il vero assassino. Feifer imprime al lungometraggio una traiettoria circolare (l'inizio e la fine della storia coincidono) senza riuscire però a darne una forma, piatto collage di situazioni che si trascina stancamente dal primo all’ultimo minuto della visione. Manca tutto: la tensione del racconto (il regista cerca anche di suggerire, invero in maniera assai banale, la vera identità dell’assassino), la costruzione dei personaggi, un qualsivoglia guizzo visivo capace di accendere lo sguardo. Lavoro poggiato su friabili fondamenta, a partire proprio dalla narrazione, debole e prevedibile che non aiuta a dar spessore ai protagonisti, tratteggiati in maniera non sufficientemente particoleraggiata, privi di quelle intime sfumature capaci di dar corpo al dramma delle loro esistenze. La mdp rimane in superficie, senza riuscire a scandagliare i volti, i corpi e i luoghi teatro di efferati delitti, ma limitandosi ad una semplice ricostruzione dei fatti (peraltro nemmeno troppo minuziosa, il che poteva destare un qualche interesse dal mero punto di vista cronachistico) di un mistero ancora oggi rimasto irrisolto.
IL DVDScarna edizione della One Movie che cura un prodotto abbastanza soddisfacente sotto il profilo tecnico ma privo di contenuti speciali. La qualità dell’immagine é buona, i colori sono accesi e la luminosità del quadro è pressochè perfetta. La traccia audio, italiano e inglese, malgrado sia solo bicanale, risulta ben calibrata e priva di imperfezioni. I sottotitoli si limitano al solo italiano.
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