DVD – " The room", di Giles Daoust

the_roomGiles Daoust dimostra di saper ben utilizzare la mdp caricando le immagini di virtuosismi: piani sequenza, grandangoli, inquadrature sghembe e posizionamenti di macchina arditi sono il segno distintivo di The room. Ma si ha come l’impressione di un sovraccarico di tecnica registica che non permette un pieno sviluppo della narrazione. Da Mondo Home Entertainment
 
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the_roomTitolo originale: id.
Anno: 2006
Durata: 79’
Distribuzione: Mondo Home Entertainment
Genere: drammatico
Cast: Pascal Duquenne, Caroline Veyt, Philippe Résimont, Françoise Mignon, Henri Luycks
Regia: Giles Daoust
Formato DVD/video: 2.35:1 Anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, Italiano 2.0, Inglese 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: trailers, credits

 

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 IL FILM

the roomThe room è un omaggio a Shining. Il regista svela l’intenzione ancor prima di cominciare a raccontare la sua storia, in una didascalia infatti si legge : all work and no play makes Jack a dull boy, parole che un Jack Nicholson – alias Jack Torrance – in preda alla follia scriveva ripetutamente sui fogli della sua macchina da scrivere (in italiano tradotto il mattino ha l’oro in bocca).  In tutto il film viene evidenziato questo proposito: dalle panoramiche aeree iniziali e finali alla famiglia che vive isolata dal resto del mondo, dai cartoni animati (con dei conigli protagonisti) che riprendono pari pari le vicende del bellissimo film di Kubrick al ragazzo affetto da Sindrome di Down che possiede una strana “luccicanza”. E la lista potrebbe continuare. Ma è soprattutto una storia d’amore impossibile dai risvolti incestuosi e tragici tra Alex (Pascal Duquenne già protagonista de L’ottavo giorno) e Melinda (Caroline Veyt), fratello e sorella che hanno infranto il più rigoroso dei tabù amandosi per una notte. È impietoso e decadente ritratto borghese che parla di solitudine, emarginazione e frustrazione di un’intera famiglia (Melinda che fa una vita da reclusa non uscendo mai di casa, Alex immobilizzato su una sedia a rotelle, il padre musicista in crisi creativa). Giles Daoust dimostra di saper ben utilizzare la mdp caricando le immagini di virtuosismi: piani sequenza, grandangoli, inquadrature sghembe e posizionamenti di macchina arditi sono il segno distintivo di The room. Ma si ha come l’impressione di un sovraccarico di tecnica registica che non permette un pieno ed armonico sviluppo della narrazione. Le immagini implodono – alternando presente a flashback in bianco e nero – soffocando gli stessi protagonisti, l’esasperata ricerca di un’estetica visiva compressa e ininterrotta tutta giocata all’interno della casa fa sì che lo sguardo sia colpito da un senso di rigetto. Questa mancanza di “ariosità”, come dicevamo, immobilizza gli interpreti che paiono come delle scoordinate marionette incapaci di trasmettere qualsiasi sensazione. Ed è un peccato, perché proprio nel momento che Daoust allenta la presa, cessando di sollecitare la mdp e donando un po’ di libertà agli attori, il film si accende improvvisamente in squarci emozionanti, come nel finale, quando Alex e Melinda si scambiano, in un intenso primissimo piano, un’occhiata che è commistione di amore, complicità e desiderio reciproco. Ma è solo un attimo, un breve istante che non compensa ciò che il nostro sguardo ha registrato (e subìto) in precedenza.

 IL DVD

the roomPur non avendo contenuti speciali (ad eccezione di alcuni trailer di film) il dvd presentato da Mondo Home Entertainment è quantomeno accettabile. La traccia audio comprende tre opzioni tra l’italiano 5.0, 2.0 e l’inglese 2.0. Sonoro che risulta calibrato e chiaro, riuscendo a ben distinguere tonalità alte e basse. I sottotitoli comprendono l’italiano per non udenti. Anche la qualità video è buona: il riversamento anamorfico dona colori vividi e brillanti, così come le immagini girate in bianco e nero hanno contrasti curati e ben evidenziati.

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