DVD – "Transformers – La Vendetta del Caduto", di Michael Bay (Edizione Speciale 2 DVD)

transformers la vendetta del caduto - copertina dvdE’ davvero imperdibile l’edizione speciale doppio DVD del capolavoro di Michael Bay. L’impeccabile lavoro della Paramount Home Entertainment offre una resa perfetta del film, ma a lasciare a bocca aperta è la magnifica sezione dei contenuti speciali, che conta un piccolo assaggio nel primo disco e un intero DVD di extra

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transformers la vendetta del caduto - copertina dvdTitolo originale: Transformers – The Revenge of Fallen
Anno: 2009
Durata: 147’
Distribuzione: Paramount Home Entertainment
Genere: fantascienza
Cast: Shia LaBeouf, Megan Fox, John Turturro, Hugo Weaving, Rainn Wilson, Josh Duhamel
Regia: Michael Bay
Formato DVD/video: 2.40:1 Widescreen Anamorfico 
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese
Extra: Commento di Michael Bay, Roberto Orci e Alex Kurtzman; Il fattore umano: l’accanita vendetta del Caduto; Un giorno con Bay: Tokyo; 25 anni di Transformers; Nest: la banca dati dei Transformers; L’universo visivo di Bay; Scene inedite/modificate; Linkin Park “New Divide”; Trailer
 
 
 
 

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IL DVD

transformers - la vendetta del cadutoE’ davvero imperdibile l’edizione speciale doppio DVD del magnifico film di Michael Bay. L’impeccabile lavoro della Paramount Home Entertainment offre una resa perfetta del film e un sonoro qualitativamente esaltante, in entrambe le tracce disponibili, italiano e inglese Dolby Digital 5.1, ma a lasciare a bocca aperta è la strabiliante sezione dei contenuti speciali, che conta un piccolo assaggio nel primo disco e un intero DVD di extra.
Si parte, nel primo disco, con l’impagabile commento al film di Michael Bay e della coppia di sceneggiatori, Roberto Orci e Alex Kurtzman. Il secondo disco si apre con il monumentale Il fattore umano: l’accanita vendetta del Caduto. Un viaggio lungo più di due ore dove, inseguendo il ritmo mozzafiato del cinema di Bay, scorrono le interviste, le riprese durante la lavorazione del film, i bozzetti dei robot e la loro realizzazione nei mitici studi Industrial Light & Magic, la costruzione di enormi set e le esplosioni a non finire del secondo atto della saga dei Transformers. il fattore umanoIl primo segmento del documentario esplora la nascita del progetto di un sequel. E’ dopo aver sfogliato il libro dei Transformers, in cerca di un’idea, ed aver trovato tra le sue pagine la chiave mitologica, che Kurtzaman e Orci decidono di scrivere Transformers – La vendetta del Caduto e “di sfruttare”, come racconta Ehren Kruger, il terzo sceneggiatore del film, “la mitologia dei Transformers e al tempo stesso mantere l’elemento umano”. Ma Kurztman, Orci e Kruger sono costretti a fermarsi e mentre incombe lo sciopero degli sceneggiatori e la paura di non riuscire a rispettare i tempi, Michael Bay, con in mano una scaletta di sole 13 pagine, inizia a lavorare sul design dei robot. E’ confrontandosi con gli uomini della Hasbro e dopo un attento studio volto a rispettare la mitologia esistente dei Transformers che prendono forma i nuovi robot, in tutto 45, “alti come grattacieli o piccoli come molecole”, per dar forma, come vuole Bay, “ad un intero universo di potenziali Transformers”. Mentre scorrono i bellissimi disegni che mostrano le il fattore umanodiverse fasi della progettazione dei robot, è Il Caduto la nuova creazione alla quale viene tributata maggior attenzione. Un personaggio “che ha una portata quasi biblica”, così viene definito, il Caduto è “uno dei 13 Transformers che vennero creati in origine e che tradì gli altri 12”. Si passa quindi brevemente all’esplorazione della costruzione top secret delle automobili, per poi tornare al lavoro degli sceneggiatori, chiusi in stanza d’albergo per due settimane. Con Distruzione nazionale, produzione Stati Uniti, il secondo capitolo del documentario, si viene catapultati in un mondo dove tutto è velocità. E’ il mondo di Bay, descritto da Ben Seresin, il direttore della fotografia, come “una macchina che si auto-perpetua”. La scena che dà il via alle riprese è la grandiosa battaglia in apertura del film, una scena colossale con la quale Bay mostra alla troupe e al cast il suo metodo. “Mi piace farli lavorare sodo subito, la prima settimana. Durante la prima settimana s’imposta il tono del film”. E Bay non si ferma un attimo durante tutte il fattore umanole riprese, imponendo a tutti un ritmo serratissimo. Mentre gira su un set, un secondo ed un terzo sono già in allestimento. Fino all’ultima battaglia, nell’enorme scenario costruito in mezzo al nulla, nel deserto del New Mexico, dove tutto salta in aria. E’ “la più grande esplosione mai fatta in cui sono coinvolti gli attori”, 2300 litri di gas in 14 barili, che scoppiano raggiungendo 90 metri di altezza. Sono le forze armate statunitensi a scendere in campo nel terzo capitolo de Il fattore umano, per raccontare che le operazioni mostrate nel film rispecchiano fedelmente il modo in cui combattono le forze armate. Invece, con Meraviglie del mondo, produzione: Medio Oriente si sbarca in Egitto e in Giordania per seguire Bay e la sua squadra sulle piramidi, a Luxor, a Petra e nel deserto. E’ il cartello del Bay Films Editorial Office e il rumore assordante che proviene dalle quattro sale di montaggio ad introdurci, guidati dallo stesso Bay, in Dare un senso, montaggio. I quattro montatori raccontano il metodo Bay, alternarsi tutti nella lavorazione della il fattore umanomedesima sequenza. Completamente dedicato all’animazione dei Robot, l’affascinante sesto capitolo del documentario, inizia con una visita di Bay all’Industrial Light & Magic. “Questo film è tre volte più complicato dell’altro”. Sono 552 le inquadrature interamente create in grafica, come ci dice Scott Benza, supervisore animatore, mentre Bay appare sullo schermo del suo computer e lo richiama alla disciplina intimandogli di tornare al lavoro. Non solo i Robot si sono triplicati come numero, contando anche Devastator, la creatura più grande realizzata alla ILM, ma i personaggi già esistenti vengono completamente modificati. Inoltre, ogni trasformazione viene studiata per adattarsi al carattere del personaggio. A distanza, da Los Angeles, Bay interagisce con gli animatori, facendosi mostrare le sequenze per poi apportare le sue modifiche. Alla ILM, si fa costruire un dispositivo ad infrarossi grazie al quale poter simulare i movimenti di camera che dovranno essere rispettati nelle animazioni. Infine, il documentario si il fattore umanochiude con Bay a Tokyo, ancora al lavoro sulla colorimetria del film, a meno di tre ore dalla prima mondiale di Transformers – La vendetta del Caduto.
Le 24 ore giornata della prima a Tokyo sono raccontate in Un giorno con Bay: Tokyo, un vero e proprio tour de force tra giornalisti, interviste, conferenze stampa, fino alla passerella, gremita di fan in cerca di autografi. Ne I 25 anni di Tranformers sono la Hasbro e suoi uomini a prendere la parola per raccontare e spiegare le strategie e la fortuna di un marchio che, da 25 anni, grazie alla continua evoluzione dei suoi personaggi, non ha smesso di popolare l’immaginario di grandi e piccini. Nest: la banca dati dei Transformers è disponibile solo in lingua inglese e contiene, per ciascun Robot, la scheda testuale relativa alle prestazioni e una galleria fotografica. E’ la previsualizzazione, la fase che precede le riprese, spiega Bay nella sua introduzione, a far da protagonista ne L’universo visivo di Bay, dove, accompagnate dal commento il fattore umanodi Steve Yamamoto, il supervisore alla previsualizzazione, e divise in sequenze, scorrono le immagini dello storyboard in computer grafica del film. Sono in tutto tre le scene inedite o modificate incluse tra gli extra: Sam e Alice negli alloggi per studenti, i Witwicky a Parigi e Leo si rifiuta di andare in Egitto. Il video di New Divide, dei Linkin Park, e il trailer originale del film, chiudono questo straordinario e dettagliatissimo viaggio all’interno di Transformers – La vendetta del Caduto.
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