TRIGUN

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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(id.)

REGIA: Satoshi Nishimura

SOGGETTO: Tratto dal fumetto di Yasuhiro Nightow

CHARACTER DESIGN: Takahiro Yoshimatsu

ANIMAZIONI: Studio Mad House

PRODUZIONE: Shigeru Kitayama (JVC), Masao Morosawa (Mad House)

MUSICHE: Tsuneo Imahori

DURATA: 650' (26 episodi raccolti in 4 dvd)

ORIGINE: Giappone, 1998

DISTRIBUZIONE: Shin Vision, Bologna

FORMATO VIDEO: 1.33:1 (4:3)

AUDIO: Dolby Surround 2.0 in italiano e giapponese

SOTTOTITOLI: italiano

EXTRA:

• Sigla di testa senza crediti

• Sigla di coda senza crediti

• Shin Vision Previews

LA SERIE

Chi è Vash the Stampede? Su questo interrogativo si apre la serie tv Trigun, realizzata nel 1998 e trasmessa in Italia da Mtv. Il personaggio in questione, stando alle voci circolanti sul suo conto, è un fuorilegge spietato, l'unico uomo dichiarato calamità naturale vivente poiché al suo passaggio le città vengono letteralmente spazzate via. Le sue avventure si ambientano in un mondo alla Mad Max, le cui coordinate si precisano soltanto in corso d'opera (scopriremo essere un pianeta lontano colonizzato dagli esseri umani), così come solo nel corso della serie capiremo chi sia il "tifone umanoide", come lo stesso Vash è stato soprannominato. All'apparenza, infatti, ci troviamo di fronte a uno di quegli "enigmi viventi" di cui sono costellati gli anime poiché la terribile reputazione contrasta decisamente con il comportamento spesso infantile di un protagonista pasticcione, goloso di ciambelle e incapace di far male a una mosca. Soltanto a metà della serie, infatti, si apprende il passato di Vash, la promessa che lo ha portato per 130 anni (tale è la sua età) a evitare di uccidere e di far uccidere, salvo essere suo malgrado la causa di immani distruzioni, complice una rivalità che lo vede opposto a un suo omologo che odia l'umanità. La progressione della serie è in realtà altalenante poiché l'intenzione di non rivelare la composizione del mosaico fino all'ultima puntata produce a tratti degli sbalzi ritmici, che la sceneggiatura governa con mestiere, ma senza risparmiare ingenuità e deviazioni nell'assurdo, pur di permettere al protagonista di salvarsi dalle situazioni nelle quali si ritrova coinvolto. A risollevare il tutto contribuisce comunque un ottimo cast di comprimari, dove svettano le due assicuratrici Meryl e Milly, incaricate di indagare sull'identità del Tifone Umanoide, e il Reverendo Nicholas D. Wolfwood, un predicatore dal grilletto facile, più che mai disposto a soprassedere rispetto ai suoi principi morali pur di aver salva la pelle.

E soprattutto funziona la varietà del ritmo, capace di passare agilmente dal comico al drammatico, regalando così momenti spassosi e altri parecchio intensi. Alla fine appare comunque chiaro come Vash sia un personaggio inquieto, prigioniero in un doppio ruolo: da un lato quello vagamente cristologico di salvatore dell'umanità cui lo condanna la sua promessa e che è testimoniato dal suo corpo pieno di ferite, ma anche dal suo amore per i bambini, testimoni del futuro; dall'altro lato, però, Vash è limitato dai legami con chi tenta invece di dimostrare la superiorità del Male spingendolo in situazioni estreme per fargli rompere la sua promessa e fargli usare deliberatamente la violenza. Costretto fra il dovere, la necessità di non cedere e la cattiva reputazione che lo porta a essere odiato dalla gente comune, Vash the Stampede è un personaggio in cerca di identità e come tale la sua lotta quotidiana suscita la comprensione e l'empatia dello spettatore. Per questo l'intento vagamente predicatorio della serie viene ridimensionato in un'ottica più umana. Il tutto senza considerare che la serie si connota come ricognizione intono agli stilemi del genere western, i cui topoi sono tutti presenti, dal duello, alle scazzottate nel saloon, all'assalto dei predoni; ma anche come ironica rilettura in chiave ironica dell'indole vendicatrice e disperata che aveva reso grande un'altra serie di ambientazione postatomica, Ken il guerriero. Le animazioni sono a cura dell'ottimo Studio Mad House (Steamboy, Tokyo Godfathers, Vampire Hunter D Bloodlust), anche se la qualità del lavoro risulta molto altalenante, passando da momenti parecchio spettacolari e curatissimi ad altri in cui i movimenti dei personaggi risultano decisamente poco fluidi.

IL DVD

Ancora un cofanetto per la Shin Vision, che stavolta ripropone una serie già editata da Dynamic Italia ai tempi della vecchia gestione (praticamente la stessa che oggi dirige la Shin Vision, quindi a conti fatti è una sorta di "ritorno a casa"). Che si tratti di un titolo comunque molto amato lo dimostra il fatto che la prima tiratura è stata esaurita in pochi giorni e quindi la decisione di un rilancio non appare affatto fuori luogo. Come per gli altri titoli della collana "Complete Edition" si tratta di un'edizione economica che permette agli appassionati di poter avere a disposizione l'intera serie a un costo limitato (49,90 euro) e in poco spazio, rinunciando comunque agli extra e agli upgrade audio. Queste caratteristiche faranno invece parte della futura Collector's Edition, che sarà composta da 4 box set da 2 DVD ciascuno (al costo di 34,90 euro l'uno). Nel caso specifico comunque la confezione è un box amaray con una sovracoperta in cartoncino e gli episodi sono raccolti in 4 dischi. La qualità audio, pur limitandosi a una semplice codifica Dolby Surround è in grado di soddisfare l'utenza, i dialoghi sono molto puliti e l'energica colonna sonora risulta ben supportata dal buon livello di registrazione, mentre il doppiaggio italiano è quello di sempre, di ottima fattura. Per quanto riguarda il video, il master utilizzato è pulito e i colori sono brillanti, ma si notano difetti di compressione, soprattutto nelle scene più movimentate. Gli extra si concentrano particolarmente sui titoli del catalogo Shin Vision, con trailer e mini special di vario genere.

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