DVD – "Una tartaruga di nome Joseph", di Erik Leijonborg

una tartaruga di nome josephE’ lunga ed insidiosa la strada da percorrere per diventare fratello o sorella maggiore. Ce la mette tutta lo svedese Erik Leijonborg per rimanere all’altezza del suo protagonista, per guardare con gli occhi di Hakan l’agitarsi delle terribili paure che tiranneggiano l’infanzia, ma non riesce a resistere, e preferisce perdersi nel tentativo di regalare al suo piccolo pubblico quelle certezze che non sono così scontate nel mondo dei bambini. Da Medusa Home Entertainment
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una tartaruga di nome josephTitolo originale: Håkan Bråkan & Josef
Anno: 2004
Durata: 82’
Distribuzione: Medusa Home Entertainment
Genere: commedia
Cast: Alex Skobgerg, Leo Holm, Emma Engström, Per Svensson, Tintin Anderzon, Henrik Hjelt
Regia: Erik Leijonborg
Formato DVD/Video: 1.78:1
Audio: italiano Dolby Digital 2.0, svedese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano per non udenti
Extra: Giffoni Experience, Trailer Giffoni, Percorsi (DVD-Rom), Cast artistico, Cast tecnico

IL FILM

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una tartaruga di nome josephE’ lunga ed insidiosa la strada da percorrere per diventare fratello o sorella maggiore. C’è sempre il pericolo di addentrarsi in false scorciatoie, che conducono da tutta altra parte, o di perdersi in un vicolo cieco, oppure, come nel caso di Hakan, si può finire in mezzo al mare, da soli su una barca alla deriva, e rischiare di annegare perché ancora non si è in grado di rimanere a galla nel magma delle emozioni. Hakan è il più piccolo della numerosa famiglia Andersson, ha otto anni ed è pieno di aspettative per l’imminente arrivo di quello che, senza ombra di dubbio, sarà il suo fratellino minore. Ma a trionfare, dopo il mistero del sesso e la corsa alla conquista “dell’uovo custodito nel ventre della mamma”, è con suo grande disappunto una bambina, e non un maschietto, che subito si accaparra i favori e le attenzioni dei fratelli maggiori e dei genitori. Favori e attenzioni che, da sempre, sono state unicamente di suo appannaggio. Hakan si scopre improvvisamente solo e triste e, per giunta, invisibile agli occhi distratti di sua madre e suo padre. Tenta allora di tapparsi le orecchie, per non ascoltare le paure e il risentimento che si agitano nel suo cuore e, insieme alla tartaruga regalatagli per il suo compleanno al posto del tanto desiderato cucciolo di cane, lascia “i brutti pensieri” fuori dalla porta della sua camera, quella camera che dovrà presto dividere con il piccolo invasore che ha usurpato i suoi privilegi, o peggio, dalla quale verrà cacciato per finire, come gli spiega Joseph (è questo il nome della tartaruga), in un baby shop, il negozio tanto temuto dai bambini, dove i piccoli non più desiderati vengono messi in vendita. Hakan è l’unico della famiglia a sentire la voce di Joseph, che, senza risparmiare al suo piccolo amico colpi bassi e profezie di temibili scenari, finisce per essere accolto in quella stanza dalla quale era stato inizialmente escluso e diventa il compagno di sventura del bambino, l’unico confidente con il quale condividere tutta la rabbia e la disperazione che gonfiano il petto.
Ce la mette tutta lo svedese Erik Leijonborg per rimanere all’altezza del suo protagonista, per guardare con gli occhi di Hakan l’agitarsi delle terribili paure che tiranneggiano l’infanzia, ma non riesce a resistere, e preferisce perdersi nel tentativo di regalare al suo piccolo pubblico quelle certezze che non sono così scontate nel mondo dei bambini. Non appartiene di certo allo sguardo di Hakan la rassicurante immagine di due genitori che non sono affatto dei sadici aguzzini, ma hanno il solo difetto di essere un po’ sbadati e goffi. La spietatezza della voce di Joseph viene continuamente mitigata dalla consapevolezza, troppo intrisa di facile e bonaria ironia, che i fantasmi che popolano l’immaginario di Hakan non sono reali e lo spaesamento del piccolo protagonista è solo un’ombra passeggera, che presto verrà dimenticata. Si crea allora un fastidioso cortocircuito, Leijonborg non prende mai sul serio il suo Hakan, lo usa per raccontare il cuore malato di un bambino come farebbe un adulto e non un piccolo di otto anni e mentre crede di dare forma all’universo di Una tartaruga di nome Joseph adottando la visuale del suo protagonista, non si accorge che in realtà lavora per fare a pezzi il paesaggio emotivo che ha faticosamente disegnato.
  
 
contenuti extraIL DVD
Il DVD di Una tartaruga di nome Joseph esce per la collana Giffoni, curata da Medusa Home Entertainment, che rende un buon servizio al film di Erik Leijonborg con un ottimo comparto audio/video. Il video non presenta particolari difetti, l’immagine appare ben definita, i colori brillanti e pieni. Le tracce audio disponibili, italiano e svedese Dolby Digital 2.0, sono entrambe di buona qualità. Gli extra, che hanno quasi tutti il difetto di non essere pensati per il pubblico di giovanissimi al quale è destinata l’edizione di Una tartaruga di nome Joseph, si aprono con Giffoni Experience, la presentazione a scopo promozionale del Festival. Da Trailer Giffoni si accede ad un filmato, anch’esso promozionale, dove scorrono i trailer, accompagnati dall’età consigliata per la visione di ogni film, del cinema in DVD del Giffoni Film Festival. Per accedere all’unico extra che propone un interessante e stimolante percorso di approfondimento del film, bisogna inserire il DVD nel computer. Percorsi contiene una dettagliatissima analisi di Francesco Rufo, collaboratore del Giffoni Film Festival e un questionario dal titolo: Ipotesi per una discussione in classe. Infine, gli elenchi in forma di contributo testuale del cast artistico e del cast tecnico chiudono la sezione dei contenuti speciali.
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