DVD – "Underground" di Emir Kusturica (2 DVD)

Prima che lo stile diventasse maniera. Un film caotico, il cui reale valore sta nella riflessione storico-politica. Un assunto senza speranza, di cui Kusturica smorza la carica tragica, confondendolo nello sfrenato vitalismo balcanico. Ma passata la sbornia, resta la coscienza di un destino ineluttabile. Da Raro Video l'edizione in due DVD

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Titolo originale: Id.

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Anno: 1995


Durata: 163'


Distribuzione: Raro Video


Genere: Drammatico/Commedia


Cast: Miki Manojlovic, Lazar Ristovski, Marjana Jokovic, Slavko Stimac, Ernest Stötzner, Srdjan Todorovic


Regia: Emir Kusturica


Formato DVD/video: 1.85:1 16/9


Audio: Dolby Digital 5.1 italiano, Dolby Digital 2.0 serbo-croato


Sottotitoli: italiano


Extra: Interviste e backstage con Emir Kusturica, i protagonisti e la troupe; Intervista con Tommaso Di Francesco; Intervista con Maksa Catovic; Credits


 


 


IL FILM


 


Grazie anche la vittoria a Cannes (1995) Underground rimane, giustamente, il film più conosciuto di Kusturica, quello in cui riesce ad esprimere al massimo grado il suo mondo. Dopo, tranne qualche rara occasione, lo stile diventerà sempre più maniera. Il film cresce in modo caotico e ipertrofico a partire da una trovata semplice, da melodramma popolare: due amici che entrano in rivalità per amore di una donna. La struttura narrativa di base è tutta in questo schema a tre: lui, lei, l'altro. L'amore, il tradimento sino alla nemesi, alla giustizia della Storia che ripaga l'inganno con la morte. Ma su questo scheletro poi s'innestano una miriade di personaggi e situazioni, schegge impazzite a formare un materiale magmatico, che attraversa cinquanta anni dell'ex Jugoslavia. I protagonisti camminano (letteralmente) nella storia, si confondono visivamente nel suo flusso in quelle scene palesemente truccate in cui la fiction si mescola al documento, all'immagine di repertorio. In questo con-fondersi, per una volta lo sfondo diviene più importante della vicenda in sé e per sé. Il valore reale di Underground sta nella riflessione storico-politica, nel suo tentativo di cogliere i gangli, i punti nodali di un periodo. Allora è il sotterraneo (l'underground, appunto) ad assumere una valenza metaforica evidente. Diviene la cifra di ciò che giace sepolto sotto la superficie "ufficiale" della storia. Come sottolineato dallo stesso Kusturica, Underground, attraverso l'inganno di Marko,  vuole essere la parabola delle manipolazioni del potere. E nonostante sulla superficie possa sembrare tutto pacifico e prosperoso, negli "inferi" continuano a muoversi i carri armati: la guerra è una linea che attraversa non solo gli anni successivi al conflitto mondiale, ma ogni epoca e periodo. E' una scossa tellurica che corre sotto terra, per poi manifestarsi in superficie con effetti devastanti. E' un messaggio in fondo senza speranza. Ma Kusturica ne smorza (anche troppo) la carica tragica, trasformandolo in una "fiaba", confondendolo nello sfrenato vitalismo balcanico. Il sesso, le feste, le musiche di Bregovic (che in realtà riprende motivi gitani tipici), le sbronze colossali, quel riso che si trasforma in pianto e viceversa. Alla fine c'è la speranza (più della volontà che della ragione) di un'isola felice in cui poter cancellare le macchie del passato, il dolore e il male. Ma l'impressione è che si tratti dell'ennesima sbornia. Una volta smaltita, resta il mal di testa, la coscienza di un destino ineluttabile.

IL DVD


 


Underground in edizione di prestigio. Dopo la pubblicazione della Cecchi Gori qualche tempo fa, la Raro Video fa uscire un doppio DVD, ad oltre dieci anni dal trionfo a Cannes nel 1995. Sul primo dei due dischi, naturalmente, c'è il film (formato 1.85:1), nella versione di 163', piuttosto che di 192' come indicato nella fascetta di copertina. Buono il riversamento: immagini nitide, colori netti e puliti, qualche lieve effetto digitale nelle scene nel sotterraneo e in notturna, ma nel complesso una leggibilità soddisfacente. Due le tracce audio: quella originale in serbo – croato in Dolby Digital 2.0 e 384 Kbps di flusso dati e quella in italiano, in Dolby Digital 5.1 e con un flusso dati di 448 Kbps, che, pur risentendo di un volume più basso, dà maggiore risalto a rumori e voci di sottofondo. Sono opzionabili i sottotitoli in italiano, piuttosto fedeli anche alle scelte di traduzione del doppiaggio. Molto ricca l'offerta di contenuti extra sul secondo disco. Si parte con una serie d'interviste (con sottotitoli in italiano) e di scene di backstage. Ovviamente più lungo è lo spazio riservato a Emir Kusturica con un montaggio di dichiarazioni (11'34"), in cui il regista racconta alcuni aspetti del film: "Io ho la sensazione che sto raccogliendo l'eredità dei miei vecchi idoli. A cominciare da Fellini, Renoir, Tarkovskij ed altri…Sento di aver ereditato il cinema circense che stava scomparendo…un cinema in cui tutto è molto pericoloso, molto attraente e molto divertente allo stesso tempo". Più brevi le interviste agli attori, Marjana Jokovic – Natalija (4'07"),  Miki Majnolovic – Marko (4'01") e Lazar Ristovski, il Nero (3'51") e allo scenografo del film, Milen Kljakovic (6'43"). A seguire una brevissima clip (1'37") del backstage della scena del matrimonio, che per la sua complessità ha richiesto quasi un mese di riprese. Troviamo poi una clip sul party seguito alla proiezione al Festival di Cannes, con alcune impressioni a caldo di Kusturica sull'accoglienza trionfale del pubblico. A concludere gli extra, un commento video del giornalista Tommaso Di Francesco (9'27"), che presenta alcuni degli aspetti più interessanti di Underground, visto soprattutto come folgorante metafora del conflitto nei Balcani, e un colloquio con uno dei produttori del film, Maksa Catovic (16'26"), che racconta alcuni problemi e aneddoti connessi alla lavorazione e alle riprese, protrattesi per oltre un anno tra Praga, Belgrado e la Bulgaria.


 


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