DVD – "Urla del silenzio", di Roland Joffé

urla del silenzioDisinteressato alla sperimentazione del cinema e già proteso all’emotività, Joffé racconta solamente di vite spezzate e per sconvolgere lo spettatore ricorre retoricamente ai primi piani di animali feriti e, soprattutto, di bambini in lacrime. La Eagle Pictures realizza un DVD tecnicamente sufficiente, ma senza contenuti speciali
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urla del silenzioTitolo originale: The Killing Fields
Anno: 1984
Durata: 136'
Distribuzione: Eagle Pictures
Genere: Drammatico
Cast: Haing S. Ngor, Sam Waterston, John Malkovich, Julian Sands, Craig T. Nelson
Regia: Roland Joffé
Formato DVD/video: 1.85:1
Audio: italiano Dolby Digital 5.1, inglese Dolby Digital 2.0, italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano
Extra:

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IL FILM

 

L’orrore. Per descrivere l’orrore della guerra, Francis Coppola aveva scelto di scomporre tutti gli elementi del film, la componente narrativa, quella visiva, quella auditiva, e di mischiarli tra loro in un gioco affascinante e fatale. Di una terra (in quel caso il Vietnam) sconvolta dall’invasione e distrutta dal napalm restavano solo frammenti, pezzi di vite e di cinema. Disinteressato alla sperimentazione urla del silenziodel cinema, Roland Joffé racconta solamente di vite spezzate e per sconvolgere lo spettatore ricorre ai primi piani di animali feriti e, soprattutto, di bambini in lacrime. Immagini che falliscono nel loro intento perché ormai abusate, perché false, ricostruite appositamente per la messa in scena. Disinteressato alla sperimentazione e già proteso all’emotività, come sarà tutto il suo cinema, Joffé trascura la macchina da presa e si concentra sugli attori, principale veicolo dell’emozione, e sulle loro azioni. Sydney, come ogni bravo giornalista americano, non sta mai fermo, corre, in automobile o in nave, da una parte all’altra della Cambogia. Gli ambienti che attraversa sono sempre sottosopra, che si tratti di uffici da sgombrare o di strade cittadine devastate dall’ennesima esplosione.

 

Così come lo era, tra le altre cose, Apocalypse Now, anche Urla del silenzio è la ricerca di un’identità. La fotografia sbiadita di Pran diventa l’assenza di identità di un intero Paese (la Cambogia) oppresso dalla tirannia militare dei Khmer Rossi e, dichiarata conclusa la campagna vietnamita, abbandonato a se stesso dagli americani. A dirlo è lo stesso Pran: «Questo è l’anno zero e bisogna cominciare tutto daccapo. Ho una paura terribile, Sydney. Devo far finta di non capire né il francese né l’inglese. Non devo avere un passato. Questo è l’anno zero. Niente è successo prima d’ora». Se l’identità raccontata in Apocalypse now era insostenibile poiché in essa vittima e assassino collidevano nel carattere degli esseri umani tutti, quella raccontata da Joffé, ispirata da felici momenti tematici esterni al racconto (lo sviluppo della fotografia, il silenzio cui Pran è costretto), è didascalica e retorica, mero inno alla pace: sulle note di Imagine di John Lennon, l’americano Sydney chiede il perdono all’amico cambogiano.

 
urla del silenzioIL DVD
Tecnicamente sufficiente il DVD realizzato dalla Eagle Pictures: nessuna grave imperfezione per quanto riguarda il video, se non per l’intrusione di qualche segno del tempo in apertura di film; l’audio, meglio in lingua originale, è sempre chiaro all’ascolto e non abbiamo particolari difetti da segnalare. Peccato allora non poter contare su qualche contenuto speciale: del documentario sulla Cambogia di cui si è letto al momento della pubblicazione del DVD non c’è traccia.
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