DVD – "Uzumaki", di Higuchinsky

Fondato sul motivo della spirale, un bizzarro e visionario progetto a metà strada tra il "concept movie" e l'inafferrabile invenzione artistica. Un titolo che inaugura il nuovo corso della collana Live Action di Dynit

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UZUMAKI

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(id.)


Regia: Higuchinsky


Soggetto: dal manga di Junji Ito


Sceneggiatura: Takao Nitta


Produzione: Sumiji Miyake


Interpreti: Eriko Hatsune, Fhi Fan, HInako Saeki, Shin Eun Kyung


Musiche: Keiichi Suzuki, Tetsuro Kashibuchi


Durata: 90'


Origine: Giappone, 2000


Distribuzione: Dynit


Genere: Horror/Fantastico


Formato DVD/video: widescreen 1.85:1 (16/9)


Audio: italiano DTS, Dolby Digital 5.1 e Dolby Digital Surround 2.0; giapponese Dolby Digital Surround 2.0


Sottotitoli: italiano (dialoghi e cartelli); italiano (cartelli)


Extra: Making Of (circa 11'); Mr.Saito's Camcoder Footage (circa 4'); Trailer originale; D-Trailers


 

IL FILM


L'estrema bizzarria del soggetto come sempre rende impossibile l'approdo in sala, ma ci si può quantomeno consolare con il DVD, che su questi prodotti dimostra una certa attenzione: Uzumaki, che in giapponese significa "spirale", è in effetti un film che fonda tutta la sua storia e la sua mitopoiesi sul particolare potere ipnotico di questo disegno. La storia è poco più di un pretesto, così come il suo incasellamento nel genere horror, dovuto comunque al tono che assume progressivamente sfumature da incubo, regalando alcune sequenze suggestive. Un paese del Giappone è infatti vittima di una maledizione collegata al simbolo della spirale: la realtà viene progressivamente piegata alle curve del malefico disegno, che finisce per permeare di sé il cielo, i capelli delle studentesse, i corpi della gente, facendo assumere alla città un tono tra lo spettrale e il surreale. Higuchinski asseconda la sua idea con una partecipazione attenta ad ossequiare il tono un po' folle dei manga – come è evidente anche nei rapporti tra i personaggi, fondati su dinamiche tipiche dei fumetti ad ambientazione adolescenziale – e crea personaggi caratterizzati fino al macchiettismo (si consiglia la visione in lingua originale). L'intrusione degli elementi spiraliformi è progressiva, ma sempre presente, il simbolo infatti si ritrova nei movimenti di macchina circolari, nelle chiocciole, nei motivi descritti dalla creta dei vasai, nei movimenti dei manganelli usati dalle autorità, sino all'escalation destinata a prevalere nel finale. La fotografia invece ha un tono verdastro che sembra confinare l'universo del film in un acquario, riverberando la cifra ipnotica dell'insieme. L'atteggiamento più opportuno è quello di non cercare un filo logico, complice il fatto che la spinta artistica e bizzarra infusa da Higuchinski a tutto il film finisce per nuocere anche a quei momenti che vorrebbero essere maggiormente teneri (soprattutto nel descrivere la relazione di amicizia/affetto/amore tra i due protagonisti Kirie e Shuichi) e che finiscono invece per apparire loro malgrado di maniera. Per certi versi un concept-movie, per altri un bizzarro esperimento artistico non privo di un suo strano fascino e in ogni caso alquanto divertente per l'ironia che corre sottotraccia.


 

IL DVD


Uzumaki segna l'inizio del nuovo corso in casa Dynit per quanto riguarda la collana Live Action, che dopo aver proposto in passato titoli degni di interesse come la saga di Ring, Princess Blade e St.John's Wort si era da tempo arenata e ora invece riprende con alcune interessanti proposte (è imminente l'uscita della serie "tokusatsu" GARO). La scelta di puntare su un titolo come Uzumaki non sorprende, considerando l'origine manga del prodotto e testimonia la volontà di uscire dagli schemi pur restando in ambiti alquanto riconoscibili. La presentazione è comunque affine a quanto sinora prodotto dalla casa bolognese: una confezione amaray a un disco, con il film presentato nel corretto formato originale e impreziosito da un ricco comparto audio (tre le codifiche per l'italiano). Il video deve fare i conti con la particolare fotografia del film e riesce a governare le scene più problematiche senza far emergere particolari difetti di compressione, nonostante la granulosità evidente in alcuni punti. Un po' povera la sezione degli extra (sebbene superiore a quanto sinora visto nella collana) dove troviamo innanzitutto un making of promozionale, che in una decina minuti condensa riprese sul set, rivelazioni sugli effetti speciali e i commenti della protagonista Eriko Hatsune; seguono il trailer giapponese e la featurette che permette di visionare il filmato del signor Saito, il padre di Shuichi, che vediamo per buona parte del film aggirarsi ossessionato con la sua videocamera. Infine i trailers degli altri titoli che compongono la collana Live Action della Dynit. Peccato per la mancanza di schede informative o pieghevoli con note di produzione, che sarebbero risultate utili a comprendere la genesi di un progetto tanto bizzarro.


 


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