È morta Angela Lansbury

L’attrice inglese è scomparsa ieri a 96 anni. Nota al grande pubblico per La signora in giallo, ha votato tutta la sua vita alle arti. Ne ripercorriamo la lunga carriera, omaggiandola con una top 10

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Sono sempre stata un’attrice, mai un bel viso”. Così Angela Lansbury, morta ieri a Los Angeles all’età di 96 anni, si racconta al New York Times in una lunga video-intervista girata nel 2010 in onore della sua carriera, e destinata alla diffusione solamente dopo la sua scomparsa, come da volontà dell’artista inglese. A dare la notizia della morte sono stati i figli, in un comunicato congiunto, a 5 giorni dal suo 97º compleanno.

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Nota al grande pubblico per il personaggio della scrittrice Jessica Fletcher ne La signora in giallo, per tutta la vita Angela Lansbury non ha mai nascosto il suo grande amore per il teatro, origine e laboratorio del suo formidabile talento da caratterista, specialmente in campo musicale. Proprio a Broadway dal ’66 ha recitato per alcuni dei più grandi compositori teatrali dell’era contemporanea, tra cui Sondheim e Jerry Herman, vincendo nel corso della sua lunga attività ben cinque Tony Awards. Ma l’esordio ufficiale nelle arti performative non lo ritroviamo in campo teatrale, ma sul grande schermo. Nel 1944 George Cuckor la affianca a grandi star come Ingrid Bergman e Charles Boyer in Angoscia, per cui riceve da giovanissima una prima nomination agli Oscar. Una seconda candidatura arriverà poco dopo, per l’interpretazione (non a caso) della dolce cantante Sybil ne Il ritratto di Dorian Gray (1945) di Albert Lewin, per cui si assicura il suo primo Golden Globe.

Da allora la sua carriera è stata cadenzata da grandi successi, che ne hanno cementato l’immortalità nell’immaginario collettivo. Sempre al cinema continua a recitare per grandi registi, tra cui Frank Capra (Lo stato dell’unione), Cecil B. DeMille (Sansone e Dalila, 1949) e John Sturges (Kind Lady, 1951), mentre in televisione partecipa a serie molto popolari, come Robert Montgomery Presents, Undicesima ora e Organizzazione U.N.C.L.E. Negli anni ’60, agli enormi successi di Broadway, fa precedere alcune interpretazioni memorabili, che ne rinegoziano in parte l’immagine divistica. In questo periodo sarà proprio John Frankenheimer ad assegnare ad Angela Lansbury alcuni dei ruoli più controversi e magnetici della sua longeva carriera, tra cui quello di una madre cinica e possessiva in E il vento disperse la nebbia (1962) e, in particolare, della diabolica matriarca in Va’ e uccidi, al punto che il suo personaggio sarà inserito al 21º posto nella lista dei “50 migliori cattivi del cinema americano” dall’American Film Institute. Proprio l’attrice, in un’intervista con la CNN, definì il ruolo di Eleanor Iselin il preferito della sua carriera.

Prima di arrivare allo straordinario successo de La signora in giallo (1984-1996), per cui otterrà un fiume di riconoscimenti, tra cui 4 Golden Globe, il People’s Choice Award (e anche il Telegatto!) Angela Lansbury prende parte ad un numero impressionante di progetti, da quel momento sempre più diversificati. Per la Disney interpreta il ruolo dell’apprendista strega Miss Price in Pomi d’ottone e manici di scopa (1971), e in linea con i grandi attori britannici della sua generazione, partecipa a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 a diverse trasposizioni delle opere di Agatha Christie, tra cui Assassinio sul Nilo (1978) e Assassinio allo specchio (1980), nella parte di un’altra grande “consulente del crimine”, l’iconica Miss Marple. Negli anni successivi, oltre ai numerosi spettacoli teatrali, si dedica anche al campo dell’animazione, prestando la voce in film come L’ultimo unicorno (1982) e La bella e la bestia, in cui interpreta il famoso brano The Beauty and the Beast che le valse l’Oscar per la miglior canzone nel 1992. Dopo quasi vent’anni di assenza dal grande schermo, ritorna al cinema con i film per famiglie Nanny Mcphee – Tata Matilda e I pinguini di Mr. Popper, per concludere la sua parabola cinematografica con un cameo nel sequel del 2018 di Mary Poppins. Come omaggio al suo formidabile percorso artistico nel 2014 le viene assegnato l’Oscar alla carriera, mentre nel 2022 riceve il suo ultimo Tony Award. A testimonianza di una vita trascorsa (e vissuta) interamente sotto le luci del palcoscenico. Da cui non Angela Lansbury non si separerà mai.

La nostra top 10

Angoscia (1944)

Il ritratto di Dorian Grey (1945)

La lunga estate calda (1958)

Va’ e uccidi (1962)

E il vento disperse la nebbia (1962)

Something for Everyone (1970)

Pomi d’ottone e manici di scopa (1971)

In compagnia dei lupi (1984)

La signora in giallo (1984-1996)

La bella e la bestia (1991)

 

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