È morta Sofia Gubaidulina
La compositrice russa, dopo aver combattuto con un cancro, è venuta a mancare all’età di 91 anni. Dissidente del regime sovietico, nel corso del ‘900 è stata tra i volti di spicco della musica sacra

Ieri 13 marzo la compositrice russa Sofia Asgatovna Gubaidulina si è spenta nella sua casa di Appen. Aveva 91 anni e da tempo combatteva contro un cancro. Nel corso della sua lunga carriera si è distinta come una delle principali musiciste contemporanee nell’ambito del minimalismo sacro. È stata inoltre una delle prime compositrici ad ottenere un riconoscimento pari a quello dei propri colleghi, nonché, prima del crollo del muro di Berlino, un’oppositrice al regime sovietico.
Nasce nel 1931 in Tataria, a Čistopol’, nell’allora URSS. Dopo essersi diplomata al conservatorio di Kazan, continua a formarsi presso i maestri Nikolaj Pejko e Vissarion Jakovlevič Šebalin, quando il suo talento viene notato da Šostakovič. Quest’ultimo ne apprezza la volontà di esplorare territori alternativi, senza mai conformarsi allo standard dell’epoca.
Nella metà degli anni ‘70 Sofia Gubaidulina fonda il gruppo di improvvisazione folcloristico Astreja. Successivamente viene però sempre più spesso sottoposta a censura da parte del regime, fino a subire un tentativo di omicidio da parte di un presunto (senza che sia mai arrivata una conferma ufficiale) agente del KGB. Viene poi inserita nella lista nera come nemica dello stato, decisione presa da parte del Congresso dei compositori dell’URSS. L’organo definisce le sue composizioni una rumorosa poltiglia e non innovazione musicale, disconnessa con la vita reale.
Ciononostante, la compositrice prosegue con la propria attività. “Per esprimersi bastava ricorrere al cinema” afferma in un’intervista del 2013 Sofia Gubaidulina “La censura era su di noi, non sui pezzi: i servizi segreti non avevano i mezzi per leggere le partiture, quindi non potevano valutare come facevano coi libri”. Con la dissoluzione dell’Unione Sovietica del 1991, l’artista decide di trasferirsi in Germania, ad Appel.
Nel corso di una carriera lunga oltre sessant’anni, conclusasi nel 2012 in seguito al triplo trauma legato alla scomparsa del terzo marito Pyotr Meshchaninov, della figlia e dell’amico e sodale artistico Viktor Suslin, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, a conferma dell’influenza che le sue composizioni hanno avuto sulla musica religiosa del ‘900. Nel 1998 Sofia Gubaidulina riceve in particolare il Premio Imperiale, un premio giapponese considerato a livello globale come il premio Nobel dell’arte, nonché un Leone d’oro alla carriera attribuitole dalla Biennale di Venezia nel 2013.