È morto a Mariupol il regista lituano Mantas Kvedaravičius
Il regista di Partenonas è stato ucciso due giorni fa da un razzo mentre cercava di fuggire in auto dalla città assediata. Era in Ucraina per girare un documentario sul conflitto
Il regista lituano Mantas Kvedaravičius, 45 anni, è stato ucciso due giorni fa a bordo di un auto mentre cercava di fuggire dall’assedio di Mariupol, dove era impegnato a documentare il conflitto. Condotto d’urgenza all’ospedale dopo essere stato colpito da un razzo, è morto poco dopo il ricovero.
“È stato assassinato a Mariupol, con una cinepresa in mano, in questa guerra del male contro il mondo intero” ha scritto su Facebook il regista russo Vitaly Mansky, fondatore del Festival Artdocfest di Mosca al quale Kvedaravičius aveva precedentemente partecipato. Proprio nella città di Mariupol il cineasta lituano aveva girato nel 2016 Mariupolis, documentario premiato a Berlino in cui raccontava il conflitto tra i separatisti filorussi e i nazionalisti ucraini.
Emerso nel 2011 con Barzakh, un folgorante ritratto sulla Cecenia, Kvedaravičius ha partecipato anche al Festival di Venezia, presentando alla Settimana Internazionale della Critica 2019 Partenonas, exploit storico-politico in cui intreccia i percorsi umani tra tre città (Atene, Istanbul e Odessa) per riflettere sulla natura della nostra memoria condivisa.