È morto Fabio Cirifino

Direttore della fotografia e artista, aveva co-fondato Studio Azzurro, un laboratorio di ricerca artistica volto alla costante messa in discussione e integrazione delle ultime frontiere tecnologiche

6 Ottobre 2025 di Tommaso Giobbi

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Si è spento all’età di 76 anni, il 4 ottobre, Fabio Cirifino, noto volto della fotografia artistica italiana. Si formò presso lo studio fotografico di Aldo Ballo e nel 1972 fondò il suo studio personale. Collaborò con riviste quali Domus, Gran Bazar e Interni. Insieme a Leonardo Sangiorgi (grafica) e Paolo Rosa (arte visiva e cinema), Cirifino (fotografia) fondò Studio Azzurro, un gruppo di artisti interessati alla sperimentazione. La decisione avvenne sulla scia del lavoro di Cirifino con Rosa per il film di quest’ultimo, Facce di Festa, che nel 1980 venne presentato a Venezia nella selezione “Altro Cinema Europeo”.

Inizialmente, il collettivo si interessò a videoarte, videoambientazioni interattive e installazioni museali, nonché a cinema e teatro. Talvolta, le due arti si fondevano (come nel caso de Il Fuoco, L’Acqua, L’Ombra, spettacolo teatrale ispirato all’opera di Tarkovskij e di cui Cirifino curò la fotografia).

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Nel 1994, con l’entrata in Studio Azzurro di Stefano Roveda, esperto in sistemi informatici, il gruppo sposta la propria ricerca verso l’interattività applicata ai nuovi media, realizzando ambienti sensibili tipici del controllo e dell’ambito militare (camere termiche e all’infrarosso, camere a raggi X), che permettono di rendere visibili aspetti del mondo non percepibili sensorialmente. Tra le opere di questo periodo c’è Il giardino delle anime, esposto allo Science and Technology Center di Amsterdam, ora permanente presso la Hall of Science di New York dal 2001.

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Tra le finalità di Studio Azzurro c’era anche la politica. Negli anni ’90, gli echi che arrivavano dal Mediterraneo ispirarono il lavoro Dove va tutta ‘sta gente? (restaurato ed esposto quest’estate al Museum Ostwall di Dortmund). Inoltre lo scorso 22 settembre (data della prima grande manifestazione nazionale a sostegno della Flotilla), sul profilo Instagram di Studio Azzurro, compariva un post che, citando, “Sosteneva fermamente la lotta del popolo palestinese contro il genocidio in corso a Gaza e in Cisgiordania, auspichiamo il riconoscimento da parte dell’Italia dello Stato di Palestina e auguriamo buon vento alla Global Sumud Flotilla, che è impegnata nel tentativo via mare di rompere l’assedio e portare aiuti umanitari a Gaza”. Ancora una volta, l’arte si schierava dalla parte degli oppressi, dimostrando che, per loro, la massima espressione dell’interiorità umana doveva andare necessariamente di pari passo con la lotta per la liberazione.