È morto Sam Moore
Il cantante aveva 89 anni. Negli anni Sessanta aveva formato il duo soul Sam&Dave insieme a Dave Prater, che ha influenzato un’intera generazione di artisti, da Michael Jackson a Bruce Springsteen

Il cantante Sam Moore è morto venerdì scorso a 89 anni, in seguito a complicazioni durante un’operazione chirurgica. Moore era conosciuto per aver fatto parte del duo soul Sam & Dave, insieme a Dave Prater, durante gli anni Sessanta e Settanta. Durante quel periodo il duo pubblicò diversi singoli di successo, tra cui Hold On! I’m Comin’, You Got Me Hummin’, I Thank You e Soul Man, che arrivò al secondo posto della classifica R&B e vinse anche un Grammy.
Nato a Miami nel 1935, Sam Moore iniziò a cantare fin da giovane nel coro della chiesa e in gruppi gospel, finché nel 1961 incontrò Dave Prater, che aveva un background musicale simile al suo. Il successo non arrivò però fino al 1964, quando Moore e Prater firmarono un contratto con una casa discografica di Memphis, Stax Records, dove iniziarono a collaborare con Isaac Hayes e David Porter, che scrivevano i loro testi.
Sam & Dave divennero rapidamente un punto di riferimento per altri cantanti e musicisti di colore, aprendo loro le porte anche agli ascoltatori bianchi. Furono inoltre di ispirazione per artisti del calibro di Michael Jackson, Billy Joel, Al Green e Bruce Springsteen. Proprio quest’ultimo, che con Sam Moore ha più volte collaborato, ha ricordato il cantante su Instagram: “Sono devastato dalla notizia della morte di Sam Moore, una delle più grandi voci d’America. Nella musica americana non esiste un altro sound come quello da tenore soul di Sam. Ho avuto l’onore di lavorare con lui in diverse occasioni, era un uomo dolce e divertente. Era pieno di storie sui giorni belli della musica soul e fino alla fine ha mantenuto quel tocco di profonda autenticità nella sua voce che io non potevo fare altro che ammirare”.
Nel 1970 il duo si sciolse per la prima volta, per poi riformarsi l’anno successivo, dal momento che le carriere da solisti dei due cantanti non prendevano piede. Da quel momento, Sam & Dave continuarono a esibirsi insieme fino alla rottura definitiva nel 1981. Durante questi anni, tra Moore e Prater non si instaurò mai un rapporto di amicizia, e in seguito i due non si rivolsero più la parola.
Nel 1992, Sam & Dave entrarono nella Rock & Roll Hall of Fame, e nel 2019 ricevettero un Grammy alla carriera. Dopo la rottura con Prater, Moore proseguì la sua carriera da solista, anche grazie all’incontro con la moglie, Joyce Moore, che lo aiutò a tornare sobrio. Nel 1998, Moore apparve inoltre nel film Blues Brothers – Il mito continua, sequel di The Blues Brothers, dove interpreta un prete.