È morto Stefano Landini
Il regista, sceneggiatore e collaboratore del CSC si è spento all’età di 61 anni, lasciando un’eredità di sette lungometraggi e sedici cortometraggi. Lo ricorda Pupi Avati.

È morto a 61 anni Stefano Landini. Regista, sceneggiatore e collaboratore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Landini si è distinto con diversi documentari, tra cui L’occhio, la mente, le immagini (1993), incentrato sulle ricerche del CNR sui movimenti oculari a cui collabora Enrico Ghezzi. Nel 1999 realizza Stanley and Us (assieme a Mauro Di Flaviano e Federico Greco), documentario in 38 episodi incentrato su Stanley Kubrick.
Nel biennio 2001-2002 realizza La ciociara 40 anni dopo e Appunti per la rinascita di un film, incentrati sul restauro di La ciociara di Vittorio De Sica e L’Avventura di Michelangelo Antonioni (entrambi i documentari sono stati presentati alla Mostra del Cinema di Venezia).
Nel 2007 esordisce nel lungometraggio con 7/8 – Sette Ottavi, uno dei primi film italiani a essere girato completamente in digitale, che narra le vicende di un gruppo di musicisti jazz italiani durante l’epoca fascista e delle persecuzioni subite (vincitore del 61° Festival internazionale del cinema di Salerno).
Nel 2008 torna alla Mostra del Cinema di Venezia con Lo sceicco ritrovato (co-realizzato insieme a Fulvio Baglivi e Moraldo Rossi), in cui si crea un dialogo sperimentale tra alcune scene del film Lo sceicco bianco di Federico Fellini e la sua prima versione.
Nel 2014 realizza il cortometraggio 3:32, dedicato al terremoto de L’Aquila, e nel 2018 dirige (assieme a Toni Lamia) il documentario Cocktail Bar – Storie Jazz di Roma, di note, di amori, incentrato sul Music Inn, storico locale Jazz di Roma (il film viene presentato alla Festa del Cinema di Roma di quell’anno).
Il suo ultimo film, Stolen Moments (2024), è un mockumentary che narra la vicenda di un giovane pugliese appassionato di jazz che a Torino apre un club situato in uno dei capannoni destinati ad accogliere le famiglie degli emigrati dal Sud.
Presentato in anteprima al Bif&St Festival di Bari, il film vede anche la partecipazione di Pupi Avati, che ha deciso di ricordare il regista scomparso con le seguenti parole: “Stefano ha vissuto gli ultimi tempi della sua vita solo per portare a conclusione il suo film dandogli le sempre più esigue energie. Ho vissuto con lui la nascita di quel progetto al quale presi parte e ho vissuto l’ultima proiezione di Stolen Moments in un cinema stracolmo di amici. Al termine ci siamo abbracciati con la sensazione che avesse portato a compimento quel piccolo film che per ingenuità e poesia lo avrebbe rappresentato per sempre. Se ne è andato uno degli esseri umani migliori fra i tanti che ho conosciuto nella mia lunga vita”.