È morto Valerio Evangelisti

Si è spento il 18 aprile scorso a Bologna, sua città natale, il papà dell’inquisitore Nicolas Eymerich, ma non solo. Aveva 69 anni.

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Si è spento il 18 aprile scorso a Bologna, sua città natale, lo scrittore e saggista Valerio Evangelisti. Aveva 69 anni.

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Laureato in scienze Politiche, prima di dare vita ad una intensa e prolifica attività letteraria, Evangelisti ha alternato la carriera accademica presso l’Università di Bologna a quella di funzionario del Ministero delle finanze.

Poi la scrittura. Prima realizza una collana di cinque volumi in cui sono contenuti una quarantina di saggi storici. Ma in seguito, la sua passione per un certo tipo di letteratura fantasy considerata di serie B, lo porta alla creazione di una vera e propria serie di bestseller che vedono come protagonista il personaggio di Nicholas Eymerich: un frate domenicano inquisitore nel Regno di Aragona del Trecento. Nella cornice storica, Evangelisti immette la fantascienza, attraverso l’inserimento di viaggi interstellari, spostamenti nel tempo, astronavi e sette pagane. La commistione tra la sua formazione storica e la passione per i generi (letterari e cinematografici) come la fantascienza, il western, il noir e soprattutto l’horror gli forniscono quel grado di unicità che consente al pubblico di apprezzarlo.

Al centro della sua produzione ci sono sicuramente gli ultimi: sfruttati, oppressi, prostitute, operaie. In questo senso, la sua opera è sempre stata accompagnata da una forte militanza politica presso la sinistra radicale come dimostra l’impegno messo nella fondazione della rivista letteraria Carmilla online. I suoi personaggi rappresentano quel fervore rivoluzionario in cui Evangelisti ha sempre creduto. Un fervore che nei suoi romanzi ha coinvolto oriente e occidente, acquistando una dimensione universale.

Al già citato ciclo di Eymerich, con gli anni si aggiungeranno anche il Ciclo di Pantera di cui ricordiamo Antracite (2003), la Trilogia di Magus che ripercorre la vita di Nostradamus, il Ciclo messicano sulla rivoluzione messicana, il Ciclo dei pirati di cui il più famoso romanzo è Cartagena (2012) e la collana Il sole dell’avvenire, epopea dedicata ad alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli.

Non solo scrittura di romanzi, Evangelisti si è dedicato anche alla realizzazione di fumetti dedicati quasi esclusivamente al suo personaggio più celebre: l’inquisitore Nicolas Eymerich. Il suo legame col cinema è rimasto forte per tutta la sua vita, lo dimostra la sua esperienza come critico presso il mensile Nocturno Cinema dove per alcuni anni ha scritto per I nocturniani. Rimane solo un progetto, la trasposizione cinematografica di Carmilla, opera tratta dal racconto di Sheridan Le Fanu, di cui Evangelisti aveva curato soggetto e sceneggiatura.

Ci lascia uno tra i più originali e rivoluzionari autori italiani di Letteratura fantastica contemporanea, una figura di intellettuale militante unica.

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