È morto William Hurt

L’attore statunitense si è spento ieri all’età di 71 anni. Da Kasdan alla Marvel è stato un attore estremamente prolifico, simbolo generazionale dell’epoca post New Hollywood. La nostra top 5

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Si è spento all’età di 71 anni l’attore statunitense William Hurt, molto noto al grande pubblico per le sue interpretazioni degli anni Ottanta in film cult rimasti impressi indelebilmente nell’immaginario comune, come Il grande freddo di Lawrence Kasdan e Gorky Park di Michael Apted. Nel 1986 Hurt ottiene il suo primo ed unico premio Oscar come miglior attore protagonista per Il bacio della donna ragno di Héctor Babenco, mentre riceverà altre 3 nomination per Figli di un dio minore di Randa Haines, Dentro la notizia di James L. Brooks e A History of Violence di David Cronenberg.

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Nato nel 1950 a Washington D.C., William Hurt ha studiato recitazione presso la Juilliard School di New York e dopo molto teatro esordisce trentenne al cinema con Stati di allucinazione di Ken Russell. L’incontro fondamentale sarà quello con Lawrence Kasdan col quale stabilirà una collaborazione proficua e duratura per ben quattro film, Brivido caldo, Il grande freddo, Turista per caso e Ti amerò… fino ad ammazzarti. Un altro ruolo che ha contribuito a segnare profondamente la carriera di Hurt è senz’altro quello dell’insegnante per sordomuti in Figli di un dio minore di Randa Haines, per il quale la protagonista Marlee Matlin ha vinto il premio Oscar come migliore protagonista, prima ed unica attrice sorda ad ottenere la statuetta. Nel 1991 collabora col maestro tedesco Wim Wenders in Fino alla fine del mondo, un road movie apocalittico ambientato in un futuro prossimo. William Hurt ha avuto una carriera ricchissima e negli anni non è mai sparito dai radar del cinema internazionale. Nell’ultimo periodo ha fatto parte del grande universo Marvel interpretando il generale Taddeus “Thunderbolt” Ross, a partire da L’incredibile Hulk del 2008 fino al recente Black Widow, passando per Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War.

William Hurt ha rappresentato uno degli ultimi casi di attore veramente generazionale, simbolo di un epoca post-sessantottina a cavallo tra la New Hollywood e l’età dei grandi blockbuster.

 

La nostra top 5

Brivido caldo (Lawrence Kasdan, 1981)

 

Il grande freddo (Lawrence Kasdan, 1983)

 

Fino alla fine del mondo (Wim Wenders, 1991)

 

Smoke (Wayne Wang, 1995)

 

A History of Violence (David Cronenberg, 2005)

Il premio Oscar del 1986

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