Ecco il bando del contest “Gli occhi sulla città” del Laceno d’oro
Scadenza il 15 settembre per la consegna dei corti. In palio 1500 euro

Il Laceno d’Oro, nella sua tradizionale – e in qualche modo utopistica – denominazione di “Festival del cinema neorealistico”, ha sin da subito dichiarato quale fosse il suo terreno d’interesse principale: la realtà, la sua osservazione. Ma anche, tra le righe, la possibilità di catturare e accogliere le sperimentazioni, le innovazioni, gli sguardi obliqui, originali: “nuove forme di realismo”, cioè nuovi modi e ipotesi di raccontare la realtà. Cosa sia questa realtà, poi, è una questione sempre più sfuggente, un problema che riguarda non solo l’oggetto dell’osservazione, ma anche le forme e le modalità espressive.
La convinzione è che il cinema abbia da sempre lavorato, a volte in maniera aperta, altre volte in maniera sotterranea, a una mappatura, riorganizzazione e ridefinizione degli spazi urbani (e non solo), a una messa in prospettiva e un ripensamento dei rapporti tra costruzione e ambiente, uomo e paesaggio, vuoti e pieni. E questo appare più vero che mai oggi, con le trasformazioni tecnologiche, le nuove connessioni che modificano le distanze e i rapporti umani. Se il mondo tende a smaterializzarsi in una dimensione virtuale, l’immagine diviene allora lo “spazio” centrale, quasi il nuovo habitat naturale. E il cinema, allora, può avere una forza interpretativa e progettuale decisiva.
Ancora una volta, quindi, la riflessione sugli scenari urbani e i nuovi contesti di “condivisione e conflitto” si pone al centro del Festival Laceno d’Oro, con la seconda edizione del contest per cortometraggi Gli occhi sulla città.
Un concorso aperto a film di ogni genere e nazionalità che abbiano la capacità
di riflettere e di ripensare gli spazi urbani e magari di farsi influenzare da essi, ipotizzando modi di produzione e fruizione strettamente legati agli ambienti. Opere che sappiano raccontare aspetti delle città del passato e del presente, o addirittura immaginare prospettive possibili e impossibili di una città del futuro. Opere che si pongano in dialogo con l’architettura, la politica, l’urbanistica o che “semplicemente” vedano nella città un “personaggio delle storie” che vogliono raccontare.
La scadenza per la consegna dei lavori è il 15 settembre 2015.
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