Elio Petri – monografica 61/73

Alphaville Cineclub propone, dal 9 al 19 aprile 2008 alle ore 21,00, la rassegna monografica “Elio Petri – monografica 61/73”.

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ALPHAVILLE Cineclub
presenta
 
Elio Petri
Monografica ’61/’73
 
Comunicato stampa
 
Alphaville Cineclub propone, dal 9 al 19 aprile 2008 alle ore 21,00, presso la sua sede di Via del Pigneto 283, la rassegna monografica “Elio Petri – monografica 61/73”.
La figura di Elio Petri, nonostante un Oscar ad Hollywood ed una Palma d’oro a Cannes non è stata davvero mai riconosciuta dai suoi contemporanei al punto che, dopo la sua scomparsa, avvenuta a Roma il 10/11/1982, è stata quasi cancellata dalla memoria collettiva.
Ancora oggi questo regista originario di Via dei Giubbonari, resta in una zona d’ombra che molti altri grandi artisti hanno conosciuto nel nostro Paese.
Di famiglia modesta, figlio unico, milita molto presto in politica, si occupa di critica cinematografica, scrive per l’Unità e Gioventù Nuova.
Grazie ad un incontro procuratogli dall’amico Gianni Puccini, fa la conoscenza di Giuseppe De Santis e ne diventa l’assistente in “Riso Amaro”.
Inizia così la sua carriera di sceneggiatore per alcuni dei più grandi registi dell’epoca.
Dopo due cortometraggi a colori, “Nasce un campione” (1954) e “I sette contadini” (1957), Elio Petri debutta nella regia nel 1961 con “L’assassino”, sceneggiatura scritta con Tonino Guerra.
“I giorni contati” (1962), suo secondo film, ugualmente scritto con Tonino Guerra, individua definitivamente in Petri la ricerca di un cinema indirettamente politico che come denominatore comune mostra i temi dell’esclusione e della divisione dell’essere.
Con “La decima vittima” (1965) successivo al minore “Il Maestro di Vigevano”(1963, il regista elabora una profonda cultura visiva vicina ai pittori americani dell’epoca.
Nel 1967 gira “A ciascuno il suo” ed inizia una collaborazione profonda con lo sceneggiatore Ugo Pirro e con l’attore Gian Maria Volontè.
Dopo “Un tranquillo posto di campagna” del 1968, opera dedicata all’angoscia dell’artista romantico, Petri realizza poi 4 film dedicati all’analisi lucida e disperata della schizofrenia contemporanea: “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (1970), “La classe operaia va in paradiso” (1971), “La proprietà non è più un furto” (1973), “Todo modo” (1976).
Le continue minacce al conformismo politico, culturale e mediatico causate da un ritratto della società italiana contraddittoria e nevrotica, fa scontrare sempre di più Elio Petri con le difficoltà di produzione.
Tuttavia l’universo di Petri resta uno dei più coerenti e stimolanti relativamente all’impegno di un cineasta nei confronti del pubblico a cui si rivolge.
 
Verranno proiettate, nel corso della rassegna, sequenze tratte dal documentario “Elio Petri – appunti su un autore” (2005) di Nicola Guarneri, Stefano Leone e Federico Bacci.
 
 
Info 3393618216/3388639465
         alphaville2001@libero.it
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