Elvira Notari. Oltre il silenzio, di Valerio Ciriaci
La prima regista italiana riscoperta grazie a questo lavoro necessario e appassionato. Caduta nell’oblio, con l’aiuto di studiosi ed artisti, Elvira Notari sta ritrovando il posto che le compete
Elvira Notari, Oltre il silenzio ripercorre la storia della prima regista cinematografica italiana, ma soprattutto prova a rimettere tutti i pezzi al loro posto di una vicenda a dir poco assurda, che ha visto perdere nel dimenticatoio una pietra miliare della cultura nostrana. Riportare alla luce una storia finita praticamente nell’oblio è sicuramente la forza più evidente di questo lavoro. Protagonista dell’età dell’oro del cinema nazionale e del cinema muto napoletano, in primis, Elvira Notari, napoletana di adozione ma di origini salernitane, ha realizzato circa sessanta film e oltre cento documentari, oggi però sono rimasti soltanto tre lunghi interi e pochgi altri frammenti di altre sue opere. Il suo marchio di fabbrica è stato sicuramente la grande maestria nel riuscire a combinare l’arte popolare con lo sguardo autentico e reale della città, conquistando così non soltanto il pubblico partenopeo ma arrivando fino agli immigrati negli Stati Uniti. L’avvento del sonoro e del Fascismo la costriensero ad abbandonare nel 1930.
Tutto cadde nel dimenticatoio, nei “saperi soppressi”, avrebbe commentato Flaubert. Grazie però ad una nuova consapevolezza su Elvira Notari, a 150 anni dalla nascita, la sua opera è tornata alla ribalta tra studiosi, cinefili e artisti di varie discipline, avviando, dicendola alla Umberto Eco, vere e proprie “passeggiate inferenziali”, lungo il percorso creativo ed espressivo di questa grande esponente del cinema. Elvira Notari, essendo donna, non firmava documenti ufficiali, non compariva sui manifesti, pur essendo la fondatrice della propria casa di produzione Dora Film. Poco materiale è rimasto in giro su di lei e quindi lavori del genere sono ancora più preziosi, come lo è il bellissimo libro di Flavia Amabile del 2022, dal titolo “Elvira”, o lo studio negli anni dedicato da un’importante storica del cinema, nonché docente ad Harvard, Giuliana Bruno. C’è una foto nel documentario in cui si vede Elvira Notari anziana, con uno sguardo dimesso e rassegnato. Uno scatto emblematico che certamente il regista Valerio Ciriaci ha tenuto come riferimento, perché quel silenzio avvolgente e dominante possa tramutarsi in una profonda e definitiva consacrazione.
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Regia: Valerio Ciriaci
Distribuzione: Luce Cinecittà
Durata: 90′
Origine: Italia, 2025





















