ENDGAME. L’ISOLA DI FUOCO – La Maledizione di Vul-Kar
Arrivato in Italia grazie ad Asmodee, L’Isola di Fuoco – La maledizione di Vul-Kar è un titolo che guarda con coerenza e con discreto orgoglio spielberghiano, regala un’esperienza diversa
Every game deserves another turn. È il 1986 e il gioco da tavolo sta vivendo una piccola e mitica età dell’oro. I boardgame avevano una diffusione commerciale espansa e, al di là degli intramontabili Monopoly e Risiko, molti titoli erano parte integrante nell’infanzia e nell’adolescenza di migliaia di ragazzi. I boardgame avevano quel fascino mainstream che arrivava direttamente dall’America di Reagan e dalla Hollywood anni 80, un’epoca che dai fast food alla musica, ogni cosa born in the U.S.A. sembrava essere dotata di un’aura speciale, eletta, che rendeva tutto invidiabile, desiderabile, imperdibile (e poi ci chiediamo ancora perché la Guerra Fredda è finita con la disfatta dell’URSS). Tra i tanti giochi che facevano mostra della loro natura a stelle strisce, uno più di altri popolava i sogni dei tanti ragazzini italiani che sognavano di metterci le mani sopra per poterci fare una partita. Forte dei suoi materiali esagerata e sotto steroidi e nobilitato da un ambientazione che rubava a piene mani dal mondo di Indiana Jones (Indiana Jones e il Tempio maledetto, il chiaro riferimento filologico del gioco, è solo di qualche anno prima) L’Isola di Fuoco (Fireball Island in originale) era il sogno proibito di tutti i bambini, il must in ogni lista dei regali, il tesoro che solo pochi giovani fortunati potevano vantare di mettere in mostra durante le vacanze e le serate tra amici. Che poi, a essere sinceri, il gioco di per sé non era dotato di meccaniche alquanto avveniristiche o intuizioni geniali. Ogni giocatore, perso in questa mappa 3D molto appariscente, doveva evitare le biglie lanciate da Vul-Kar, la terribile divinità dell’isola, fino a scappare sano e salvo. Completamente basato sulla fortuna e su una rumorosa dose di divertimento, L’Isola di Fuoco era il simbolo di un gaming di puro intrattenimento, la versione casalinga di un blockbuster.
Dopo oltre trent’anni, in un mondo ludico completamente rivoluzionato, la Restoration Games ha deciso di dare all’Isola di fuoco una seconda opportunità. Grazie a una iper-pubblicizzata campagna kickstarter, la casa editrice ha sfruttato, più di tante altre, la nostalgia vintage dei figli degli ’80 e un comparto contenutistico extra-large dove ogni cosa è più grande, più spessa, più grossa (lo stesso Vul-Kar diventa una presenza massiccia e ancora più minacciosa). Arrivato nel mercato italiano grazie ad Asmodee, L’Isola di Fuoco – La maledizione di Vul-Kar è un titolo che guarda con coerenza e con discreto orgoglio spielberghiano, a un determinato pubblico, ritagliandosi la sua nicchia di riferimento. In un mercato dove i giochi fanno a gara a chi regala la meccanica più inaudita (con l’integrazione di app o nuove tecnologie) o l’ambientazione più di richiamo, l’Isola di Fuoco si presenta con le sue venature nostalgiche e la sua rivendicata naïveté ludica. L’esperienza ludica, per forza di cose, è straniante. A chi è abituato a cervellotiche strategie o immedesimazioni estreme, ritrovarsi a scappare da biglie colorate potrebbe risultare frivolo se non addirittura noioso. Eppure, mai come di fronte a questo titolo, il gioco riconquista la sua statura di intrattenimento immediato e, lo diciamo con orgoglio, “stupido”. L’Isola di Fuoco non è solo il viaggio del tempo più facile da fare nelle comodità della propria casa ma è soprattutto un divertissement fracassone. È chiaro che l’operazione commerciale dietro è tra le più scontate di quest’epoca. Quanti remake o sequel di classici degli anni ottanta abbiamo visto in questi anni? Eppure è impossibile non ringraziare quanti hanno permesso di ottenere questa piccola rivincita: raggiungere finalmente il regalo dimenticato di troppi compleanni, di troppi natali.
Editore: Asmodee Italia
Autore: Rob Daviau, JR Honeycutt, Justin D. Jacobson, Chuck Kennedy, Bruce Lund
Complessità: Facile
Durata: 45 – 60 Min
Numero Giocatori: 2 – 4
Anno: 2018
Costo consigliato: 59,90 €