ENDGAME. UNDO – Cambiate il Destino!

La serie di card-game Undo, edita in Italia dalla dV Giochi, regala la possibilità di vivere un’avventura tra viaggi nel tempo, con un unico scopo: cambiare la sorte tragica di determinate persone

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In queste giornate inedite di isolamento domiciliare più o meno forzato, molti hanno sentito l’esigenza di aprirsi a nuovi orizzonti narrativi e a nuove esperienze di intrattenimento. Con i cinema e i teatri chiusi a tempo indeterminato, ognuno ha cercato di soddisfare il proprio bisogno naturale di evadere e di sognare, aggrappandosi alle piattaforme digitali e alle proprie librerie personali, riscoprendo classici o accontentandosi delle novità disponibili a domicilio. In questo limbo di incertezze, però, un medium particolare ha fatto irruzione nella vita di tanti, dimostrandosi lo strumento ideale, gravido di storie: il gioco da tavolo. Il mondo dei boardgame in questi anni vive un’incredibile ascesa sia commerciale che editoriale, sbancando le piattaforme di crowdfunding, aprendosi a sperimentazioni audaci e regalando a milioni di giocatori e appassionati la possibilità di vivere, davvero in prima persona, storie incredibili. Sentieri Selvaggi, da sempre attento agli sviluppi di tutte le dimensioni dell’intrattenimento, ha deciso con la nuova rubrica ENDGAME di raccontare i GdT immergendosi in questo mare eccitante di titoli ed esperienze.

Inghilterra, 1888. Il mondo letterario britannico sta vivendo un clima di grande fermento. La scomparsa di Charles Dickens ha lasciato un vuoto nel cuore dei lettori e scrittori affermati come Henry James o incoraggianti promesse come Arthur Conan Doyle si “sfidano” per raccoglierne l’eredità, se non poetica, almeno commerciale. In questa atmosfera di fermento intellettuale, su un giornale universitario appare uno strano racconto, Gli argonauti del tempo, scritto da un giovane studente di scienze. Herbert George Wells, questo il nome dell’aspirante scrittore, innamoratosi durante i suoi studi delle teorie del matematico Charles Howard Hinton, scrive una storia che, tra simbolismi e riferimenti alla mitologia classica, immagina la possibilità di muoversi, come nello spazio, anche nel tempo. Il racconto, rimasto incompiuto, attira subito gli interessi degli editori che permettono a Wells di potersi concentrare sulle sue passioni e le sue intuizioni. E’ così che circa sette anni dopo, lo scrittore, dopo aver rimesso mano al nucleo concettuale e alle premesse della sua opera prima, scrive quel romanzo che lo porterà al successo, consegnando definitivamente all’umanità una scoperta letteraria incredibile. Con La macchina del tempo, infatti, una nuova consapevolezza si insinua nell’immaginario collettivo: almeno nella fantasia, i viaggi nel tempo sono possibili.

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Da allora sono migliaia le opere e le produzioni che hanno raccontato di avventure temporali, innumerevoli gli autori con protagonisti pronti a muoversi nelle immensità del passato. Tutto ciò ha aperto la strada ad una vera e propria guerra filosofica tra “scuole di pensiero”, che ancora oggi può scatenare divertenti ma inestinguibili dibattiti. È lecito modificare il corso del tempo per prevenire tragedie o, nel piccolo, sbagli personali? Oppure i viaggiatori nel tempo si devono limitare a osservare la Storia e le storie come semplici spettatori, sempre attenti a non interagire con il passato? E ancora: il Tempo è così facile da mutare che anche il più piccolo gesto, come il calpestare un fiore, può generare imprevedibili effetti? O alla fine, pur con tutto l’impegno, alcuni avvenimenti sono comunque destinati a compiersi sempre e comunque? Domande divertenti e senza risposta che hanno influenzato scrittori di diverse culture, con risultati esaltanti. Pensiamo alle avventure decennali del Doctor Who, al romantico Your Name di Makoto Shinkai o al tensivo Source Code di Duncan Jones.

Fedele a questa scia narrativa, la serie di card-game Undo, edita in Italia dalla dV Giochi, regala la possibilità a ogni giocatore di vivere un’avventura adrenalinica con un unico scopo, cambiare la sorte di determinate persone. Come in Memento, infatti, si inizia dalla fine: la prima scena a cui assistiamo è la morte dell’obiettivo che dobbiamo salvare. Da questo momento tragico parte la nostra partita. E’ nostro compito, infatti, da Tessitori del Destino, usare il potere di muoversi nella vita della vittima per cambiarne i dettagli, condizionarne le scelte, modificarne gli aspetti cruciali. Ogni decisione che cambia, guadagniamo un feedback che ci avvicina (o ci allontana) dal traguardo. Tutto pur di tenerla il più lontano possibile dal momento e dal luogo della propria morte. Dal cimitero lovercraftiano di Studi Proibiti, alla giungla mesoamericana de Il Tesoro Maya, ogni missione ci porta in un determinato momento, facendoci scoprire la vita, spesso infelice, dei nostri sfortunati “bersagli”. Come episodi di una serie tv, ogni missione (la collana, in Italia, ad oggi, è composta da 5 avventure singole) costringe i tessitori a scegliere alcuni momenti chiave della esistenza della vittima per modificare il carattere, i sogni, le ambizioni, i rapporti con la sua famiglia, i traumi infantili, gli amori. Pur contenuto dentro un paio di mazzi di carte, Undo ha la forza di mettere i giocatori di fronte a scelte etiche non scontate. Per chiunque l’impatto iniziale con il gioco è straniante. Per chi è abituato all’inesorabilità letteraria del Fato e per chi ha un timore referenziale verso la pura staticità della Storia, l’idea di ricostruire una storia personale solo da dettagli accennati e pregiudizi intuiti e, soprattutto, di dover intervenire, nel modo più invasivo possibile, nelle scelte di una vita, lascia spiazzati.

Il concept ideato di Lukas Zach e Michael Palm mette i giocatori/tessitori di fronte a scelte forti e coraggiose. Quanto è giusto risolvere traumi o a estremizzare paure in bambini, quanto è lecito rovinare i sogni o creare amori in adolescenti? Quanto è etico privare una persona del diritto di morire seguendo quello in cui crede? Probabilmente queste nuove domande sono solo lo sfogo di chi vuole vedere oltre l’ottimo intrattenimento offerto da Undo.  Eppure, come le trame costruite su audaci intrecci narrativi, l’immedesimazione istintiva nei panni dei tessitori costringe davvero, per lo spazio di una partita, a fare i conti con i poteri onnipotenti di un Dio del Destino. Sempre attenti che ogni scelta, fatta nel momento giusto, possa davvero alla fine rispondere al bene superiore, all’obiettivo finale: salvare la Vita. Perché il rischio che i nostri poteri possano rivelarsi inutili, o dannosi, è sempre presente. Non c’è beffa peggiore di quella di svilire un’esistenza. Noi accompagniamo queste vittime mentre crescono, ne conosciamo i segreti e le paure, le guardiamo mentre sognano ad occhi aperti, le assistiamo mentre piangono delle loro sconfitte. Non riuscire a salvarle o addirittura, poter infierire sulla loro situazione è la sconfitta peggiore. Perché va bene essere divinità invadenti, ma non certo incapaci.

 

Editore: dV Giochi
Autore: Michael Palm, Lukas Zach
Illustratore: Lea Fröhlich
Complessità: Facile
Tipologia: Card Game, Deduzione, Cooperativo
Anno: 2019
Prezzo consigliato: €12,90 

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