Presentato all’Anica in anteprima nazionale
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OPEN DAY OPERATIVO: A scuola di cinema, a Roma 3/4 maggio (iscrizione gratuita)

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Fundraising per l’audiovisivo: Corso online dal 14 aprile
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Produzione e Distribuzione Cinema: due corsi dal 6 maggio

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Corso di REGIA online, dal 7 maggio

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Dopo la presentazione in anteprima nazionale, avvenuta lunedì 24 febbraio all’
Anica, il film
The Stalker è ora disponibile in DVD nelle migliori videoteche nazionali. All’evento, realizzato in collaborazione con CineCocktail e presentato dalla giornalista
Claudia Catalli, erano presenti
il regista Giorgio Amato e la
protagonista del film Cosetta Turco.
The Stalker, in concorso alla XIII edizione del
RIFF (Rome Indipendent Film Festival), affronta lo spinoso tema dello stalking, e più in generale della violenza perpetrata nei confronti delle donne; tematiche queste di grande interesse pubblico, soprattutto alla luce dei continui e raccapriccianti fatti della cronaca nera più attuale. Dopo la visione della pellicola, che ha ottenuto forte plauso fra gli spettatori presenti, si è acceso un interessante dibattito tra il regista, l’attrice e i presenti, sollecitato anche dalla presenza di scene forti e cruente del noir. Ha dichiarato il regista: «affrontare questa tematica è stata un’operazione molto delicata, soprattutto perché la fenomenologia dello stalking abbraccia un ampio spettro di modalità e tipologie di sex offender talmente differenti tra loro che diventa impossibile riuscire a fare una sintesi rappresentativa del fenomeno. Più in generale, come autore, mi sono sempre posto la domanda di cosa spinga un uomo – ma anche una donna, beninteso – a rimanere ancorato al proprio passato, al punto da perseguitare fino alle estreme conseguenze un’altra persona. È partendo da questa considerazione che ho cominciato a studiare la problematica dello stalking, concentrandomi esclusivamente sul punto di vista del persecutore, piuttosto che della vittima, esplorando quei meccanismi mentali, situazionali e giuridici che generano un loop talmente perverso dal quale molto spesso un uomo non riesce più a venirne fuori».
(s.p.)
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