Essere Brad Pitt: quando le immagini servono alla truffa

La vicenda di Anne, designer di interni francese benestante cinquantatreenne sedotta e truffata da un finto Brad Pitt sotto le spoglie delle immagini AI, sembra uscita dalla penna di Charlie Kaufman

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Essere Brad Pitt, farsi scudo di sleali immagini artificiali e sperare nel profitto sotto l’anonimato. Sembra il soggetto perfetto per la penna di Charlie Kaufman, magari per il sequel di un film gigante come Essere John Malkovich, saggio sul desiderio di essere altro di un’America agli epiloghi del Novecento.

E il warholiano quarto d’ora di celebrità nel film di Spike Jonze aveva inizio da una porticina di un cupo ufficio newyorkese, soglia per entrare nella psiche e nelle fattezze di John Malkovich. Presentiva un inconscio collettivo agli albori del digitale (qualcuno ha detto Dream scenario?), fatto di immagini bugiarde, dall’inafferrabile verità lungo il flusso di questo secolo. Diventano presto l’ultima arma dell’inganno, quando essere qualcun altro non è più un desiderio ma una comoda occasione.

Lo sa bene la cinquantatreenne francese Anne (il suo vero nome è rimasto nascosto), benestante designer di interni, che credeva di essere la nuova fiamma di Brad Pitt e invece era l’ultima vittima di romance cam. Null’altro che una truffa romantica sotto le mentite spoglie dei social, dove basta fingersi un fine corteggiatore sdolcinato per entrare nelle grazie di un bersaglio dall’animo debole e il portafoglio pieno.

Poi, se la falsa identità scelta è quella di un divo dal fascino senza tempo come Brad Pitt, allora la strada è ancora più in discesa.

Tutto ha inizio nel febbraio 2023, quando Anne viene contattata su Facebook dalla sedicente madre dell’attore. “Sei la donna perfetta per mio figlio” le scrive come a sancire un’elezione. Poi la palla passa a Brad Pitt o, meglio, alla sua imitazione Ai, che riempie la chat di Anne con il garbo di seducenti parole. “Sono pochi gli uomini che ti scrivono in questo modo. Sapeva come parlare alle donne ed era molto ben fatto“, ha detto la designer ai media francesi.

Una volta rotto il ghiaccio, il falso Brad Pitt passa alla seconda fase del piano: le invia beni di lusso come regalo in segno del suo amore. Anne non deve far altro che occuparsi delle spese doganali, niente poco di meno che novemila euro per una borsetta.

Nel frattempo, i due continuano la loro conoscenza fatta di promesse, dolci dediche scritte in chat e neanche l’ombra di una telefonata. A questo punto, il truffatore affonda il colpo con la carta di vaghe foto e video AI del malconcio Brad Pitt, su un letto di ospedale e alle prese con un cancro ai reni. Ora la star ha bisogno di soldi per curarsi dal suo “reale” malore, dopo che l’ex moglie Angelina Jolie ha congelato i suoi conti bancari. Per la prima volta Anne assapora il dubbio di un raggiro. Dubbio subito sciolto dal “medico” della finta star, che in una e-mail le spiega le condizioni precarie di Pitt, sul filo della sopravvivenza.

 

A questo punto la cinquantatreenne si convince, e con l’ingenuità di un benefattore frettoloso invia ben 830.000 euro su un conto in Turchia. Il bonifico arriva al destinatario e la love story vede i titoli di coda. Niente più moine o lusinghe, solo un silenzio lungo quasi un anno.

Nell’estate scorsa, infatti, quando Brad Pitt è stato immortalato con la sua attuale compagna Inès de Ramon, Anne ha capito tutto, vedendo crollare in un batter d’occhio il suo castello di amore e seduzione. “Mi chiedo perché abbiano scelto me per fare un danno del genere, queste persone meritano l’inferno“, ha detto disperata la donna al programma francese Sept à Huit, in onda domenica 12 gennaio.

La vicenda ora ha una potenza virale, circolando prepotentemente tra tutte le testate internazionali. Ma tra condannare il truffatore senza un (vero) volto e farsi beffe della vittima, ora zimbello di internet, l’opinione pubblica ha già scelto la seconda strada, con l’ondata di goliardico cyberbullismo nei confronti di Anne. Su tutti, Netflix France ha promosso in un post X “quattro film da vedere con Brad Pitt (davvero) gratis“. Touché.

 

D’altronde, “non c’è niente di più comico dell’infelicità” direbbe Beckett, e così l’assurdo diverte e rassicura, mentre ci fidiamo senza sosta delle centinaia di immagini che scorrono sugli schermi del nostro tempo.


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