Dopo quattordici anni dalla vittoria del Premio Solinas per la migliore sceneggiatura, arriva in sala Esterno sera, opera prima della regista Barbara Rossi Prudente, autrice di diversi cortometraggi e documentari. Ad accompagnare il film, distribuito grazie all'impegno di Microcinema, sono intervenuti gli attori Valeria e Emilio Vacca, Alessandra Borgia (Fondali notturni, Il muro di gomma) e Salvatore Cantalupo (Gomorra, Qualunquemente, Corpo Celeste).

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Nel film si intuisce un rapporto di amore/odio per il sud. Lei quale sentimento prova di più verso la sua terra?

Barbara Rossi Prudente: Senza dubbio l'amore. Questo è un film crudo, diretto e violento perchè nasce dalla pancia. Quando ho scritto la sceneggiatura mi emozionavo. Volevo riportare anche nelle riprese quell'autenticità emotiva. Il mio desiderio era quello di raccontare un sud inedito e una famiglia dove i propri membri vengono protetti e feriti allo stesso tempo. Io credo che sia propria la famiglia, con le sue regole e i suoi compromessi, il centro della mia storia. Esterno sera racconta un sud che fa da contenitore ad una storia d'amore tragica.

Come è nato il film, dal punto di vista produttivo?

Barbara Rossi Prudente: Il film è stato girato in 5 settimane, tra Caserta e Napoli. Non abbiamo avuto nessun contributo ministeriale ma siamo stati solo aiutati dalle Film commission del territorio campano. Devo ammettere, però, che spesso abbiamo girato senza permessi, conquistando con la forza le location. La scena della corsa tra le macchine, ad esempio, è stata realizzata davvero su un autostrada, all'uscita da un cinema. Il film, comunque, è nato per la passione di tanti professionisti che hanno creduto al progetto sin dal 1999, quando ho vinto il Solinas per la sceneggiatura. Da allora ci sono stati tanti problemi ma tutti insieme abbiamo lottato per realizzarlo

Che modelli cinematografici ha?

Barbara Rossi Prudente: Mi vergogno molto a fare nomi. Non voglio neanche provare ad essere paragonata a grandi autori. Dico solo John Cassavetes ma solo perchè amo il suo cinema.

Una domanda ai due attori protagonisti. Come è stato prepararsi ad un ruolo cosi difficile?

Valentina Vacca: Ogni ruolo è difficile quando ti ci approcci per la prima volta. E' ovvio che lavorando con mio fratello già ero abbastanza a mio agio. Noi due, oltre al normale rapporto fraterno, ci conosciamo bene anche dal punto di vista lavorativo. Certo, alcune volte c'è stato un pò di imbarazzo ma alla fine è andata bene.

Emilio Vacca: Sin dal provino, che abbiamo fatto insieme, ho detto che io e Valentina volavamo. Recitare con lei è stato semplice. Ci siamo aiutati molto e, poi, grazie al mese di prove che abbiamo fatto prima delle riprese, è stato tutto più facile.

Come è stato rivestire il doppio ruolo di produttrice e regista?

Barbara Rossi Prudente: Faticoso. E' vero che hai grandi libertà nella scelta del cast e della troupe però le responsabilità da produttrice tolgono molte tempo e tranquillità a quelle da regista. Sono stata aiutata da collaboratori bravissimi ma ammetto che in futuro sarebbe bello lavorare solo alla riprese di un film e al rapporto con gli attori.

Visto che è un film low budget, stupisce la scelta di girare in pellicola. Come mai ha preso questa decisione?

Barbara Rossi Prudente: Perchè sono una romantica. Per me il cinema è girato su pellicola. E poi il film è ambientato prevalentemente di notte e solo la pellicola mi dava quell'effetto cromatico sui neri che volevo.

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