"Facciamola finita", di Seth Rogen e Evan Goldberg
Ben lontano dalla celebrazione di una generazione intera, This Is the End è la messinscena di una profonda crisi, e in questo è un film ancora più onesto e sincero delle perfide battute bastarde a bruciapelo che i protagonisti si scagliano addosso. Se si avvia davvero a diventare un cult demenziale, lo sarà ancora una volta suo malgrado
Ben lontano dalla celebrazione di una generazione intera che i materiali promozionali lasciavano intendere, This is the end è la messinscena di una profonda crisi, e in questo è un film ancora più onesto e sincero delle perfide battute bastarde a bruciapelo che i protagonisti si scagliano addosso senza remore. La forma, che pare allora pentecostale più che apocalittica, si avvicina all'apologo biblico alla Kevin Smith di Dogma, rasentando in realtà meno iperbolicamente la farsa da contrappasso medievale di Tenacious D e il destino del rock, ma sembra chiaramente il pretesto per una quasi insostenibile confessione di fragilità, al di sotto della provocazione esibita del “state pagando un biglietto per vederci cazzeggiare senza alcuna dignità mentre siamo rinchiusi nella villa di James Franco”.
Seth Rogen, sei anni di scuola ebraica, asso della commedia che ha lavorato anche con Michel Gondry (esplicitamente omaggiato nel finto trailer casereccio di Strafumati 2), Sarah Polley, Jonathan Levine, una volta accettata l'idea del Giorno del Giudizio, afferma “non ho mai vissuto la mia vita come se ci fosse un dio”. L'allegoria è sin troppo cristallina, tanto che pare di vederli giocare a biliardo cantando tutti insieme Can't take my eyes off you prima di partire per il Vietnam. Per le vie dorate della Hollywood che questi personaggi si sono ritrovati a solcare, con Hill candidato all'Oscar che ha venduto l'anima a Scorsese, e Franco che tiene in cantina la sagoma di Harry Osborn e la videocamera di 127 ore, c'è la dannazione, o la salvezza?
Davvero, scrostata dallo schermo la scorrettezza sbruffona, l'orgogliosa volgarità da collegiale, la comicità cameratesca e surreale, This is the end dimostra una volta per tutte che l'ascendenza di questo cinema è tutt'altro che nella tradizione leggera e brillante statunitense (e non), quanto in quelle filmografie che su questi temi hanno costruito la propria marmorea morale (Ford, Huston, Ray…): la lealtà, la coerenza, la fiducia, l'innocenza, la sincerità, il rispetto. Se This is the end si avvia davvero a diventare un film demenziale di culto, lo sarà ancora una volta suo malgrado.
Titolo originale: This Is the End
Regia: Seth Rogen, Evan Goldberg
Interpreti: Jay Baruchel, Seth Rogen, James Franco, Emma Watson, Jonah Hill, Craig Robinson, Danny McBride, Michael Cera, Mindy Kaling, David Krumholtz, Christopher Mintz-Plasse, Rihanna, Paul Rudd, Channing Tatum, Aziz Ansari
Origine: USA, 2013
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Durata: 107'