"Fantastic Mr. Fox", di Wes Anderson

Dopo il matrimonio, Mr Fox ha smesso di rubar polli. L’ha promesso alla moglie. Ma l’istinto è troppo forte per animali selvaggi, abituati a seguire i richiami del cuore, dello stomaco, della pelle, del corpo. Del resto, la vita è grama e i problemi si fanno sentire. Perciò, dopo dodici anni di astinenza, il signor Fox progetta un colpo definitivo, un piano spettacolare suddiviso in tre fasi. Vittime predestinate, i tre più grandi produttori della zona: Boggis, Bunce e Bean, “one short, one fat, one lean”, come canta la filastrocca popolare. Ma il furbo Mr Fox non ha previsto la terribile reazione dei derubati e si ritrova a fronteggiare la battaglia senza quartiere del cupo e spettrale Bean.
Cambiano le formule, cambia la tecnica e l’aspetto, ma Fantastic Mr. Fox s’iscrive perfettamente nel cinema di Wes Anderson. E’ l’ennesima esplorazione di universi familiari e sentimentali sgangherati e umanissimi, ironici e malinconici. Le ossessioni di sempre. Padri e figli, mariti e mogli: incomprensioni, complessi, slanci di tenerezza, divisioni e riconciliazioni. E poi la paura di perdere e perdersi. Le ferite sul corpo e i graffi al cuore. Guardando sotto la pelle di Mr e Mrs Fox, di Ash e Kristofferson, ritroviamo quei personaggi eccentrici ed esemplari che attraversano l’universo di Anderson, da un film all’altro, dal cinema a noi, in un'osmosi irrefrenabile e continua. D’un tratto, tutti i mondi chiusi sembrano aprirsi per confluire in una sola visione, in una sola famiglia, nel gioco inesausto dei ricordi e delle invenzioni. E pur nell’inganno dell’animazione, Anderson non riesce a staccarsi dai compagni di sempre. Legato a vita. Rinuncia ai volti, ma non alle voci. Guarda, senti. C’è Bill Murray, c’è Jason Schwartzman, Willem Dafoe, Roman Coppola, Adrien Brody. C’è Owen Wilson. E poi i nuovi amici: George Clooney (incredibile voce protagonista), Meryl Streep. Quasi stessimo guardando un album, riconosciamo tutti e riconosciamo noi stessi (come nell’ultimo, splendido Spike Jonze). Come eravamo e, forse, come saremo. Qualcuno protesterà. Ma al di là di una presunta furbizia, in Anderson c’è un calore e una gioia di raccontare che ha pochi eguali. I suoi film sono case. Il cinema è una casa. Si può anche scappare, ma non si potrà fare a meno di ritornare. Ne abbiamo bisogno.
Titolo originale: id.
Regia: Wes Anderson
Interpreti (voci originali): George Clooney, Meryl Streep, Jason Schwartzman, Bill Murray, Willem Dafoe
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 88'
Origine: USA/GB, 2009
seplicemente un film(etto)
semplicemente un capolavoro
semplicemente un gran film