FAR EAST FILM 11 – Ai nastri di partenza

tony jaa - ong bak 2

Comincia l’undicesima edizione del Far East Film di Udine: 56 film e nove paesi per un programma composto esclusivamente di anteprime internazionali, tra le quali spiccano l’attesissimo Yatterman di Miike Takashi e la superstar di Ong-Bak 2, il tailandese Tony Jaa

 

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locandina far east 11Si accendono finalmente i riflettori sull’undicesima edizione del Far East Film, tra i più importanti festival interamente dedicati al cinema asiatico il quale, ci piace ricordarlo, è stato collocato dal prestigioso settimanale inglese “Screen International” tra i 50 festival più importanti del mondo. Anche quest’anno il calendario proposto si preannuncia denso di eventi degni di interesse: si comincia subito con l’Opening Night dedicata alla star internazionale Tony Jaa, interprete e co-regista dell’atteso Ong-Bak 2, succoso antipasto della nuova sezione dedicata al cinema d’azione tailandese (Thai Action). Nelle giornate successive il Festival continuerà a far parlare di sé grazie a un programma interamente composto da premiere (una mondiale, venti internazionali e ben trentacinque europee) molte delle quali hanno già ottenuto importanti riconoscimenti: i recenti Hong Kong Film Awards hanno infatti decretato la vittoria di titoli presenti a Udine come Ip Man di Wilson Ip, The Beast Stalker di Dante Lam con Nick Cheung (regista e interprete saranno tra gli ospiti d’onore) e The Way We Are della veterana Ann Hui, vera e propria icona vivente della cinematografia di Hong Kong alla quale il Far East dedicherà una rassegna di oltre dieci ore sui suoi lavori televisivi realizzati negli anni settanta. In più, come già anticipato, sarà presente anche il giapponese Departures di Tacita Yojiro, vincitore dell’ultimo premio Oscar per il miglior film straniero. Immancabile, come tutti gli anni, l’Horror Day: la giornata di mercoledì 29 sarà infatti interamente dedicata al cinema della paura, con sette proiezioni tra le quali la riproposizione del finora introvabile A BloodThirsty Killer (1965) di Lee Yong-min, tra i più importanti registi horror coreani degli anni sessanta.

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Per chiudere in bellezza, torna a Udine il genio indiscutibile di Miike Takashi (molto affezionato al festival e presente anche l’anno scorso con il divertente – ma modesto – Crows Episode 0): durante la serata finale di sabato 2 maggio verrà infatti proiettato il suo ultimo e attesissimo Yatterman, tratto dal famoso anime conosciuto anche in Italia. Insomma, le premesse per un’ennesima edizione all’insegna del grande cinema ci sono tutte: 56 film, nove paesi e la consueta, numerosissima affluenza di un pubblico affezionato che da sempre rende il Far East Film una manifestazione finalmente alla portata di tutti, addetti ai lavori e non. Un’occasione unica, quindi, per poter godere di una cinematografia vasta e ricchissima, eterogenea e multi-culturale che in Italia, purtroppo, non trova grandi occasioni per poter arrivare al grande pubblico: in oltre dieci anni di attività il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine ha sdoganato opere di registi importanti come Johnnie To, Park Chan Wook, Bong Joon-Ho, solamente per citare i più famosi, prima che anche festival più grandi e importanti se ne accorgessero; di Miike finalmente possiamo godere in dvd titoli come Graveyard of Honor o Gozu, ma ci sono voluti anni, e troppo ancora c’è da fare (e da far vedere). La maggior parte dei titoli proposti a Udine, oggi come negli anni passati, nel nostro paese non troverà mai una distribuzione in dvd (in sala neanche a parlarne), ecco quindi perché un evento come il Far East si rivela fondamentale e imprescindibile, da non perdere assolutamente.

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