FAR EAST FILM 11 – L'Hong Kong nascosta di Ann Hui

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The Way We Are di Ann Hui è il grande affresco, quasi epico nella sua semplicità, della vita di uomini e donne che si perdono nella magniloquenza di Hong Kong: uno sguardo tutto al femminile sugli eroi della quotidianità, ben lontano da quanto siamo abituati a vedere nell'ex colonia britannica. Un cinema formalmente poco innovativo e ai limiti della maniera, ma comunque meritevole di attenzione e rispetto

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ann hui the way we are far east film festival 11Parallelamente alla retrospettiva a lei dedicata, il Far East celebra Ann Hui con la proiezione della sua penultima fatica, The Way We Are (della quale la stessa regista ha già realizzato un ideale seguito, Night and Fog): il cinema di Hong Kong si mostra quindi attraverso una lente che non è quella a cui siamo abituati, quella del poliziesco o del noir; no, grazie a Ann Hui l'ex colonia britannica si mette a nudo mostrando le vite nascoste che si celano dentro gli enormi grattacieli che anche di notte illuminano il paese a giorno; le vite degli eroi della quotidianità, quelli che non si interessano minimamente alle triadi cinesi o agli infernal affairs, perchè hanno una missione ben più importante da compiere, ovvero quella di sopravvivere. Le vite delle persone normali quindi, che si trascinano stancamente tra i posti di lavoro e le proprie abitazioni composte da un pugno di metri quadrati. Lo sguardo di Ann Hui striscia tra le pareti e le strade, tra i reparti tutti uguali dei supermercati e tra le (bellissime) foto in bianco e nero che qua e là fanno capolino durante la narrazione, a testimonianza non solo della veridicità di quanto mostrato dalla sua macchina da presa, quanto bensì dell'estrapolazione dei suoi personaggi da un contesto prettamente filmico a quello, concreto, doloroso e vero, della vita vissuta. Girato in un sorprendente video HD che ben ne sottolinea l'immediatezza, The Way We Are recupera un modo di raccontare e di rapportarsi alla realtà che, nonostante si discosti enormemente dalla tradizione hongkongese più recente, guarda in maniera forse eccessiva a quei modelli i quali, in maniera diversa ma allo stesso tempo affine al taiwanese Tsai Ming-liang (per fare solamente un esempio tra i più recenti), hanno destrutturato la narrazione tradizionale in favore di un ritmo estraneo a qualsiasi tradizione occidentale, concentrandosi su quei gesti ripetuti, apparentemente banali e insignificanti, che invece mostrano molto più di quanto inizialmente non sembri. Un cinema già visto, quindi, dove il rischio della maniera si nasconde dietro ogni angolo, ma allo stesso tempo un cinema che ancora sceglie di porsi in maniera attiva nei confronti dello spettatore, rivelando uno sguardo prettamente al femminile attento ai volti e alle cose: la storia dei personaggi di The Way We Are diventa così la Storia di tutta l'Hong Kong nascosta e rimossa, di un paese che ancora non è riuscito pienamente a fare i conti con il proprio passato.

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Trailer:

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