FAR EAST FILM 8 – "The Imp", di Dennis Yu

Ghost story classica datata 1981, il film si fa guardare soprattutto per come si approccia al genere in maniera completamente differente rispetto agli horror orientali di oggi.

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Per l'occasione dell'Horror Day il Far East rispolvera un titolo risalente al 1981, The Imp di Dennis Yu. Ghost story dall'impianto classico, il film narra la storia del giovane Ah Keung, giovane disoccupato in cerca di un lavoro in grado di mantenere la propria moglie, prossima al parto. Ma quando viene assunto come guardia notturna in un centro commerciale, intorno a lui cominciano a verificarsi strani eventi: i suoi colleghi muoiono uno ad uno per mano di un'entità misteriosa, e solamente grazie all'aiuto di un bizzarro esorcista Ah Keung capirà che l'obiettivo dello spirito è quello di impossessarsi dell'anima del figlio nascituro.

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 Quello che interessa maggiormente di questo The Imp è registrare le reazioni che esso provoca oggi, a venticinque anni di distanza: il film è talmente povero (di mezzi, ma anche di idee) che spesso e volentieri induce allo sbadiglio (o alla risata, a seconda dei gusti), ma è innegabile un certo suo fascino; in tempi dove l'horror orientale non sembra essere fattibile senza la presenza di fantasmi dai capelli lunghi e neri, fa sorridere vedere un prodotto che un quarto di secolo fa guardava ai film americani, e in particolar modo ai due classici per eccellenza del genere demoniaco (Rosemary's baby e Omen – Il Presagio, ovviamente). Dosando senza un criterio vero e proprio ingredienti diversi come l'ironia (occhio a Fatty, il collega del protagonista, e alle sue magliette) e lo spavento puro e semplice (la scena dell'operazione), il film si dimostra talmente sbilenco da generare simpatia; ma a conti fatti, quello che colpisce veramente è come gli ultimi venti minuti (che poi sono la parte migliore), ambientati nei sotterranei dell'edificio tra zombi affamati e una curiosa nebbiolina verde, ricordino tantissimo il finale di L'Aldilà di Lucio Fulci, realizzato giusto un anno prima. Omaggio o coincidenza?

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