FESTA FRANÇOIS TRUFFAUT – Locandine e poster internazionali
Sensualità e leggerezza, creatività e classicità, disegni artistici e foto di scena, hanno accompagnato in giro per il mondo i film di Truffaut in qualche modo anticipandoli e presentandoli. Solo in rari casi gli originali francesi restano standard europei e mondiali, in Polonia e Stati Uniti trionfa l’originalità. Una breve carrellata.
Insidiandosi tra le celebrazioni del futuro 21 ottobre, dedichiamo una breve parentesi a qualcosa che propriamente non è cinema ma che sicuramente ne è un fondamentale veicolo: stiamo parlando del mondo dei poster e delle locandine, tanto interessante sotto punti di vista creativi e culturali. I film di Truffaut hanno raggiunto più o meno contemporaneamente diversi stati, sicuramente tutti quelli europei: sensualità e leggerezza, creatività e classicità, disegni artistici e foto di scena, li hanno accompagnati in giro per il mondo, in qualche modo anticipandoli e presentandoli.
Solo in rari casi gli originali francesi si sono affermati come standard europei e mondiali, in Polonia e Stati Uniti trionfa l’originalità.
E’ molto interessante come sul web sia semplice trovare le locandine provenienti dall’Estremo Oriente, in particolare dal Giappone, non soltanto di grandi classici come Jules e Jim ma anche di film come La sposa in nero. Molto semplice è anche individuare poster provenienti dal Brasile. I paesi dell’Europa orientale, come Polonia e Ungheria, sono i più creativi: presentano spesso locandine completamente diverse dall’originale francese: in molti casi si tratta di disegni fatti a mano (La sposa in nero, Il ragazzo selvaggio). Un’originalità che sviluppa più la grafica viene dagli Stati Uniti e dalla Svezia. L’Italia si distingue sempre per lo stravolgimento dei titoli e per l’attenzione ad una certa leggerezza ispirata alla Commedia all’italiana (Mica scema la ragazza!, Non drammatizziamo.. è solo questione di corna!).
Meno di un mese fa, in qualche modo, il giovane Antone Doinel è tornato nelle nostre vite. Grazie a Simone Massi, infatti, il volto di Jean-Pierre Léaud, reincarnandosi nei graffi delle sue irrequiete matite, ha accompagnato dolcemente la 71° edizione del Festival di Venezia, rappresentandone l’immagine simbolo.
Ripercorrendo la storia figurativa del cinema, questa resurrezione iconica si pone al termine – o quanto meno a distanza, visto che non si smetterà mai di omaggiare e rappresentare il protagonista de I 400 colpi, di una lunga serie di poster e locandine. Una breve carrellata di quelli dell’epoca (o quasi).
I 400 colpi
Tirate sul pianista
Jules e Jim
La calda amante
Farhenheit 451
La sposa in nero
Baci rubati
La mia droga si chiama Julie
Il ragazzo selvaggio
Non drammatizziamo.. è solo questione di corna!
Le due inglesi
Mica scema la ragazza!
Effetto notte
Adele H. – Una storia d'amore
Gli anni in tasca
L'uomo che amava le donne
La camera verde
L'amore fugge
L'ultimo metrò
La signora della porta accanto
Finalmente domenica!