Festival Cinemambiente: immagini dall'Africa a Roma

Il Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale e l'Associazione Culturale Yeelen in collaborazione con Cinemambiente sono lieti di presentare a Roma, dal 7 al 9 ottobre 2005 presso il Cinema Trevi, una selezione del programma del Festival Cinemambiente di Torino.

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Il Festival Cinemambiente di Torino, che si svolge quest'anno in contemporanea con il terzo incontro mondiale sull'Educazione Ambientale (WEEC – World Environmental Education Congress), ha deciso di focalizzare la propria attenzione sull'Africa, con una sezione dedicata alla produzione cinematografica di questo grande continente, e insieme sulla riflessione sull'ambiente che ci viene offerta da immagini in genere poco visibili. Sebbene non si possa rintracciare un filone di "cinema ambientalista" in senso stretto, è infatti innegabile una diffusa tendenza "ecologista" nel cinema dell'Africa subsahariana, rintracciabile nella capacità di inserire sempre l'essere umano nell'ambiente che lo circonda come anche nel linguaggio utilizzato, frutto di uno sguardo fluido e non intrusivo sul mondo.

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L'appendice romana "Festival Cinemambiente: immagini dall'Africa" rappresenta un'occasione in più per dare visibilità a opere poco presenti nel circuito mediatico e cinematografico internazionale, per farle circolare e renderle patrimonio culturale da salvaguardare e valorizzare. Un'occasione tanto più favorevole, in quanto la città di Roma si è rivelata negli ultimi anni particolarmente sensibile a queste tematiche.


L'evento – realizzato da Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e Associazione Culturale Yeelen in collaborazione con Cinemambiente – prevede la riproposizione presso il Cinema Trevi di una selezione del programma del festival di Torino, dando così la possibilità anche al pubblico romano di scoprire film e documentari africani e sull'Africa. In chiusura, per riflettere sul cinema africano e considerare le tematiche ambientaliste da nuove prospettive, è prevista la tavola rotonda "La terra vista dall'Africa", in programma domenica 9 ottobre, a cui parteciperanno registi, giornalisti, critici e rappresentanti di Ong e a cui seguirà la proiezione di Pinocchio nero di Angelo Loy, presentato dall'autore e dall'Amref, coproduttore del documentario.


 


Per informazioni:


Cinema Trevi: 06 678 12 06


E-mail: panafricana@gmail.com

venerdì 7


 


ore 17


Po di sangui (1996)


L'albero delle anime


Regia: Flora Gomes; soggetto e sceneggiatura: Flora Gomes, Anita Fernández; fotografia: Vincenzo Marano; montaggio: Christiane Lack; interpreti: Ramiro Naka, Edna Evora, Adama Kouyaté, Bia Gomes; origine: Francia-Guinea Bissau; formato di proiezione: Dvd; durata: 90'; v. or. sott. it.


Secondo la tradizione animista, per ogni bambino che nasce viene piantato un albero: in ognuno di questi è dunque contenuta l'anima di un individuo. Quando le motoseghe si avvicinano, il villaggio sceglierà la via dell'esilio. Chiaro il messaggio ecologista del film, che affonda le sue radici nelle tradizioni e culture africane e che viene espresso attraverso un linguaggio cinematografico estremamente curato.


 


ore 19


Darwin's Nightmare (2004)


L'incubo di Darwin


Regia: Hubert Sauper; soggetto e sceneggiatura: Hubert Sauper; fotografia: Hubert Sauper; montaggio: Denise Vindevogel; origine: Austria-Francia-Belgio; formato di proiezione: Dvd; durata: 107'; v. or. sott. it.


Un fiorente commercio di armi e di pesce si svolge sul lago più grande del mondo: il Lago Vittoria, che nutre con i suoi pesci introdotti artificialmente due milioni di persone, eppure gli abitanti del luogo soffrono la carestia, mentre l'AIDS colpisce quasi ogni famiglia. Il documentario, presentato a Venezia nel 2004 e vincitore del Premio Europa Cinemas, è una potente denuncia del potere delle multinazionali e un'ironica e spaventosa metafora degli "effetti collaterali" della globalizzazione.


 


ore 21


Arlit, deuxième Paris (2005)


Arlit, la seconda Parigi


Regia: Idrissou Mora Kpai; soggetto e sceneggiatura: Idrissou Mora Kpai, Isabelle Boni-Claverie; fotografia: Jacques Besse; montaggio: Vera Memmi; origine: Francia-Benin; formato di proiezione: Dvd; durata: 78'; v. or. sott. it.


Nata negli anni '70 sulle miniere di uranio della società francese Cogema e meta di immigrazione dagli altri paesi africani, Arlit è oggi una città fantasma: il rifugio dei vecchi abitanti che sono rimasti e il luogo di transito dei clandestini in partenza per l'Algeria e per l'Europa. Il documentario ci tiene sospesi, come i protagonisti, tra le memorie di un passato lontano e un presente fatto di inquinamento e sogni di emigrazione.


 


sabato 8


 


ore 17  


Aleel – La conchiglia (1992)


Regia: Abdulkadir Ahmed Said; soggetto e sceneggiatura: Abdulkadir Ahmed Said; fotografia: Luca Santini; montaggio: Roberto Missiroli; interpreti: Lul e Sophie Ahmed Said, Raffaella Offidani e tutta la popolazione di Gwendershe (Somalia); origine: Italia-Somalia; formato di proiezione: 35 mm; durata: 30'; v. or. sott. it.


Una pittrice trova su una spiaggia deserta una bella e misteriosa conchiglia. Curiosa, ascolta l'eco delle onde marine, ma con esse si leva la voce di una bambina che racconta di una catastrofe ecologica che ha distrutto quel lembo di terra e il villaggio che una volta sorgeva sulla riva del mare.


 


a seguire:


 


La Vie sur terre (1998)


La vita sulla terra


Regia: Abderrahmane Sissako; soggetto e sceneggiatura: Abderrahmane Sissako; fotografia: Jacques Besse; montaggio: Nadia Ben Rachid; interpreti: Abderrahmane Sissako, Nana Baby, Mohamed Sissako, Bourama Coulibaly; origine: Francia-Mali; formato di proiezione: 35 mm; durata: 61'; v. or. sott. it.


Alla vigilia dell'anno 2000, Abderrahmane, cineasta mauritano che vive a Parigi, decide di andare a trovare suo padre a Sokolo, un piccolo villaggio del Mali. Una bella ragazza in bicicletta, l'ufficio postale, il fotografo, la radio: tanti piccoli incontri, tante epifanie di una vita lontana dalla celebrazioni festive che giungono via etere dall'Europa. Una riflessione poetica sui rapporti tra Europa e Africa, sulle orme del grande poeta e scrittore martinicano Aimé Césaire (Diario di un ritorno al paese natale, Discorso sul colonialismo).


 


ore 19


Acampamento de desminagem (2005)


Campo di sminamento


Regia: Licinio Azevedo; soggetto e sceneggiatura: Licinio Azevedo; fotografia: Américo Matola; montaggio: Orlando Mesquita; origine: Mozambico; formato di proiezione: Dvd; durata: 60'; v. or. sott. it.


I campi minati e le conseguenze della guerra civile visti attraverso l'ottica degli uomini che oggi sminano i campi: alcuni sono ex combattenti, anche di fazioni opposte, altri disoccupati che cercano un'alternativa al crimine, altri ancora non hanno famiglia e nulla da perdere. La dimensione intima della vita comune nelle tende e il rischio quotidiano di perdere la vita li ha resi però un gruppo unito, una squadra di uomini veramente speciali.


A seguire incontro con il regista Licinio Azevedo


 


ore 21


Le Silence de la forêt (2003)


Il silenzio della foresta


Regia: Bassek Ba Kobhio, Didier Ouénangaré; soggetto e sceneggiatura: Bassek Ba Kobhio, Didier Ouénangaré e Marcel Beaulieu, dal romanzo di Étienne Goyemidé; fotografia: Pierre-Olivier Larrieu; montaggio: Joseph Licide; interpreti: Eriq Ebouaney, Sonia Zembourou, Nadège Beausson-Diagne, Philippe Maury e i pigmei del villaggio di Akungu; origine: Repubblica Centrafricana-Camerun-Gabon; formato di proiezione: 35 mm; durata: 93'; v. or. sott. it.


Una lucida riflessione sul rispetto tra le culture e sulla mania di onnipotenza della civiltà occidentale, il film è anche uno dei primi a difesa della causa dei pigmei, vittime del razzismo degli africani che abitano nelle città. Tornato in Africa dopo gli studi in Europa, Gonaba, ispettore scolastico, decide di trasferirsi in un villaggio di pigmei Babinga per aprire una scuola francese, ma deve confrontarsi con una visione del mondo completamente diversa dalla propria.


 


domenica 9


 


ore 17  


Tavola rotonda "La terra vista dall'Africa"


Interventi di: Licinio Azevedo (regista), Gaetano Capizzi (Cinemambiente), Giulio Cederna (Amref), Leonardo De Franceschi (Associazione Culturale Yeelen), Angelo Loy (regista), Roberto Silvestri (Il Manifesto), Silvia Zaccaria (WEEC). Coordina Maria Coletti (Cineteca Nazionale).


 


ore 21


Pinocchio nero (2005)


Regia: Angelo Loy; soggetto e sceneggiatura: Angelo Loy; fotografia: Angelo Loy; montaggio: Aline Hervé; interpreti: il regista Marco Baliani, l'assistente sociale John Muiruri e un gruppo di ragazzi di strada di Nairobi che hanno partecipato alla messa in scena dello spettacolo "Pinocchio nero"; origine: Italia; formato di proiezione: Betacam; durata: 80'; v. or. sott. it.


Il documentario, coprodotto dall'Amref, è la storia di un gruppo di ragazzi di strada di Nairobi e del loro percorso di emancipazione attraverso il teatro e l'affinità che avvicina la favola di Collodi alla loro vita e alle loro esperienze. Il progetto teatrale, realizzato dal Teatro delle Briciole e da Marco Baliani in collaborazione con l'Amref, è culminato in un tour in diverse città italiane nel 2004 e 2005, che ha raccolto un enorme successo di pubblico e critica.


Il film sarà presentato dal regista Angelo Loy e da Giulio Cederna (Amref)


 


CENTRO SPERIMENTALE


DI CINEMATOGRAFIA – CINETECA NAZIONALE


CINEMA TREVI


Vicolo del Puttarello, 25


tel. 06 6781206


www.csc-cinematografia.it


I N G R E S S O :


Adulti € 4,00


Ridotti € 3,00


Studenti € 3,00


 


 

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