Il Festival del cinema Latino Americano di Trieste approda online dal 7 al 15 novembre, in concomitanza alla 35° edizione allargando la fruizione anche al pubblico dell’America e dell’Unione Europea. Il direttore artistico del festival Rodrigo Diaz commenta in questo modo le potenzialità del nuovo formato che sfrutterà per l’occasione la piattaforma streaming mowies.com: “Il pubblico potrà scegliere i film che vorrà vedere cliccando sulle loro schede, quindi acquisterà il biglietto online e potrà accedere alla loro visione. È la prima volta che viene data questa grande occasione di visibilità agli autori latinoamericani e siamo felici di aver trasformato quella che poteva essere una pesante limitazione in una bella opportunità per il cinema del subcontinente. Il Festival ha previsto anche un piano B, appoggiandosi ad una seconda piattaforma, per permettere ai giurati di visionare i film online”.

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Troveranno spazio una serie di omaggi pensati per ricordare i grandi maestri scomparsi nel 2020: il produttore e autore Marcelo Cèspedes con il suo film da regista La ballena va llena, il cinema messicano di Jaime Humberto Hermosillo che verrà celebrato con i film De noches vienes Esmeralda e Maria de mi corazòn. Identidad tomada l’ultimo film dell’autore recentemente scomparso Gabriel Retes e, infine, il centenario dalla nascita del documentarista cubano Santiago Alvarez sarà il momento giusto per presentare il documentario Santiago de las Americas o el ojo del Tercer Mundo diretto dal brasiliano Silvio Tendler. L’anteprima di Identidad tomada è solo il punto d’inizio di un concorso denso di contenuti. Sebastian, la maldicion è l’horror di Augusto Tamayo che narra e mette assieme storie e leggende peruviane. Il dramma argentino tutto al femminile con Emilia di Cèsar Sodero e una coproduzione argentina-brasiliana dal titolo La fiesta silenziosa. Cesare Pavese presta un suo verso al titolo del film di Josè Luis Torres Leiva Vendrà la muerte y tendra tus ojos. Presente all’appello anche il cinema venezuelano con i film Lunes o martes, nunca domingo e Voy por ti, e i messicani Fuego adentro di Jesus-Mario Lozano e Triton di Arturo Villasenor. Posticipato per motivi di sicurezza al 2021 il premio Salvator Allende a Joan Garcès, giurista collaboratore del presidente cileno e tra i pochi ancora in vita ad averlo conosciuto personalmente.

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