FESTIVAL DI ROMA 2012 – "Volevo fare una commedia crudele sugli uomini". Incontro con Cesc Gay e il cast de "Una pistola en cada mano"

Il regista spagnolo Cesc Gay porta qui al Festival di Roma in fuori concorso il suo nuovo film: Una pistola en cada mano. Commedia sulla crisi di identità maschile nella contemporaneità. Presenti in conferenza oltre all'autore ache gli attori Jordi Molla, Leonor Watling, Cayetana Guillem Cuervo

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Il regista spagnolo Cesc Gay porta qui al Festival di Roma in fuori concorso il suo nuovo film Una pistola en cada mano. Commedia sulla crisi di identità maschile nella contemporaneità. Presenti in conferenza oltre all'autore ache gli attori Jordi Molla, Leonor Watling, Cayetana Guillem Cuervo.

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Volevi raccontare la crisi della mascolinità o la rivincità delle donne?

L'intenzione era quella di fare una commedia crudele sugli uomini, si. Io non avevo mai scritto un copione di questo genere, così radicale. Ma riflettere sulle cattive virtù dell'uomo e sua incapacità mi sembrava un punto di partenza importante.

E com'è nata l'idea?

Fondamentalmente dalla volontà di collocare i miei personaggi maschili in situazioni strane, collocarli in un mondo di fragilità. Le donne invece hanno apparentemente meno conflitti  e insicurezze, nel mio film sono al di sopra di tutto, e questo rende difficile la strada al genere maschile.

Al cast: che esperienza è stata? Quanto improvvisazione vi ha lasciato Cesc?

Molla: io non conoscevo Cesc e prima di girare ho letto solo una volta la sceneggiatura per intero. Mi sono lasciarto andare, mi ricordava un copione di Harlod Pinter, dove mezze frasi e singole battute aprono un mondo intero, sono le pause tra una battuta e l'altra che mi interessavano. In fondo il rapporto con Cesc è stato bello perchè ti lascia sperimentare tutto il tempo che vuoi.
 

C. G. Cuervo: per me lui è uno degli autori più interessanti in Spagna. Tutti i suoi film mi son piaciuti e sono molto grata a lui di avermi chiamata, è stato un onore. Devo dire la verità: questo film mi è servito per aumentare la mia autostima. Il complesso legame che c'è stato tra gli attori è tutto merito suo, ho incontrato un autore completo.
 

Watling: Cesc in realtà ti fa provare le battute sino allo sfinimento (sorride), è vero che lascia sperimentare, ma è anche vero che è molto bravo a riportarti sulla linea che lui stesso ha tracciato in sceneggiatura. Questa sua grande padronanza la si nota nel film, lui ha una sensibilità e uno sguardo sull'essere umano che non è comune. L'attore è protetto con lui.

Questo è un film a episodi, ha per caso avuto qualche influenza dalla commedia all'italiana?

Beh, certo che mi ricordo i film con Mastroianni e Gassman. Ma devo dire che ho sempre sognato di fare il musicista, e questa idea della brevità narrativa mi deriva più dalla voglia di fare opere singole di 3 minuti. Per quel che riguarda il cinema italiano odierno, oltre Nanni Moretti, purtroppo non arriva quasi niente in Spagna. Ne vedo poco, molto poco.
 

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