Yuri Ancarani, classe 1972, torna al Festival di Roma con una raccolta di video realizzati fra il 2000 e il 2009 nella sezione CinemaXXI. Dopo la presenza all'edizione dello scorso anno con il corto Da Vinci, prodotto da Maurizio Cattelan, il giovane videoartista romagnolo i cui corti riscuotono successo nei festival di tutto il mondo, presenta quest'anno una serie di 13 video raccolti sotto il titolo di Ricordi per moderni, già presentati all'interno della mostra omonima svoltasi nel 2012 al Museo Marino Marini di Firenze. Il fulcro dei video sono le riviere romagnole, già descritte ed esasperate da Pier Vittorio Tondelli nei suoi libri, di cui Ancarani sembra raccogliere l'eredità spirituale. Attraverso uno stile documentaristico contaminato dall'esperienza della videoarte, le scene di realtà quotidiana catturate da Ancarani percorrono dieci anni di cambiamenti e contaminazioni della riviera romagnola. "Per circa 10 anni ho raccontato, ad episodi, i cambiamenti e le contraddizioni del mio territorio – dice il regista – utilizzando semplicemente il medium più vicino a me, il video". Yuri Ancarani non è nuovo all'ambiente dei festival, avendo già partecipato a ben due edizioni del Festival di Venezia, l’International Film Festival Rotterdam, il Canadian International Documentary Festival di Toronto e il Cinéma du Réel di Parigi, oltre alla già citata scorsa edizione del Festival di Roma. Quest'anno il regista emiliano farà inoltre parte della giuria della sezione CinemaXXI insieme, fra gli altri, alla regista Laila Pakalnina, il cui corto The Chimney verrà proiettato insieme a Ricordi per moderni.