FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ANIMAZIONE
Ospiti d'onore DAVID SILVERMAN, il regista del film I Simpson, per la prima volta in Italia, che racconterà tutta, ma proprio tutta, la storia della più dissacrante famiglia d’America; BRUNO BOZZETTO, che presenta in anteprima la sua nuova sigla dei Castelli Animati e che festeggia i 30 anni di ALLEGRO MA NON TROPPO; MICHEL OCELOT che ritira il Gran Premio Romics; OSCAR GRILLO che presenta in anteprima assoluta la mostra ANIMATED KAFKA. Dal 28 novembre al 2 dicembre a Cinecittà Campus
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ANIMAZIONE
EDIZIONE SPECIALE DEI CASTELLI ANIMATI PER I 70 ANNI DI CINECITTA'
Ospiti d'onore DAVID SILVERMAN, il regista del film I Simpson, per la prima volta in Italia, che racconterà tutta, ma proprio tutta, la storia della più dissacrante famiglia d’America; BRUNO BOZZETTO, che presenta in anteprima la sua nuova sigla dei Castelli Animati e che festeggia i 30 anni di ALLEGRO MA NON TROPPO; MICHEL OCELOT che ritira il Gran Premio Romics; OSCAR GRILLO che presenta in anteprima assoluta la mostra ANIMATED KAFKA.
Nuova grande edizione dei Castelli Animati, il festival d’animazione con la direzione artistica di Luca Raffaelli, che presenta ogni anno il meglio dell'animazione mondiale. Sono 308 le opere in programma provenienti da 29 Paesi. Da mercoledì 28 novembre a domenica 2 dicembre a Cinecittà Campus, all'interno degli Studi di Cinecittà.
Il Festival, alla sua 12° edizione, è promosso dal Comune di Genzano di Roma e realizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Roma, della Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni Culturali, dell’ICE – Istituto per il Commercio Estero, di Sviluppo Lazio, del X Municipio del Comune di Roma
Tra i grandi eventi
Jouet su Kafka. Duello a colpi di immagini tra l’argentino Oscar Grillo con la mostra di 50 tavole disegnate appositamente per il Festival “Animated Kafka” e il Grand Prix (Annecy 2003) Yamamura Koji con il suo corto A Country Doctor, tratto dall’omonimo racconto di Kafka.
Quirino Cristiani, l’uomo che anticipò Disney. L'animatore Italo-argentino infatti fu il primo al mondo a realizzare nel 1917 un lungometraggio a disegni animati, vent’anni prima di Biancaneve della Disney; l’immigrato italiano, originario di Pavia, autentico pioniere dell’animazione, si faceva beffe di tutto e di tutti: i suoi disegni animati erano destinati agli adulti e mettevano alla berlina il potere, come le vignette di Chiappori o di Feiffer. Il pubblico dei Castelli Animati potrà scoprire la sua storia con il documentario di Gabriele Zucchelli Quirino Cristiani, il mistero dei primi lungometraggi animati.
In esclusiva gli unici 4 minuti d'animazione di Tex, il personaggio di maggior successo del fumetto italiano, realizzati negli anni ’80 dal suo creatore grafico Aurelio Galleppini.
Dopo la Festa del Cinema, Leonardo Carrano approda a Castelli Animati con il work in progress del Requiem di W. A. Mozart.
Ratman in Tv. Il papà dell’amatissimo topo, Leo Ortolani, racconterà i retroscena della produzione della serie tv di Ratman.
Emme e XL: gli eclettici disegnatori di Emme, l’inserto settimanale satirico de L’Unità, e quelli di Xl Comics in appositi stand si esibiranno in performance visive a colpi di matite, computer e nuove tecnologie.
Due libri offriranno spunti di riflessione sull’infanzia inquinata dalla visione adulta del mondo del cartone animato. Presentazione con gli autori di Immaginare l’infanzia di Roberto Maragliano, e Ancora dalla parte delle bambine di Loredana Lipperini.
I 30 anni di SUPERGULP! FUMETTI IN TV. Guido De Maria e Giancarlo Governi dal1977 al 1981 a Bologna misero in piedi quest’a striscia settimanale di 15’ che di fatto creò un nuovo linguaggio televisivo, con un’audience dell’83% di share superiore a quella del popolarissimo RIschiatutto! L’avventura ottenne le migliori firme del fumetto e del cartone animato italiano, tra cui: Bonvi, Bruno Bozzetto, Hugo Pratt, Silver, Sergio Bonelli e tanti altri, senza dimenticare i mitici personaggi della Marvel. Come non ricordare “Ebbene sì, maledetto Carter” (…..) “E l’ultimo chiuda la porta”, Giumbolo, l’omino azzurro piriforme della sigla. I creatori De Maria e Governi insieme ad alcuni protagonisti, incontreranno il pubblico in occasione della presentazione del cofanetto Dvd Eri Salani sulla storica serie.
Nuovo grande appuntamento con i concorsi dei Castelli Animati: il Concorso internazionale, con il più bei cortometraggi di animazione realizzati in tutto il mondo; Concorso Italia, la vetrina per i giovani autori italiani; il Concorso Web in collaborazione con XL di Repubblica, per le animazioni realizzate appositamente per Internet; Concorso Musicanimata, per i migliori videoclip di animazione; Concorso Effetti Molto Speciali; concorso e premio Fabrizio Bellocchio per il contenuto sociale.
Un focus specifico verrà dedicato alla Corea, un grande Paese produttore di animazione.
Grandi scuole di animazione internazionali: saranno ospiti i rappresentanti della canadese Vancouver Film School e della britannica Bristol School of Animation.
I Castelli Animati per le imprese: in collaborazione con ICE e Sviluppo Lazio, il festival organizza incontri professionali, conferenze, pitching per i giovani autori, con la partecipazione di una delegazione di buyer internazionali.
Aspettando I Castelli Animati: lunedì 26 novembre teatro Ambra Jovinelli dale 10.00 alle 18.00, giornata dell’animazione dedicata al sociale organizzata dalla Fondazione Fabrizio Bellocchio e I Castelli Animati, alla presenza dei più importanti autori impegnati nel settore, Interverranno gli studenti delle scuole di animazione e del fumetto., Viene mostrato il corto premio Oscar The Moon e the Son, gia vincitore del premio Fabrizio Bellocchio Animazione per il sociale.
Per informazioni: 06.93953069, fax 06.9391577
www.castellianimati.it, castellianimati@castellianimati.it
Ufficio stampa: Studio Riccio (Miele e Massarotto)
06.97842840, 348.3838396, 368.3903801
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BRUNO BOZZETTO, MICHEL OCELOT, DAVID SILVERMAN
Un’opportunità rara, da prendere al volo, quella che quest’anno I Castelli Animati, il festival diretto da Luca Raffaelli, giunto alla sua 12°edizione, offre al pubblico, agli addetti ai lavori, e alla stampa, quella di incontrare tra i più noti e grandi registi animatori viventi: Bruno Bozzetto, Michel Ocelot, David Silverman.
Tre portenti dell’animazione che hanno accettato ben volentieri d’essere ai Castelli Animati, manifestazione internazionalmente tra le più riconosciute che fin dall’esordio ha mosso i suoi passi nel solco della più coraggiosa curiosità e fantasia per offrire la creatività a tutto tondo del mondo dell’animazione.
Bruno Bozzetto, oltre a firmare la nuova sigla del festival, festeggia i trent’anni di Allegro non troppo insieme ai suoi più preziosi collaboratori ed amici di molte avventure, terrà un wokshop, sabato 1 dicembre, in cui racconterà le sue animazioni in flash per web.
Michel Ocelot domenica 2 dicembre ritirerà il Gran Premio Romics e nell’occasione ci racconterà le sue prossime magiche illusionistiche fiabe, la realizzazione d’un film d’animazione per adulti: un opera barocca e sensuale, popolare, ambientata nella Parigi del 1900.
David Silverman venerdì 30 novembre si darà in pasto agli studenti nel suo workshop, dove racconterà i retroscena della più dissacrante famiglia d’America, partendo dai suoi esordi nel Tracey Ullman Show, quando già era alle prese con lo staff simpsoniano. Personaggio di eclettismo davvero raro, che sorprenderà la platea in una performance con il bassotuba nel corso della cerimonia di premiazione di domenica 2 dicembre.
Tre magnifiche teste, tre modi diversi di interpretare il mondo, tre culture Italia -Francia- America, tre modi d’offrire animazione allo spettatore, tre modi differenti d’essere che non li vedono mai avulsi dalla realtà.
L’autoironia leggera ma tagliente di Bozzetto, che con il suo signor Rossi è entrato nel nostro immaginario. Bruno Bozzetto è l’uomo dai mille talenti, e dalle mille possibilità che riesce a coniugare la fantasia ai fatti, asservisce la tecnologia alla creatività sempre in contenuta leggerezza, mettendola al servizio della pubblicità, del web, della sperimentazione, del sociale, del civile, della scienza.
La sgangherata, irriverente famiglia Simpson creata da Matt Groening, che non risparmia mai all’America ben pensante e politicamente corretta il suo affettuoso, comprensivo graffiante sarcasmo, nel segno registico di David Silverman, uno dei registi che meglio ha saputo interpretare la più scorretta famiglia d’America.
L’incantatore di bambini Michel Ocelot che con le sue fiabe fa ritrovare all’infanzia il senso innato della tolleranza nella diversità, il senso del bello, anche grazie all’uso espansivo del colore che attinge alla tradizione pittorica colta e naif, alle estensioni dei paesaggi africani, alle tradizioni culturali orientali e mediteranee.
Biografie in breve
Bruno Bozzetto
Nato a Milano nel 1938, Bruno Bozzetto ha rrealizzato tre lungometraggi in animazione “West and Soda”, “Vip mio fratello superuomo” e “Allegro non troppo”, e moltissimi cortometraggi, ottenendo numerosi premi tra cui l'Orso d'Oro al Festival di Berlino del 1990 per “Mister Tao” e la Nomination all'Oscar nel 1991 con “Cavallette”. In collaborazione con Piero Angela ha anche diretto un centinaio di cortometraggi di divulgazione scientifica. Il suo personaggio più famoso è il Signor Rossi. Dal 2000 si dedica anche ad animazioni in Flash per Internet, riscuotendo grande successo nel Web. Il suo sito è www.bozzetto.com <http://www.bozzetto.com> .
Michel Ocelot
Classe 1964, francese, ha trascorso l'infanzia in Guinea: esperienza a cui deve la sua straordinaria sensibilità per il continente africano e per il tema del dialogo fra le razze e le culture ben mostrato nei suoi film, grandi successo al botteghino divenuti simbolo del cinema d'animazione all'europea: Kirikù e la straga Karabà (1998), Principi e principesse (2000), Kirikù e gli animali selvaggi (2005), Azur e Azmar (2006).
David Silverman
Nato a New York nel 1957, dopo aver frequentato l'Università del Maryland e aver studiato alla UCLA, diventa famoso grazie al magico incontro con Matt Groening e il suo staff, realizzando fin dagli esordi numerosi episodi della serie tv d'animazione 'I Simpson' . Come regista ha realizzato i film: I Simpson. Il film (2007), e collaborato a Monsters & Co. ( 2001) e The raod to El Dorado (2000).
Franz Kafka
Ossessioni di disegno, animazione e scrittura
Per informazioni: 06.93953069, fax 06.9391577
www.castellianimati.it <http://www.castellianimati.it> – castellianimati@castellianimati.it
viene proposto a Castelli Animati (Cinecittà, 28 novembre-2 dicembre) attraverso il lavoro di due grandi firme dell’animazione mondiale come l’argentino Oscar Grillo e l’indipendente giapponeseKoji Yamamura.
Di Oscar Grillo si presenta in anteprima assoluta la mostra dal titolo Animated Kafka: una cinquantina di tavole che ripercorrono le magnifiche ossessioni visionarie di Grillo su Kafka.
Un’incursione dell’immaginario soggettivo dell’animatore argentino, da Betty Boop a Qui Quo Qua, da Charlot a Omar Simpson, Topolino ecc…, che liberamente si associa alle visionarie fissazioni letterarie di Kafka.
Di Koji Yamamura si presenta A Country Doctor, tratto dal racconto omonimo di Franz Kafka (1917).
Questa volta un animatore giapponese nominato agli Oscar si fa contaminare dal mondo visionario kafkiano.
A Country Doctor, si caratterizza per le atmosfere soffuse, i personaggi eccentrici, il disegno illustrato che ricorda lo stile anglosassone. Intenzionalmente Yamamura si sofferma sui particolari, che pur producendo una visione piacevole, non si priva dell’irrequieto, diffuso disagio espresso dalla scrittura di Kafka.
Oscar Grillo, argentino, vive e lavora a Londra, notissimo per l’animazione di Miss Chichita, la banana, per il lungo sodalizio con Linda McCartney (da Seaside Woman Palma d’Oro a Cannes nel 1980 a Shadow Circle, l’ultima musica scritta da Linda)) , per i suoi lavori musicali animati su Charlie Parker, l’animazione di Toy Story e Men in Black, Work in Progress film su Rembrandt prodotto dalla BBC, The Boop Sister, dedicata a Betty Boop.
Koji Yamamura, enfant prodige dell'animazione indipendente giapponese, ha esordito a tredici anni e in breve tempo ha esportato il suo lavoro e la sua fama su tutti i palcoscenici di qualità, dal festival di Hiroshima a quello di Berlino, da quello di Chicago ad Annecy dove il suo Mt Head del 2002 (nominato agli Oscar 2003) ha vinto il prestigioso Gran Prix. I suoi lavori, oltre che su modi e metodi dell’animazione classica, poggiano anche sulle solide basi del computer animation. Quello di Yamamura è un uso “insolito” del mezzo elettronico, dove l’interazione tra la bidimensionalità e la tridimensionalità conferisce ai personaggi una poeticità rara per le produzioni giapponesi.