FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA – "Rangbhoomi" di Kamal Swaroop (trailer e poster)
Doppio appuntamento con Kamal Swaroop al Festival Internazionale del film di Roma. Verrà proiettato in prima internazionale il documentario Rangbhoomi sulla vita del padre del cinema indiano Dadasaheb Phalke, mentre come evento speciale verrà presentata la versione restaurata del capolavoro dimenticato Om-Dar-Ba-Dar del 1988.
Kamal Swaroop è una delle figure fondamentali del cinema indiano e al tempo stesso una delle più sconosciute. Esordisce alla regia con il film collettivo Gashiram Kotwal insieme, fra gli altri, a Mani Kaul nel 1976, per poi destreggiarsi in numerosi progetti divisi fra televisione, radio e cinema, fino ad essere assistente alla regia di Richard Attenborough per il celebre film Gandhi.
Il Festival Internazionale del Film di Roma 2013 celebra il ritorno di Swaroop dietro alla macchina da presa con la prima internazionale, nella sezione CinemaXXI del suo documentario Rangbhoomi. Il film è un tentativo di seguire e ricostruire le tracce lasciate dal padre del cinema indiano Dadasaheb Phalke, che dopo aver lavorato nel cinema per 19 anni, dirigendo il primo lungometraggio indiano, oltre a centinaia di altre pellicole, decise di ritirarsi per scrivere un testo teatrale semi autobiografico intitolato proprio Rangbhoomi. Da qui partono le ricerche di Kamal Swaroop, il cui interesse per la vita di Phalke percorre tutta la sua carriera: fra i suoi lavori, infatti, il libro Tracing Phalke e il documentario breve Phalke's Children, del 1994, in cui vengono intervistati i figli del leggendario regista. Il documentario presenterà quindi un intreccio fra la ricerca personale di Swaroop, con la vita di Phalke, il suo viaggio e il suo testo teatrale.
Ma un appuntamento ancora più importante che coinvolge sempre Kamal Swaroop è la proiezione della versione restaurata del suo unico e celebre film Om-Dar-Ba-Dar, vera e propria pietra miliare del cinema d’avanguardia indiano girato nel 1988, che provocò non pochi problemi di censura ma che ebbe comunque risonanza internazionale e vinse il Filmfare Critics Award nel 1989. Il film ha avuto però ridotta visibilità nel corso degli anni, e nonostante col tempo abbia raggiunto lo status di film cult fra gli appassionati, le copie in circolazione attualmente reperibili sono di qualità desiderabile e sprovviste di sottotitoli. Nonostante l’importanza e l’originalità del film, Kamal Swaroop non ha proseguito la carriera di regista, se non per il progetto multimediale dedicato a Phalke. Come ha egli stesso affermato: “Non ho mai voluto fare un film, ma all’epoca parlavo molto ed ero critico verso la maggior parte dei film che vedevo. Gli altri mi sfidarono quindi a fare un film per conto mio, e Om-Da-Ba-Dar è stata la mia risposta. Non mi sono mai visto come un regista, ma sono orgoglioso di questo film. È stata la mia reazione al tipo di film che imperversava all’epoca. Non è un film dove ci sono dei personaggi, direi anzi che l’unico personaggio è il film stesso. Ma ora mi basta collaborare ai progetti altrui o proseguire il mio lavoro sulla vita di Phalke”.
L’occasione della proiezione restaurata di Om-Dar-Ba-Dar è non solo un’occasione imperdibile per riscoprire questo capolavoro dimenticato, ma anche un incentivo al restauro e alla preservazione del patrimonio cinematografico indiano, basti pensare che anche i film dello stesso Dadasaheb Phalke sono per la maggior parte andati perduti, che non sempre viene conservato e promosso con la dovuta attenzione.