FESTIVAL INTERNAZIONALE DI FILM CON TEMATICHE OMOSESSUALI

John Waters ospite del XX Da Sodoma a Hollywood, Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali

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Il Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali di Torino giunge quest'anno alla sua XX edizione.

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Per questa ventesima edizione, il programma prevede circa duecento film divisi nelle varie sezioni. L'apertura è dedicata a John Waters con il suo nuovo film A Dirty Shame, ribollente commedia dai toni acidi, su una casalinga repressa e la ventata di follia erotica che scuote una piccola comunità dei sobborghi americani.


Sono quattro le sezioni competitive: 12 Lungometraggi, 17 Cortometraggi, 11 Documentari e 10 Medio/Lungometraggi in Video.


Tutti i film saranno giudicati da quattro giurie internazionali che attribuiranno il Premio Ottavio Mai per il miglior lungometraggio e i premi per ciascuna delle altre sezioni. È inoltre previsto un Premio del Pubblico.


Tra le molte anteprime, due film in concorso:


Sud Pralad (Tropical Malady) di Apichatpong Weerasethakul, (Thailandia/Italia/Germania/Francia), in uscita in Italia 29 aprile, e My Summer of Love di Pawel Pawlikowski, nuovo film dal regista di Last Resort, in uscita il 12 maggio


Alcuni dei temi dominanti nei lungometraggi e nei documentari in concorso sono la musica rock e l'Aids, il lungometraggio brasiliano Cazuza di Walter Carvalho e Sandra Werneck parla del cantante pop rock famosissimo nel Brasile tra il 1981 e il 1990, mentre il documentario tedesco The Nomi Song di Andrew Horn è la biografia musicale di Klaus Nomi, eclettica nello stile e nel linguaggio cinematografico quanto lo era il cantante lirico-pop, performer e artista singolare della scena musicale underground newyorkese che si era esibito assieme a David Bowie e stava per essere prodotto da Brian Eno, prima di morire di Aids nel 1983.


Curiosità e originalità stilistica promette Shimotsuma Monogatari (Kamikaze Girls) di Tetsuya Nakashima, ispirato ai fumetti manga giapponesi, descrive il mondo super pop candy di Momoko, interpretata dalla Doll di Kitano, Kyoko Fukada.


Il primo film con tematiche omosessuali dalla Russia è Ja ljublju tebja (You I Love) di Olga Stolpovskaya e Dmitri Troitsky; la prima "drift comedy".


Quasi sessanta film tra corti e lunghi, per una panoramica sul cinema mondiale, tra cui Mysterious Skin di Gregg Araki, la divertente commedia lesbica dal voyeurismo un po' fetich, Eros Thérapy (Eros Therapy) del francese Danièle Dubroux. Molto atteso l'altro film francese, Quand je serai star di Patrick Mimouni, una commedia brillante che si svolge tra Parigi e Marrakech e narra l'educazione sentimental-paradossale di un ragazzo; con Arielle Dombasle, Yvan Fahl (presente al festival) e Eva Ionesco. Ha vinto il premio Jean Vigo 2004.


 


Tra i lungometraggi nella sezione panoramica segnaliamo Sugar di John Palmer, ispirato ai racconti underground ambientati negli anni Sessanta americani di Bruce La Bruce (presente nella giuria Lungometraggi durante il festival), film del quale purtroppo l'attore protagonista è morto subito dopo aver terminato le riprese.


Nei documentari della panoramica si parla delle realtà gay sotto dittatura, di matrimonio gay (da non perdere One Wedding and A Revolution di Debra Chasnoff, sulla prima coppia gay sposata a San Francisco che aveva innescato l'ondata di fiori di arancio nella città simbolo della West Coast, fermata soltanto con un decreto d'emergenza emesso da Schwarzenegger, il "governator" della California). Un'altra chicca sarà Katya di Guka Omarova del Kazakistan, originale viaggio nell'universo trans nei paesi dell'est pieno di pregiudizi sociali.


 


 


La retrospettiva di quest'anno sarà dedicata ai dieci anni di Lucky Red e ai suoi oltre 10 anni di attività: un tributo che vuol anche essere un ringraziamento per la sensibilità che contraddistingue la ricerca e la diffusione di un cinema in grado di cogliere i vari aspetti del mondo, anche quelli meno evidenti. Per l'occasione sarà proiettata la maggior parte dei film a tematica omosessuale distribuiti dalla società di Andrea Occhipinti, cui il festival offrirà una targa. Tra cui i cult movie presenti: Priscilla, la regina del deserto di Stephan Elliott, Beautiful Thing di Hettie MacDonald, The Doom Generation di Gregg Araki, Velvet Goldmine di Todd Haynes.

Alla riscoperta del cinema europeo è dedicata la sezione Europa Mon Amour. Il tema di quest'anno, estremoAmour, prevede una selezione di film che comprende classici come Je tu il elle di Chantal Akerman, La Legge del desiderio di Pedro Almodóvar, Il Silenzio di Ingmar Bergman, Il Servo di Joseph Losey, Der Rosenkönig di Werner Schroeter.


Infine un omaggio a John Waters, regista che molto ha significato per la storia del Festival e di cui saranno proiettate le opere più importanti insieme all'anteprima italiana del suo ultimo film, A Dirty Shame.


Un secondo omaggio sarà dedicato a Léa Pool, autrice nata in Svizzera e poi trasferitasi in Canada. Il pubblico italiano avrà modo di conoscere la sua straordinaria sensibilità narrativa attraverso una decina di film tra cui Emporte-Moi, Lost and Delirious e À corps perdu.

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