Film Festival Diritti Umani di Lugano - il programma dell'edizione 2025

Film Festival Diritti Umani di Lugano – il programma dell’edizione 2025

Al via la dodicesima edizione del FFDUL- Film Festival Diritti Umani Lugano che, dal 12 al 19 ottobre, darà spazio a film che si occupano del tema, con ospiti e dibattiti con il pubblico.

8 Ottobre 2025 di Livio Ventura

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Mancano pochi giorni all’inizio della dodicesima edizione del Film Festival Diritti Umani di Lugano, che si terrà dal 12 al 19 ottobre e che come ogni si articolerà tra proiezioni e dibattiti per ragionare attorno al tema dei diritti umani e delle loro violazioni e userà il cinema come occasione per riflettere e dare spazio a testimonianze e campagne che operano in favore della dignità umana.

Otto giorni di programmazione durante i quali verranno proiettati 25 film, tutti caratterizzati da uno sguardo ben piantato sulle realtà e i conflitti sociali più urgenti del contemporaneo. Le proiezioni saranno accompagnate da incontri con ospiti e testimonianze per discutere dei temi trattati. Otto dei film faranno parte del Concorso internazionale dei lungometraggi, con temi che spaziano dalla guerra (My Dear Theo di Alisa Kovalenko, documentario che racconterà l’arruolamento della regista nell’esercito ucraino) all’immigrazione (Letters from Wolf Street di Arjun Talwar, sull’esperienza in Polonia del regista), o ancora i fantasmi del colonialismo in How to Build a Library di Maya Lekow e Christopher King, che vedrà gli attivisti Shiro Koinange e Angela Wachuka restaurare la MacMillan Memorial Library di Nairobi e confrontarsi con il passato coloniale della città.

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Anche i film fuori concorso si concentrano su tematiche urgenti, a partire da due titoli diretti da registi palestinesi e che giocoforza ragionano sul più recente dei conflitti mediorientali: Put your soul on your hand and walk di Sepideh Farsi, che raccoglie le immagini della giornalista Fatima Hassouna, uccisa a Gaza, e The Roller, the Life, the Fight di Elettra Bisogno e Hazem Alqaddi, su un giovane palestinese emigrato in Europa. Altre tematiche su cui si orienteranno i film sono la catastrofe ambientale (Only on Earth, che documenta un’estate di siccità nella Galizia, in concorso), i diritti civili e dei lavoratori.

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Il festival assegna anche un Premio Diritti Umani per l’autore, che quest’anno sarà assegnato al regista indonesiano Garin Nugroho, per la sua capacità, si legge nelle motivazioni della giuria, di “raccontare con profondità e coraggio le trasformazioni sociali, culturali e politiche del Sud-est asiatico, mettendo in luce storie spesso ignorate o marginalizzate”.

I film di Nugroho sono fortemente radicati nella realtà storica del suo paese, che in questi mesi sta vedendo forti tensioni sociali. Il regista sarà presente a Lugano per ritirare il premio il 17 e 18 ottobre. In particolare il regista presenterà in anteprima il suo ultimo lungometraggio Whispers in the Dabbas, e incontrerà il pubblico dopo la proiezione di A Poet: Poetry Unconcealed, titolo del 2000.

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Il festival vedrà la partecipazione di molti altri ospiti, a partire dai tre membri della giuria del concorso: Laila Alonso Huarte, Alin Taşçıyan e Cătălin Cristuțiu. Oltre a loro ci saranno giornalisti ed esperti che discuteranno i film insieme al pubblico per riflettere e ottenere consapevolezza su questi temi.

Il programma completo a questo link.