FILM IN TV: "2022: i sopravvissuti" di Richard Fleischer

La fantascienza sociologica e immanente di 2022: i sopravvissuti iscrive il film nella politica del cinema di quegli anni come utile strumento di ribellione all'establishment. Ma il film di Fleischer riesce anche a descrivere il disagio del presente e il pessimismo per un futuro oscurato da minacce sorde e misteriose. Giovedì 20/19 ore 4:25 Italia 1.

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Se c'è un film che coniuga la paura del futuro e l'inguaribile nostalgia per un passato sprofondato nelle pieghe dei ricordi questo è di certo Soylent Green, che in Italia diventa 2022: i sopravvissuti.

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Il film di Fleischer, anno 1973, è tratto dal romanzo Make Room, Make Room (1966) di Harry Harrison e, nel proporci una fantascienza sociologica e immanente, suggerisce un panico sul presente che resta attuale e ancora oggi sconvolgente nonostante i trenta e passa anni dalla sua realizzazione.


Anzi, in realtà, è proprio la stretta cronaca contingente dell'oggi, di queste settimane diremmo, che rende attualissimo il film di Fleischer che, nel metterci in guardia davanti all'ipotesi manipolatoria del cibo per soddisfare le regole mercantilistiche, diventa, soprattutto, cupo segnale di un tramonto per l'abbandono definitivo di certezze in un occidente ormai giunto alla conclusione di un'epoca. In questo il film è lungimirante, perfino incredibilmente profetico. D'altra parte siamo negli anni '70 e il cinema ecologico diviene utile strumento di espressione per una ribellione necessaria ad un establishment che propone la guerra nucleare per vincere quella fredda, il segreto per praticare una politica immorale e corrotta. Dal Mondo dei robot a L'uomo che fuggì dal futuro, da The gladiators a Rollerbal i film di quegli anni rivolti alla fantascienza – così come negli '80 per le stesse ragioni si lavorerà in ambienti horror – descrivono il disagio del presente e il pessimismo su un futuro oscurato da minacce sorde e misteriose: come nell'incertezza dell'oggi che va dall'escalation del controllo massmediatico a più livelli ad un incontrollabile sistema climatico che porta con sé le catastrofi che abbiamo sotto gli occhi.


Soylent green non sfugge a queste caratteristiche iscrivendosi a pieno nella politica del cinema di quegli anni; in più qui troviamo la sinergica coesistenza tra la nostalgia del passato, nelle sottolineature forti affidate all'ultima rassegnata recitazione di Edward G. Robinson,  e l'incombenza di un futuro minaccioso, che diventa l'elemento più emozionante del film e fa perdonare qualche incertezza e ingenuità narrativa.


L'indagine, la sorpresa, la grande intuizione della truffa alimentare costituiscono l'ossatura forte della narrazione, ma è il senso di forte malinconica perdita che lascia come restrogusto questo Soylent green e in epoca di ogm e influenza aviaria, truffe alimentari e multinazionali che invocano una verginità affidata esclusivamente al pulito messaggio pubblicitario, questo segnale giunge a ricordarci, ancora una volta, che il futuro è già stato e non può cambiare.


 


2022: I SOPRAVVISSUTI di Richard Fleischer
con Charlot Heaston, Edward G. Robinson, Joseph Cotten
USA 1973 (97')
Giovedì 20 ottobre ore 4:25 Italia 1

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