Casablanca, di Michael Curtiz

Film mitico, aldilà dei giudizi critici e dei presunti difetti. L'Amore scisso, lacerato, diviso tra l'Uomo e la Donna in un racconto cinematografico dal fascino immortale. Venerdì 16/12, ore 16:35, Rete4

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Che cos’è il mito? La prima enciclopedia che ci capita a tiro recita: “racconto favoloso in forma poetica di antichi fatti eroici, in cui si mescolano il divino e l’umano”. Andando oltre, secondo la prospettiva di Jung il mito fonda le sue radici nelle immagini primordiali dell’inconscio collettivo, cioè gli “archetipi”. Il mito è una forma di racconto, dunque, che, in quanto archetipico, ha valenza universale. E pensando al cinema, quale altro film ha questa grandezza mitica se non “Casablanca”? Quale altro film (forse solo Via col vento!) ha una “fama” universale (nel bene e nel male) paragonabile? Eppure siamo ben lontani dalla perfezione: Michael Curtiz non risparmia nulla, in quanto a retorica politica e patriottarda. Ma non conta. Di fronte a Casablanca occorre sospendere ogni giudizio critico. Se è vero che esistono decine e decine di film più belli, più complessi, nessuno di essi riesce a emularne l’immensità abissale. Perchè? Semplicemente perchè Casablanca è mito, è archetipo… Humprey Bogart/Rick Blaine è l'”incarnazione” cinematografica dell’Uomo con la U maiuscola; Ilse/Ingrid Bergman è la Donna con la D maiuscola. Cos’altro può esprimere meglio l’attrazione, il desiderio, il dolore della perdita se non la scena in cui Rick ubriaco manda via Ilse. Sono lì, interamente in quella sequenza, l’Uomo e la Donna. Se Renoir soleva dire che gli attori contano più dei personaggi, qui gli attori scompaiono, vengono fagocitati dalla statura epica dei personaggi, vengono ad annullarsi in loro, fino ad essere identificati in essi dall’immaginario collettivo. Da un certo punto in poi non interessa più nulla: non interessa più l’idealismo di Victor Laszlo, non contano più le manovre subdole degli ufficiali tedeschi, scompare persino il capitano Renault. Siamo semplicemente incantati dalla storia d’amore tra l’Uomo e la Donna. Tutto il resto è solo intermezzo, fastidio, ostacolo. Che poi l’Uomo e la Donna siano costretti a lasciarsi, a perdersi è il riflesso dell’originaria separazione all’atto della Creazione. Adamo ed Eva si attraggono, si desiderano, ma non possono più riunirsi in un solo Corpo. Uno iato incolmabile li separa. Solo per fingere di superare quella distanza può acquistare un senso il mondo intero, i nemici, i compagni, gli ideali, i tradimenti…Sarà l’inizio di una bella amicizia…As Time Goes By: una malinconia invincibile. La vita è questo. The rest is silence.

CASABLANCA di Michael Curtiz

Con Humphrey Bogart, Ingrid Bergman, Paul Henreid, Claude Rains, Peter Lorre, Dooley Wilson, Marcel Dalio

USA 1942, 102′

Venerdì 16 dicembre, ore 16:35, Rete4

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative