FILM IN TV – Diritto di cronaca, di Sydney Pollack

Robusto film politico ma anche tardo mélo, con Polack già fuori tempo nel 1981 come se volesse girare il suo Tutti gli uomini del Presidente. Sabato 11 luglio, ore 19.00, Sky Classics

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Sembra già fuori tempo anche rispetto al 1981. Come se fosse il suo Tutti gli uomini del Presidente che, inconsciamente, avrebbe voluto girare lui al posto di Pakula. E Diritto di cronaca entra già dentro il cuore della ‘fabbrica’ della notizia e su quanto la stampa possa spingersi. E soprattutto gli effetti che verità e informazioni possono avere sulla vita dei personaggi.

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Il titolo italiano non è fuorviante, ma è incompleto. Quello originale, Absence of Malice, è usato infatti come termine legale per definire esempi di diffamazione e dal giornalismo è utilizzato per mostrare il contrasto tra le rivelazioni dannose sulla vita privata di un cittadino e il diritto del lettore di conoscere le informazioni.

E sono proprio gli effetti delle azioni, delle storie che scoprono il binomio tra pubblico e privato di ancora un cinema di destini incrociati, in cui si sente ancora forte l’eco di quel cinema politico del decennio precedente ma al tempo stesso anche quelle nostalgia da tardo mélo che da sempre hanno attraversato l’opera di Pollack. Oggi Diritto di cronaca è un Come eravamo mai nato, mette le basi insieme di La mia Africa insieme a The Interpreter, nasconde dietro una meticolosa ricostruzione (il film è scritto dall’ex reporter Premio Pulitzer Kurt Luedtke), che potrebbe essere scambiata per una precisione che può somigliare a una freddezza, una passionalità sempre soppressa, sempre sul punto di nascere e morire.

paul newman e sally field in diritto di cronacaMegan Carter (Sally Field) è una giornalista che sta conducendo un’inchiesta su Michael Gallagher (Paul Newman), figlio di un mafioso. L’uomo è preso di mira dal procuratore distrettuale del FBI Elliott Rosen (Bob Balaban) che sta conducendo un’indagine sulla morte di un sindacalista. L’intraprendente reporter però finisce per mettere Gallagher nei guai.

L’ambiguità del suono di La conversazione diventa quella del voyerismo in Diritto di cronaca. Il filmino in bianco e nero in apertura, con le immagini dei funerali del protagonista, già mostra il protagonista ‘nel centro del mirino’, che fonde il malinconico disincanto di Robert Mitchum di Yakuza e del Joseph Turner/Robert Redford di I tre giorni del Condor.

Pollack gira questo film tra Il cavaliere elettrico (1979) e il grande successo di Tootsie (1982), lavora per la prima volta con Paul Newman confermandosi uno dei registi che sanno meglio dirigere le star giocando su un’asciuttezza e su una disperazione di Gallagher che sembra continuamente sul punto di essere rimossa. L’attore, all’epoca, ha avuto pure una controversia con il New York Post perché aveva definito il film come un attacco diretto a quel giornale.

sally field in diritto di cronacaDiritto di cronaca, come si è visto, agisce su due livelli. Il primo riguarda l’inchiesta e il pedinamento della giornalista e del FBI. Il secondo invece è tutto il rapporto tra Gallagher e Megan, dove emerge tutta un’attrazione nascosta, tutto il conflitto proprio del cinema del regista se seguire la ragione o il cuore che qui si manifesta per piccoli, quasi nascosti, ma esplosivi frammenti. Il primo è nella scena in cui Newman regala una camicetta a Sally Field, dopo lo scontro che avevano avuto, il secondo è nella scena della barca, in cui c’è una tensione di un thriller incalzante ma anche l’attrazione sospesa del cinema sentimentale. E il dialogo lunghissimo tra la stessa Field e Melinda Dillon, quest’ultima nei panni dell’amica di Gallagher, è il reperto di un cinema che oggi non si vede più. Un film politico che è incalzante proprio nel suo elogio della lentezza.

il film ha avuto 3 nomination all’Oscar: miglior attore (Paul Newman), miglior attrice non protagonista (Melinda Dillon) e miglior sceneggiatura originale (Kurt Luedtke).

 

Titolo originale: Absence of Malice

Regia: Sydney Pollack

Interpreti: Paul Newman, Sally Field, Bob Balaban, Melinda Dillon, Luther Adler, Barry Primus

Durata: 116′

Origine: Usa 1981

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