FILM IN TV: "I Picari" di Mario Monicelli

L'umorismo cinico e ribelle di Mario Monicelli tratteggia nei volti, e nei corpi, dei Picari le avventure di due guasconi, anarchici e spavaldi, nella Spagna del seicento.
Sabato 17 marzo ore 21.00 La7

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Il mai domo ultranovantenne Mario Monicelli, tornato lo scorso anno dietro la macchina da presa per la sua (non)ultima fatica: Le rose del deserto, nel 1987 firmava questa pellicola in costume dal gusto anarchico e farsesco. Ricordando i lontani fasti dell'italica commedia dell'arte il maestro toscano ne riprende il piacere per lo sberleffo e gli strampalati personaggi. I Picari nasce dalla straordinaria penna di due mostri sacri della sceneggiatura italiana, e compagni di tante avventure di celluloide di Monicelli: Suso Cecchi d'Amico e Leo Benvenuti. Sul canovaccio di un romanzo spagnolo di autore ignoto Lazarillo de Tormes, datato 1554, il regista viareggino mette in scena la sua mascherata chiamando a raccolta un cast d'eccezione e molti nomi da promettente futuro. Nei panni di due vagabondi Lazarillo e Guzman ci sono due attori dal carattere assai diverso, Enrico Montesano e Giancarlo Giannini, ma efficaci sotto il trucco e i costumi da manigoldi. Simpatici mascalzoni raffigurati con quel gusto scanzonato e cinico che ritroviamo in molti personaggi delle commedie firmate da Monicelli. I due guasconi si incontrano ai remi di una galera,  dove si ritrovano a scambiarsi le loro spericolate vicende, basta poco e la coppia di simpatiche canaglie è formata. Nella Spagna del seicento le avventure non mancano così come i guai, le vittime e i compagni di scherzi balordi. Una volta ciechi, un'altra attori, ideatori di un carrozzone gitano che nasconde un bordello ambulante con la bellissima Giuliane De Sio, un'indomabile matrona che li mette in riga. Sulla loro strada incrociano Don Chiosciotte  e il fido Sancho Panza. Una variegata carrellata di goliardate, eco delle zingarare in stile Amici Miei e della travolgente Armata Brancaleone. Come non ricordare Nino Manfredi, sagace mendicante, e Vittorio Gassman, Marchese Felipe de Aragona, nobile decaduto dall'orgoglio smisurato, ma anche Vittorio Caprioli-Mozzafiato, Bernard Blier-il ruffiano, Sal Borghese. Da un lato Monicelli raffigura i suoi immarcescibili antieroi, cattivi fuori ma fragili e vili dentro, traballanti personaggi sul palco colorato di una Spagna riccamente barocca e scelleratamente affamata, che messi di fronte alla necessità della scelta riemergono con il coraggio dell'ultimo gesto. A colmare il quadro grottesco e tracotante del seicento monicelliano le musiche di Lucio Dalla e Mauro Malvasi. In questo circo gitano si possono ammirare i primi passi di alcuni nomi oggi popolari, dipinti con originalità e umorismo: Paolo Hendel nel ruolo di un improbabile precettore, Claudio Bisio nei panni del capo degli schiavi, e Sabrina Ferilli.

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Regia: Mario Monicelli
Interpreti: Enrico Montesano, Giancarlo Giannini, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Giuliana De Sio, Caprioli, Bernard Blier, Sal Borghese, Sabrina Ferilli, Claudio Bisio, Paolo Hendel
Origine:Italia, 1987
Durata: 121'
Sabato 17 marzo ore 21.00 La7

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