FILM IN TV: "L 'albero del Male" di William Friedkin

“L'albero del Male” è un horror immerso in un elaborato stile visivo, con delle solide fondamenta narrative e una scrittura
senza sbavature, capace di lanciare una riflessione filosofica sull'atavico rapporto tra uomo e natura. Sabato 27 gennaio ore
3:15 Canale 5

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Rintracciare in questo film di William Friedkin i frammenti del suo cinema, sempre intriso di forza visiva e sapiente mestiere, è raccordare il lavoro di un autore, che difficilemente nella sua lunga carriera è sceso a compromessi. In possesso, come pochi colleghi viventi, e ancora attaccati al lavoro, di un curriculum da rassegna festivaliera, snodato attraverso quarantanni dietro la macchiana da presa: Il Braccio Violento della Legge, L'Esorcista, Vivere e Morire a Los Angeles, The Hunted. Friedkin è ormai, da tutti, considerato un maestro, capofila a modo suo di autori crescitui e formatisi a cavallo della fine dei sessanta e maturati pienamente nei settanta. Gente capace di rivoluzionare il classicismo dei generi americani: Scorsere, Lucas, Spielberg, Coppola, solo per citare i più noti. Incasellato nei suoi capolavori, L'Albero del Male risente di una certa incompiutezza, qualcuno azzarderebbe la definizione di opera minore in una filmografia d'eccezzione, ma al di là di semplici analisi, questa pellicola horror merita il rispetto, e la visone, lanciando non poche riflessioni sul rapporto uomo-natura. Veniamo alla trama: Una giovane baby sitter inglese di una ambigua agenzia ("Guardian Angel"), si fa assumere da una famiglia americana per accudire il giovane pargolo. Per molti aspetti la ragazza sembra la tata dei sogni: bella, dolce, premurosa ed esperta. Ma dietro questa maschera si nasconde un'atroce verità, una diabolica seguace di remoti culti Druidi che sacrifica giovani creature al demone nascosto in un albero antropofago. L'albero del Male è un horror immerso in un elaborato stile visivo, con delle solide fondamamenta narrative,  e una scrittura senza sbavature, capace di lanciare una riflessione filosofica sull'atavico rapporto tra uomo e natura.
Il lato nascosto e incomprensibile della condizione umama, effetto domino che la rende affasicannte e pericolosa allo stesso tempo, trova nella rappresentazione di una vegetazione dominatrice l'architettura che sovrasta l'uomo. Il ruolo delle location ha un peso specifico da non sottovalutare e costringe lo spettatore a modificare il suo punto di vista, oltrpassando la semplice continuità narrativa e avvolgendolo con la forza devastante che possiede la natura. Friedkin, in un'impetusa centrifuga, rapisce la memoria collettiva del genere, la fiaba nera, rastrellando nella letteratura di Grimm, nel cinema di Polanski (Rosermary's Baby) e nel suo stesso Esorcista, tenendoci incollati con l'uso drogato del grandangolo, un montaggio calibrato mai banale, e un finale dal sapore minaccioso negli occhi tetri del fantasma di un gufo. L'albero del male non sarà la sua miglior regia, ma rappresenta uno dei frammenti per apprezzarne in maniera completa lo stile.

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Titolo originale: The Guardian
Regia: William Friedkin
Interpreti: Brad Hall, Carey Lowell, Dwier Brown, Jenny Seagrove
Origine: Usa, 1990
Durata: 89'


Sabato 27 gennaio ore 3:15 Canale5


 

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