FILM IN TV – Romanzo popolare, di Mario Monicelli

ugo tognazzi e ornella muti in bromanzo popolare

Commedia di costume, melodramma, emancipazione femminile e lotta proletaria, alla riscoperta degli anni ‘70. In più, da riscoprire, i dialoghi dialettali scritti da Beppe Viola, le ambientazioni popolari di Sesto San Giovanni o quelle fuori porta di grande fascino. Ed ancora, Carlo Vanzina aiuto regista, la rilevazione Michele Placido e la colonna sonora di Enzo Iannacci. Giovedì 26 marzo, ore 17:15, Iris

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ugo tognazzi e ornella muti in bromanzo popolareUn metalmeccanico sindacalista milanese (Ugo Tognazzi) sposa una giovane ragazza originaria di Avellino (Ornella Muti), sua figlioccia, che però lo tradisce con un poliziotto meridionale (Michele Placido). Il dramma della gelosia azzera però le differenze di vedute e i due uomini si contendono la "posta in palio" come una proprietà. Sarà la donna a lasciare entrambi e a cominciare una nuova vita indipendente. Nel 1974 Mario Monicelli intreccia commedia di costume, melodramma, emancipazione femminile e lotta proletaria in un classico oggi nuovamente da riscoprire. In più, ci sarebbero ancora tanti altri aspetti dell’opera a catturarci: i dialoghi dialettali scritti da Beppe Viola (presente anche in un cameo), tra i massimi giornalisti sportivi della nostra storia, le ambientazioni popolari di Sesto San Giovanni o quelle fuori porta di grande fascino, vedi Calcata in provincia di Viterbo (a rappresentare il paese immaginario nell’avellinese, Montecagnano). Ed ancora, Carlo Vanzina aiuto regista, un giovanissimo Michele Placido, vincitore del Globo d’Oro per la migliore rivelazione dell’anno, la colonna sonora curata da Enzo Iannacci, tra cui soprattutto il pezzo “Vincenzina e la fabbrica”: Vincenzina davanti alla fabbrica, Vincenzina foulard non si mette più. Una faccia davanti al cancello che si apre già. Vincenzina hai guardato la fabbrica, Come se non c'è altro che fabbrica E hai sentito anche odor di pulito E la fatica è dentro là… Zero a zero anche ieri 'sto Milan qui, Sto Rivera che ormai non mi segna più, Che tristezza, il padrone non c'ha neanche 'sti problemi qua. Vincenzina davanti alla fabbrica, Vincenzina vuol bene alla fabbrica, E non sa che la vita giù in fabbrica Non c'è, se c'è com'è?
 
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michele placido e ornella muti in romanzo popolareE poi, l’operaio Giulio Blasetti prova a suicidarsi con il gas, appena scopre l’adulterio: umorismo, dolore e comunque ancora tanto disagio. Sono state queste le cifre stilistiche di Monicelli, che sembrano ritrovarsi e rimescolarsi perfettamente in Romanzo popolare. La dimensione drammatica bene si amalgama con l’aspetto più comico e satirico della poetica del regista, che ha saputo alternare registri più propriamente comico-grottesco, con minori agganci con la realtà contemporanea, facendo scivolare a volte la satira nella farsa, ad analisi più accurate e argute della realtà sociale. Uno dei migliori film di Mario Monicelli, che potrebbe essere considerato una vera e propria dichiarazione d’amore verso gli anni ’70. Anni di fermenti e di libertà acquisite, anni di stravolgimenti politici e tensioni sociali. Anni vivi. E poi, quando pensi a Ugo Tognazzi, Ornella Muti e gli anni '70, ritorna in mente anche La stanza del vescovo di Dino Risi, altro romanzo popolare, proprio nella scena dello barca in cui Temistocle "scopre", riemergendo dalle acque, sguardi e pose provocanti che Matilde Scrosati in Berlusconi lancia intorno a se. Quella faccia di Tognazzi è storia. 
 

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Regia: Mario Monicelli
Interpreti: Ugo Tognazzi, Ornella Muti, Michele Placido, Pippo Starnazza, Alvaro Vitali
Durata: 102’
Origine: Italia, 1974

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