FILM IN TV: "South Park" di Trey Parker

Volgare, scurrile, in alcuni momenti del tutto insopportabile per una sorta di programmatica gratuità della parolaccia e dello sbeffeggiamento, "South Park" è un oggetto assurdo e incontrollabile, che negli Stati Uniti ha scatenato una vera e propria moda dissacratoria. Sabato 4 marzo ore 1:05 Italia 1.

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C'era una volta il cinema, e il cartoon, cosiddetto "politicamente corretto", ossia controllato dalle Major per cercare di non infastidire alcuna delle tante minoranze che costituiscono l'ossatura culturale della Nazione Americana. I cartoni della Disney sono esemplari in tal senso, ed è quasi impossibile trovare in essi riferimenti volgari o che possano anche minimamente insultare qualcuno. South Park è il contrario di tutto questo. Volgare, scurrile, in alcuni momenti del tutto insopportabile per una sorta di programmatica  gratuità della parolaccia e dello sbeffeggiamento, è un oggetto assurdo e incontrollabile, che negli Stati Uniti ha scatenato una vera e propria moda dissacratoria.

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Nel cartoon di Trey Parker e Matt Stone, i due creatori della fortunata serie animata televisiva, i quattro irriverenti e sboccati ragazzini protagonisti, Stan, Kyle, Cartman e Kelly, dopo aver visto un volgarissimo film canadese vietato ai minori (Asses of Fire/Culi di fuoco, dei loro idoli Terrence & Philip,  Trombino e Pompadur nella versione italiana), diventano ancora più scurrili contagiando un po' alla volta tutti i loro coetanei e costringendo così i loro genitori ad organizzarsi per cercare di fermare questa dilagante ondata di trivialità. I due comici canadesi verranno arrestati nel pieno di una trasmissione televisiva, suscitando la reazione accorata del governo del Canada persino alle Nazioni Unite. Ma quando gli Stati Uniti si rifiuteranno di liberarli, il Canada per rappresaglia bombarderà la villa hollywoodiana dei noti attori fratelli Baldwin, scatenando a loro volta una vera guerra tra USA  e Canada. Con sullo sfondo un duo satanico inedito (Il diavolo in persona che ha una love story gay con Saddam Hussein, che minacciano insieme di impossessarsi del mondo) South Park è una cartoon volutamente assurdo e povero visivamente. In  maniera esagerata, Parker e Stone propongano dei personaggi evidentemente bidimensionali  che sembrano delle figurine di carta ritagliate e incollate su fondali altrettanto poveri e disadorni.  Questa voluta ed esibita povertà è il loro modo "stilistico" di opporsi alla tecnologia animata dominante, e South Park è un oggetto davvero orribile e terribilmente distruttivo dell'American Way of Life.  La volgarità dei due comici canadesi e quella, di rimando, dei ragazzini, viene vista come il massimo esempio della degenerazione dei costumi dal pubblico benpensante, proprio in un paese che quotidianamente sforna immagini di una violenza esacerbata ogni momento su tutte le televisioni.  E la reazione della comunità sarà quella di prima imprigionare i due comici per un reato d'opinione e poi scatenare una guerra, quella si violenta e assassina (con momenti quasi splatter nel cattivissimo e crudele cartoon di Trey  Parker).


Alla fine nella sua deliberata bruttezza South Park è un monumento all'ipocrisia del sistema di valori americano, e hollywoodiano in particolare. La volgarità dei ragazzi diviene così fine a se stessa, cosi eccessiva e sboccata da risultare una sorta di antidoto alla soporifera vita di provincia della tranquilla cittadina di South Park, pronta però a organizzarsi in dei temibili comitati civici per la protezione dei giovani da questo orribile attacco di volgarità. E i ragazzi, a loro volta, si organizzeranno in un gruppo di opposizione chiamato "la resistenza". Insomma un cartone anomalo e certo non bello da vedersi ma sicuramente interessante come fenomeno culturale, come esplosione del sistema linguistico dominante.


South Park di Trey Parker (USA 1999); animazione (80')
Sabato 4 marzo ore 1:05 Italia 1

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